Vigilia di Europeo di corsa in montagna triste per la squadra italiana che si stringe attorno a Iris Facchin, atleta del terzetto juniores che sabato sarà in gara in Turchia, colpita dalla scomparsa, sabato, del papà, William. Bellunese, 45 anni, era stato nel 1983 tra i migliori allievi nel primo campionato italiano, a Cafasse, nel Torinese, guadagnandosi poi la convocazione nella Rappresentativa “B” juniores nella 1. Coppa del mondo, nel 1985 a S. Vigillio di Marebbe. In questi anni, correndo sempre per il Gs Quantin, ha sempre disputato un’attività significativa, dividendo la sua passione per la corsa in montagna con l’arte, pittura e, soprattutto, scultura della pietra. Passione per la corsa trasmessa anche ai due figli: Iris, appunto, e Jacopo che, oltre a correre, è oggi il punto di riferimento della Nazionale “giovani” di sci d’erba e promessa dello sci alpinismo. Nonostante il grande dolore, Iris ha voluto lo stesso rispondere “presente” alla chiamata in azzurro per l’Europeo, seconda esperienza dopo quella con le allieve del 2011 in Slovenia, per onorare il ricordo del papà. E per il Gs Quantin, il suo Club, c’è l’obbligo morale di puntare al successo di entrambi i titoli juniores di società. Giovanni Viel