29 agosto 2012 – Meno quattro al via. Tempo di vigilia, tempo di racconti, tempo insomma di rispolverare qualche emozione che fu. E’ la ventottesima edizione della rassegna mondiale quella che l’Atletica Vallecamonica si appresta ad ospitare nel comparto più alto della Valle in cui da oltre trent’anni predica il verbo dell’atletica. Di quelle ventotto, questa è la quarta dal momento in cui la rassegna ha finalmente assunto, anche nell’ufficialità sportiva, la denominazione di Campionato Mondiale in luogo di Coppa del Mondo.  L’evidenza dei fatti a dire che di passi, anche in questo senso, ancora ne occorrono, ma se lo sguardo, nell’immediata vigilia, meglio si concentra sul passato, spazio allora a qualche emozione presa in prestito da quelle rassegne che sulla sola salita, proprio come accadrà domenica, hanno negli anni incoronato i propri campioni. Emozioni rubate qua e là, immagini rimaste magari nell’anima e nel cuore, senza che necessariamente debbano corrispondere ai volti di qui quel dì più veloce fu di tutti. E’ racconto che parte allora dal 1994 il nostro: dopo l’edizione in salita e discesa di Gap (Francia), toccò infatti alla tedesca Berchtesgaden, angolo di Baviera di incantevole bellezza, dare seguito alla nuova strategia internazionale predicante l’alternanza di tracciato tra due edizioni successive della rassegna iridata. Così dice allora, passo dopo passo, salita dopo salita, il nostro personale carnet di emozioni, al quale in coda pure aggiungiamo i risultati individuali degli azzurri impegnati in ciascuna di quelle edizioni. 1994 – Berchtesgaden (Germania) Il suo sogno si spense a pochi metri dal traguardo. Lei correva anche sulle pendenze più dure, quell’altra, la ceca Dita Hebelkova, rimontava invece piegata sulle ginocchia, mentre là davanti si consumava l’ennesima sfida tra l’austriaca Pflueger e la francese Guillot. Dopo lungo tratto di strada bianca, finale di impressionante durezza e quel bronzo che sfuma a dieci metri dal traguardo: le lacrime dell’ossolana Nives Curti, una delle più grandi di sempre della corsa in montagna italiana, sono loro – chissà poi perché –  a riemergere per prime nel rileggere oggi una rassegna che a livello individuale all’Italia regalò soprattutto l’argento di Antonio Molinari. Seniores uomini: 1) H. Schmuck (Austria) 2) Antonio Molinari, 5) Galdino Pilot, 12) Costantino Bertolla, 18 ) Claudio Amati, 27) Andrea Agostini, 37) Roberto Barbi – Seniores donne: 1) G. Pflueger (Austria), 4) Nives Curti, 14) Maria Grazia Roberti, 17) Antonella Molinari, 36) Mirella Cabodi – Juniores uomini: 1) M. Bajcicak (Svk), 7) Maurizio Bonetti, 10) Rudy Gollino, 14) Alessio Rinaldi, 21) Fabrizio Triulzi 1996 – Telfes (Austria)   Tra le nebbie il trionfo più atteso, quello che dona senso compiuto ad un’intera carriera. In quegli anni impossibile per chiunque anche il solo avvicinarlo quando la strada cominciava a salire. Antonio Molinari quel giorno volava a caccia del destino, correndo forte come forse non mai. E i distacchi che sul traguardo rifilò agli altri sono lì a testimoniarlo ancora oggi: il suo oro oltre due minuti più avanti dell’argento di altro grandissimo della corsa in montagna e dell’atletica italiana, Severino Bernardini. Oltre tre minuti al suo storico avversario, Helmut Schmuck, trionfatore due anni prima e oggi guida tecnica della sua Austria. Tra le donne, dietro il solito duo Plueger-Guillot, ecco la medaglia iridata più giovane della storia iridata: in mancanza della prova juniores, al femminile introdotta solo l’anno successivo, a soli diciassette anni fu di bronzo la belga Catherine Lallemand. Tra i giovani uomini, invece, il primo dei sei successi iridati di Marco De Gasperi.

Telfes 1996: il grande giorno di Antonio Molinari

Seniores uomini: 1) Antonio Molinari, 2) Severino Bernardini, 6) Lucio Fregona, 15) Massimo Galliano, 18 ) Costantino Bertolla, 21) Claudio Amati – Seniores donne: 1) G. Pflueger (Austria), 5) Flavia Gaviglio, 7) Rosita Rota Gelpi 11) Maria Grazia Roberti, 14) Matilde Ravizza – Juniores uomini: 1) Marco De Gasperi (Ita), 2) Alberto Mosca, 8 )Emanuele Manzi, 13) Paolo Germanetto 1998 – Ile de la Reunion (Francia) L’avvento di Jonathan Wyatt, che laggiù, nel bel mezzo dell’Oceano Indiano, si prende il lusso di sconfiggere un Molinari che da Telfes, in salita, più non aveva dovuto chinare la testa. Il primo di grandi e lunghi duelli, ma anche e soprattutto l’approdo alla corsa in montagna di chi ne avrebbe poi scritto la leggenda. Dalle Olimpiadi di Atlanta alla corsa in montagna, anche per dare scossone culturale ai più scettici, a quanti proprio non volevano saperne di includere anche la corsa sui sentieri nella grande famiglia dell’atletica. Oltre all’argento di Molinari, ecco quello di Matilde Ravizza, grande talento, purtroppo pure incostante. Seniores uomini: 1) J. Wyatt (Nz), 2) Antonio Molinari, 7) Davide Milesi, 12) Massimo Galliano, 20) Lucio Fregona, 35) Marco De Gasperi, rit. Roberto Calandro – Seniores donne: 1) D. Hebelkova  (Rep. Ceca), 2) Matilde Ravizza, 5) Maria Grazia Roberti, 11) Rosita Rota Gelpi 14) Pierangela Baronchelli – Juniores uomini: 1) R. Fontaine (Fra), 4) Roberto Del Soglio 5) Gabriele Abate, 7) Matteo Bagiotti, 26) Gianluca Peluso – Juniores donne: 1) C. Heinzle (Austria), 9) Asha Tonolini, 10) Valentina Belotti, 16) Cristina Pozzo 2000 – Bergen (Germania) Al secondo trionfo di Wyatt, forse questa volta preferiamo l’acuto della scozzese Angela Mudge o, non fosse altro che per la sua importanza storica, il primo successo africano: di anni, l’eritreo Habtegiorgis, ne mostrava ben più di quanti attribuibili ad uno juniores, ma l’Africa era comunque arrivata anche in montagna. Successi a squadre, ma nessuna medaglia per gli azzurri, con i maratoneti Sergio Chiesa e Matilde Ravizza al quinto posto e lo juniores toscano Tonazzini al quarto. A Bergen, per l’Italia qualcosa di oggi impensabile, ovvero l’unico successo a squadre delle nostre juniores, ma anche l’esempio del capitano Davide Milesi che, steso in partenza, arrivò sanguinante sin lassù in cima al traguardo… Seniores uomini: 1) J. Wyatt (Nz), 5) Sergio Chiesa, 10) Massimo Galliano, 15) Antonio Molinari, 16) Roberto Calandro, 17) Marco De Gasperi, 47) Davide Milesi – Seniores donne: 1) A. Mudge (Scozia), 5) Matilde Ravizza, 10) Pierangela Baronchelli, 12) Flavio Gaviglio, 25) Rosita Rota Gelpi  – Juniores uomini: 1) N. Habetegiorgis (Eri), 4) Alessandro Tonazzini, 5) Matteo Massi , 6) Johnny Cattaneo, 27) Marco Aimo Boot – Juniores donne: 1) E. Marcot (Fra), 4) Adele Montonati, 8 ) Elisa Desco, 10) Lara De Faveri  2002 – Innsbruck (Austria) Sole per donne e juniores, pioggia, nebbia e freddo per gli uomini. Due giorni di gare, con i trampolini olimpici di Igls a salutare il secondo hurrà dello juniores Stefano Scaini, ma anche l’argento di Antonella Confortola: alle spalle dell’allora inattaccabile russa Demidenko, cominciava anche un poco per caso l’era di una fondista trentina che dallo sci di fondo sarebbe arrivata a riversare la sua classe e la sua semplicità anche nel mondo della corsa in montagna. Per segnare, pur con piccole pause, oltre un decennio di corsa in montagna in rosa. Il giorno dopo, sotto la pioggia, la fotocopia di Bergen: pronti, via e un uomo solo lanciato verso il traguardo: troppo forte per tutti, ancora una volta, Jonathan Wyatt. Seniores uomini: 1) J. Wyatt (Nz),  5) Marco Gaiardo, 8 ) Antonio Molinari, 9) Marco De Gasperi, 15) Emanuele Manzi, 36) Davide Milesi, 43) Alessio Rinaldi – Seniores donne: 1) S. Demidenko (Rus) 2) Antonella Confortola, 7) Pierangela Baronchelli, 13) Rosita Rota Gelpi, 16) Vittoria Salvini  – Juniores uomini: 1) Stefano Scaini, 2) Massimo Massi , 6) Jonny Cattaneo, 27) Marco Aimo Boot – Juniores donne: 1) V. Ivanova (Rus), 8 ) Michela Beltrando, 14) Cecilia Sampietro, 17) Sara Dossena 2004 – Sauze d’Oulx (Italia) La grande impresa: quella che dopo stagione zeppa di record, tanto in pista quanto in montagna, lo porta a chiudere tre settimane…da favola. Vittoria con primato alla Stellina, poi maratona olimpica di Atene, infine trionfo iridato sul pianoro di Sportinia. Forse qui, ancor più che altrove, traccia la sua leggenda quell’architetto di Wellington oggi trapiantato in Val di Fiemme. Non solo Wyatt, però, perché impossibile dimenticare la rimonta, il sorpasso e l’urlo di gioia sul traguardo di Rosita Rota Gelpi: il successo più inatteso, con la favoritissima ceca Pichrtova quel giorno nel ruolo di vittima sacrificale sull’altare dell’azzurra, la cui corsa, come quella degli uomini, fu premiata da ore di dirette e sintesi televisive come poi purtroppo mai più. Seniores uomini: 1) J. Wyatt (Nz),  6) Marco Gaiardo, 9) Marco De Gasperi, 11) Davide Chicco, 18 ) Gabriele Abate, 21) Roberto Porro, 25) Antonio Molinari – Seniores donne: 1) Rosita Rota Gelpi,  4) Antonella Confortola, 9) Flavia Gaviglio, 23) Matilde Ravizza – Juniores uomini: 5) Bernard Dematteis, 11) Mattia Roppolo , 14) Martin Dematteis, 15) Ruggero Ghezzi – Juniores donne: 1) V. Ivanova (Rus), 5) Serena Pollazon, 15) Isadora Castellani, rit. Martina Tazzioli 2006 – Bursa (Turchia) All’epoca, magari, mai ci si sarebbe aspettati che in terra turca poi tante volte si sarebbe in seguito dovuti tornare. Primi successi organizzativi, ma non ancora agonistici per i padroni di casa, mentre la meteora colombiana Rolando Ortiz si prendeva tutta la ribalta. La prima sconfitta dell’Italia maschile, dopo oltre vent’anni di dominio incontrastato: merito dell’Eritrea, di qui in poi principale avversaria degli azzurri nella lotta per il primato tra le Nazioni. Come a Bergen nel 2000, due quinti posti tra i seniores (Vittoria Salvini e Marco De Gasperi) e un quarto posto in campo juniores: questa volta brilla il talento di Alice Gaggi. Ancor più splende però quello di Martina Strahl, ventenne svizzera arresasi alla sola Andrea Mayr al femminile, laddove con straordinario bronzo si congeda dall’ambiente la regina francese Isabelle Guillot: quarantacinque anni di classe infinita. Seniores uomini: 1) R.Ortiz (Col),  5) Marco De Gasperi 6) Marco Gaiardo, 15) Gabriele Abate, 18 ) Davide Chicco, 26) Emanuele Manzi, 36) Diego Filippi – Seniores donne: 1) A. Mayr (Aut), 5) Vittoria Salvini, 12) Maria Grazia Roberti, 22) Monica Morstofolini, 35) Elisa Desco – Juniores uomini: 1) E. Meherteab (Eri), 10) Alessandro Martino, 14) Mattia Scrimaglia , 16) Nicolò Roppolo, 21) Vincenzo Scuro  – Juniores donne: 1) K. Beresova (Svk), 4) Alice Gaggi, 18 ) Anna Laura Mugno, 28 ) Lavinia Garibaldi 2008 – Cran Montana (Svizzera) L’ultimo trionfo, di certo il più sofferto: alla fine fu ancora Wyatt, mentre la solita Andrea Mayr metteva in fila due azzurre, Renate Rungger ed Elisa Desco. Il loro sorriso, sotto la pioggia, a fare il paio con quello dello juniores Riccardo Sterni, a sua volta argento, ma anche con quello di Bernard Dematteis, il cuneese che ancora non poteva sapere che di quarti posti iridati altri due ne avrebbe poi collezionati. Tra i vigneti e le montagne del Vallese, quel giorno, c’era solo la grande gioia di un ventiduenne che dopo l’argento europeo, per la prima volta, costringeva agli straordinari i mostri sacri della specialità. Seniores uomini: 1) J. Wyatt (Nz),  4) Bernard Dematteis, 8 ) Marco De Gasperi 11) Marco Gaiardo, 20) Gabriele Abate, 22) Hannes RunggerDavide Chicco, 37) Emanuele Manzi – Seniores donne: 1) A. Mayr (Aut), 2) Renate Rungger, 3) Elisa Desco, 28 ) Maria Grazia Roberti, 42) Vittoria Salvini – Juniores uomini: 1) S. Buraas (Nor), 2) Riccardo Sterni , 12) Xavier Chevrier, 21) Emanuele Rampa, 32) Luca Re  – Juniores donne: 1) L. Park (Gb), 16 ) Sara Bottarelli, 17) Clara Faustini 2010 – Kamnik (Slovenia) L’ennesimo argento, ma anche ulteriore consapevolezza acquisita. Stretto tra l’incedere dell’austriaca Andrea Mayr e della svizzera Martina Strahl, dalle nebbie che forse allora amano le rassegne iridate, ecco spuntare il sorriso di Valentina Belotti. Inno all’Africa che corre in montagna le prove maschili: Eritrea a dominare tra gli juniores, ma ancor più tra i seniores, laddove l’Uganda nel finale crolla a squadre, ma pure scopre il talento di Stephen Kiprotich: dal quinto posto di Kamink al successo olimpico in maratona in quel di Londra. Seniores uomini: 1) S. Gashazghi (Eri),  11) Gabriele Abate, 17) Marco De Gasperi, 24) Bernard Dematteis, 25) Antonio Toninelli, 35) Gerd Frick, 37) Tommaso Vaccina – Seniores donne: 1) A. Mayr (Aut), 2) Valentina Belotti, 6) Antonella Confortola, 9) Maria Grazia Roberti, 30) Alice Gaggi – Juniores uomini: 1) Y. Andemichael (Eri),  11) Paolo Ruatti, 12) Massimo Farcoz, 18 ) Andrea De Biasi, 48 ) Alex Cavallar  – Juniores donne: 1) Y. Can (Tur), 15 ) Letizia Titon, 25) Cristina Mondino, 28 ) Silvia Zubani Paolo Germanetto