2 settembre 2012- Dopo le emozioni propostevi in diretta, con le immagini di TeleBoario e i nostri “tweet” ad aggiornarvi passo dopo passo sull’avventura iridata, ecco i primi più approfonditi dettagli. Italia dal profilo argentato quella che regala il Mondiale casalingo appena conclusosi in Alta Valle Camonica. Individualmente brilla Valentina Belotti e il suo nuovo secondo posto, mentre a squadre sono Eritrea (uomini) e Stati Uniti (donne) a far loro le classifiche per Nazioni seniores, con gli azzurri due volte secondi, e con gli juniores uomini alla fine medaglia di bronzo. Più lontane le juniores, nel giorno in cui Petro Mamo relega al terzo argento iridato il connazionale Azerya Tekaly Woldemariam e l’austriaca Andrea Mayr conquista il suo quarto titolo iridato e in questo modo, tra le lacrime, dà l’addio alle gare.

L'arrivo di Valentina Belotti

Detto degli argenti che più brillano, è una bella Italia, specie al maschile, quella che oggi dice la sua nel Mondiale. Manca l’oro, ma non certo i piazzamenti di grande prestigio: quinto Gabriele Abate, sesto Alex Baldaccini, settimo Marco De Gasperi, tutti in fila, mentre dietro è Xavier Chevrier con il suo tredicesimo posto a regalare punti fondamentali alla causa azzurra. Ci prova a anche Bernard Dematteis, ma nel finale deve cedere e chiudere diciannovesimo, mentre Antonio Toninelli incappa in giornata no e finisce lontano.

Petro Mamo (Eritrea)

Se il racconto di giornata parte allora a ritroso, subito va riconosciuto il dominio dell’Eritrea, che tre uomini piazza tra i primi quattro. Lì in mezzo, di bronzo e sul podio, il russo Andrey Safronov, che già nono era stato a Crans Montana nel 2008 e che quest’anno, sui 5000 metri, era già stato capace di un notevole 13.30.37.  Poi è bell’Italia, con Gabriele Abate sempre a ridosso dei migliori e con Marco De Gasperi a raggiungerlo a quattro chilometri dal traguardo. Tra i due, lì a due passi dal podio, è lungo tira-molla, mentre alle loro spalle Alex Baldaccini porta a termine rimonta straordinaria sino a raggiungere i due compagni in azzurro al culmine della salita. Con Baldaccini tra Abate e De Gasperi i tre chiudono in fila dal quinto al settimo posto, ma sono punti di straordinaria importanza per l’atletica italiana che corre in montagna. Con il quarto eritreo a chiudere decimo, tra un nugolo di statunintensi, ecco la quarta maglia azzurra, quella che profuma della freschezza del valdostano Xavier Chevrier, che sancisce allora l’argento azzurro alle spalle dell’imprendibile Eritrea.

Maglie azzurre a caccia dell'Eritrea

Nella prova delle donne, subito davanti Andrea Mayr, la statunitense Morgan Aritola e la rumena Frumuz, ma dietro è gruppone compatto quello che segue. Lì in coda, attestate attorno alla decima posizione, le azzurre, con Rungger, Belotti e Confortola, mentre Gaggi viaggia attorno alla ventesima piazza. Nel tratto più duro, ai meno quattro dall’arrivo, si sblocca la Belotti e comincia a risalire: ai meno tre passa in tromba la turca Buyukbezgin e poi la statunitense Aritola, che le rimane comunque in scia. Nel tratto finale, Valentina prova a cullare il sogno sino in fondo, ma la Mayr vuole congedo sublime dal mondo dell’atletica e della corsa in montagna. L’oro, ancora una volta, è dell’austriaca: è il quarto ed è addio fantastico per chi ha scritto pagine memorabili nella storia della disciplina.

La gioia Andrea Mayr

Sul podio, dietro una Belotti comunque raggiante, è l’Aritola, lei che viene dal mondo dello sci di fondo. Per le altre azzurre è finale più difficile: tanto per Renate Rungger, poi tredicesima, quanto per Antonella Confortola, quest’ultima penalizzata anche da qualche dolorino in gara. In un contesto parso comunque di alto livello, le due forestali chiudono al tredicesimo e diciassettesimo posto, mentre su prova di sola salita si supera Alice Gaggi, quattordicesima, correndo probabilmente la sua miglior gara di sempre in prova priva di discesa. Le gare juniores, parlano invece ugandese se lette al maschile e turco se osservate poi al femminile. Oro e poi quarto e settimo posto, così per l’Uganda, ma il dominio ancor maggiore avrebbe potuto essere se solo la seconda e la terza pedina…non fossero partite con ritardo dal via. L’assolo dell’atteso Cherop e poi la grande prova dei due turchi Karagoz (iridato uscente) e Sonmez, già medagliato europeo. In chiave azzurra, di straordinario valore il quinto posto di “Neka” Crippa, rimasto a lungo anche in lotta per il podio. Nel finale sembra pagare dazio, ma invece reagisce alla grande: il suo quinto posto si accompagna al dodicesimo di Dylan Titon – fotocopia del piazzamento ottenuto a Tirana nel 2011 – e al tredicesimo di Cesare Maestri, a lungo tra i migliori dieci. Soffre invece la tensione di correre in gara Michael Monella: il camuno è ventiduesimo, ma avrà tempo per rifarsi. Alle spalle di Uganda e Turchia, l’Italia conferma il bronzo del 2011, lasciandosi alle spalle tutto l’atteso blocco dell’Est.

Nekagenet Crippa

Già premiata da medaglie internazionali, la turca Eytemis prende questa volta il volo: il suo successo matura nel finale, mentre prima la tedesca Lettl, poi l’iridata uscente, la slovena Lea Einfal, rimontano la campionessa europea Annabel Mason (Gran Bretagna). In contesto che difficile si sapeva già alla vigilia, bene si difende Ilaria Dal Magro, il cui quindicesimo posto regala sprazzo di luce al movimento giovanile azzurro. Più lontane Bottega e Lhansour, attestate attorno alla trentesima posizione, mentre l’Italia chiude allora decima una classifica che in cima ancora una volta presenta la Turchia e poi Gran Bretagna e Germania. Così dice la cronaca di un Mondiale graziato dal tempo, con un vento neppur troppo fastidioso a liberare le nubi, preferendo un poco di sole alla pioggia che aveva caratterizzato la vigilia. Sin qui la cronaca, poi, nei prossimi giorni, sarà tempo di maggiori approfondimenti. Paolo Germanetto   Risultati:  Juniores donne: 1) Semilay Eytemis (Turchia) 20.14, 2) Julia Lettl (Germania) 20.53, 3) Lea Einfalt (Slovenia) 21.09, 4) Annabel Mason (Gran Bretagna) 21.39, 5) Alexandra Wallimann (Svizzera) 22.02, …15) Ilaria Dal Magro 23.19, 32) Samantha Bottega 25.00, 33) Sara Lhansour 25.30 Nazioni: 1) Turchia, 2) Gran Bretagna, 3) Germania, 4) Russia, 5) Repubblica Ceca, 10) Italia Juniores uomini: 1) Michael Cherop (Uganda) 42.33, 2) Adem Karagoz (Turchia) 42.45, 3) Dag Sonmez (Turchia) 43.10, 4) Moses Kurong (Uganda) 43.20, 5) Nekagenet Crippa (Italia) 44.05, 6) Anton Palzer (Germania) 44.09, …, 12) Dylan Titon 45.56, 13) Cesare Maestri 46.15,  22) Michael Monella 47.14 Nazioni: 1) Uganda 2) Turchia 3 Italia 4) Russia 5) Repubblica Ceca Seniores donne: 1) Andrea Mayr (Austria) 46.35, 2) Valentina Belotti (Italia) 47.04, 3) Morgan Aritola (Usa) 47.26, 4) Burcu Buyukbezgin (Turchia) 47.36, 5) Sabine Reiner (Austria) 48.07, 6) Mateja Kosovelj (Slovenia) 48.27, 7) Stevie Kremer (Usa) 48.54, 8 ) Melody Fairchild (Usa) 48.57, 9) Q. Rodriguez (Colombia) 49.08, 10) Alexandra Frumuz (Romania) 49.24,…13) Renate Rungger (Italia) 49.44, 14) Alice Gaggi (Italia) 49.54, 17) Antonella Confortola (Italia) 50.33 Nazioni:1) Stati Uniti, 2) Italia, 3) Svizzera, 4) Gran Bretagna, 5) Austria Seniores uomini: 1) Petro Mamo (Eritrea) 1h01.34, 2) Azerya Teklay Woldemariam 1h02.47, 3) Andrey Safronov 1h03.06, 4) Debesay Tsige (Eritrea) 1h04.04, 5) Gabriele Abate (Italia) 1h04.53, 6) Alex Baldaccini (Italia) 1h04.59, 7) Marco De Gasperi (Italia) 1h05.10, 8 ) Yury Chechun (Rus) 1h05.41, 9) Glenn Randall (Usa) 1h05.48, 10) Atoy Estifanos (Eritrea) 1h05.50, … 13) Xavier Chevrier (Italia) 1h06.03, 19) Bernard Dematteis (Italia) 1h06.49, 49) Antonio Toninelli (Italia) 1h09.38 Nazioni: 1) Eritrea, 2) Italia, 3) Russia, 4) Stati Uniti, 5) Francia