21 settembre 2012 – Ritorno alla Smarna Gora. Salta la Turchia, tocca ancora alla Slovenia: sulle tracce della tradizione per rimediare in extremis al vuoto lasciato da Bursa. Il prossimo 6 ottobre finirà allora là dove sempre o quasi era terminato il WMRA Grand Prix, ovvero il circuito mondiale della corsa in montagna, rimasto orfano della sua ultima prova prevista per questo fine settimana. Una manifestazione che, in base agli standard promessi, avrebbe dovuto segnare bel passo in avanti rispetto al livello medio delle prove di Grand Prix degli ultimi anni, specie per quanto concerne le attenzioni, anche economiche, riservate agli atleti di punta. Così alla fine, non è stato, ed è un sincero peccato per l’intero movimento.
Bursa non era certo nome nuovo per la corsa in montagna: con i suoi Mondiali, nel 2006, introdusse anzi la Turchia nel grande panorama internazionale della corsa in montagna, là dove pure sarebbe tornata nel 2011 con i Campionati Europei per gli azzurri segnati specie dagli argenti di Gabriele Abate e Antonella Confortola. Dunque, ancor più sorprendente l’esito finale. Al di là dei singoli problemi cui è sfortunatamente andata incontro l’organizzazione turca coordinata dal consigliere WMRA Basoglu, rimane però certa perplessità per il fatto che l’annullamento sia stato annunciato soltanto a pochi giorni dalla gara, quando magari qualche atleta pure giustamente già fosse in possesso di biglietto aereo che avrebbe poi dovuto essere rimborsato dal Comitato Organizzatore. Certo si sarà cercato sino alla fine di salvare la manifestazione, ma possibile che durante i Campionati Mondiali di Temù e Ponte di Legno, quando invece veniva distribuito materiale informativo della prova, ancora non si fosse in grado di preventivare che evento in programma venti giorni dopo sarebbe saltato? Di certo non bella pagina, anche nei confronti di potenziali media e sponsor, per un circuito che proprio poggiandosi su questa prova mirava al proprio rilancio, così come a suo tempo annunciato anche sul sito ufficiale di una WMRA ora ovviamente in imbarazzo. Alla Smarna Gora tocca dunque tornare in campo: con tutto quanto ciò comporti in termini di equilibrii interni al Consiglio WMRA, ma senza poter essere in grado, ovviamente, di garantire gli stessi standard promessi da Bursa agli atleti, a cominciare dal montepremi. Anche dal punto di vista tecnico cambia poi la situazione, con prova di sola salita sostituita da altra pure ricomprendente tratto di discesa: breve certo, ma comunque sufficientemente impegnativa. Non che gli aspetti tecnici siano mai stati così centrali nell’agenda della Federazione Mondiale, ma seppur per cause di forza maggiore anche questo è stravolgimento in corso d’opera… Di bello, per i colori azzurri, rimane invece il fatto che tre italiani rimangano in corsa per vittoria e podio finale: insieme all’argento iridato Valentina Belotti, ambizioni importanti potranno in ogni caso coltivare sino in fondo anche Gabriele Abate e Alex Baldaccini. In Turchia o in Slovenia, chi più chi meno felice del cambio di location e percorso, maglie azzurre comunque sempre a caccia di belle soddisfazioni internazionali.Grand Prix WMRA: si recupera in Slovenia…
