Torneranno oggi in patria dalla Svizzera le ceneri di Andrea Zaccagni, lo sfortunato alpinista scomparso lo scorso 11 settembre mentre stava scalando in solitaria la cresta “Hornli” sul Cervino. Ad annunciare la triste notizia che ha creato emozione nel mondo della corsa in montagna, è stato il fratello di Andrea, Alberto Zaccagni, legato al fratello anche dalla grande passione per l’alpinismo e in particolar modo lo skyrunning. Andrea, 46 anni si era da tempo trasferito da Paderno Dugnano (Mi), a Ballabio (Lc), e ultimamente a Pasturo, sempre in Valsassina, per essere più vicino alle “sue” Grigne.  Nel 1999 il Kima, e poi di seguito innumerevoli altre gare tra cui Valmalenco Poschiavo, Ortles Cevedale, Scaccabarozzi Trofeo Vanoni, Longo… Tutto questo alternato con l’altra sua grande passione: il parapendio. Era membro degli Sgurbatt e insieme agli amici Paolo ed Enrico partivano alla volta di emozionanti voli che fossero dalla cima del Cornizzolo sopra Lecco o dal Cevedale o dalle montagne di Zermatt non importava. Per lui l’ importante era stare vicino ai monti. Negli ultimi anni però lo skyrunning era andato via via occupando gran parte del suo tempo libero; in particolare da quando si era buttato anima e corpo nella Polisportiva Pagnona di cui era segretario oltre che web-master e grande amico di tutti i ragazzi. Nel mondo delle corse in montagna aveva trovato la sua seconda casa, tanti amici e tanto amore per questo sport. L’urna con le ceneri rimarrà a disposizione per visite e preghiere al Santuario della Madonna della Cintura di Pasturo (Lc) dal pomeriggio di giovedì 20 settembre, mentre i funerali saranno celebrati venerdì 21 alle ore 15. Le tumulazione avverrà al cimitero di Pasturo.

  • Un immagine di Andrea di corsa con la maglia della Pol. Pagnona