Una stagione intensa. Non ci sono altri termini per indicare come Max King abbia affrontato dal punto di vista sportivo questa prima metà del 2012. Il campione del mondo di Tirana 2011, ha esordito già a gennaio con i Trials americani per la maratona olimpica, chiudendo in 2h14’36”. Ha proseguito quindi con una doppietta nelle 50 Miglia Trail nel mese di marzo. A maggio si è cimentato con scarsa fortuna nella durissima Skyrace Zegama – Aizkorri, dove ha patito oltremodo il freddo ed un percorso molto tecnico e fangoso, troppo per le sue caratteristiche. Si è rifatto con il titolo americano di mezza maratona Trail, quando solo la sera prima, era stato protagonista su un 3000 siepi chiuso in un probante 8’36”, tempo che gli era valso il minimo di partecipazione per i Trials olimpici sulla distanza. La settimana successiva si era presentato non in grandi condizioni fisiche ( influenza) al Mount Washington, sulla East Coast, valevole per la selezione americana ai mondiali. In quel caso aveva fallito per una piazza l’ingresso in squadra, finendo al settimo posto. Eccolo però la settimana successiva ad Eugene (Oregon), per giocarsi le proprie carte per il sogno a cinque cerchi,  in una disciplina così tecnica come le siepi. Il 25 giugno, nelle batterie, si era piazzato al tredicesimo posto con 8’33’.43 . Qualificatosi per la finale con il penultimo tempo, ha saputo superarsi correndo in 8’30”.54 che gli è valso un ottimo sesto posto ad 8″ dal terzo classificato, l’ultima piazza disponibile per Londra. La gara è stata vinta da Evan Jager in 8’17”.40, davanti a Donald Cabral in 8’19”.81, ed a Kyle Alcorn in 8’22”.17. Tra i prossimi appuntamenti dell’americano, la Speedgoat, 50 Km Trail a fine luglio (alla quale parteciperà anche Kilian Jornet), mentre ad agosto tornerà in Europa per la mitica Sierre-Zinal.