Dopo Caddo, ecco Dimaro. Dal Piemonte al Trentino, per chiudere il cerchio tricolore per quanto concerne il settore giovanile. Dalla rassegna individuale a quella a staffetta, per assegnare quattro ulteriori titoli, equamente suddivisi tra cadetti e allievi, cui sabato in gara torneranno ad aggiungersi anche ragazzi ed esordienti, loro invece in corsa individualmente. Un secondo appuntamento tricolore che pure servirà a dare i responsi finali in vista dell’appuntamento internazionale riservato agli under 18, in programma a Glendalough il prossimo 24 giugno. In Irlanda sarà la volta della 7° WMRA Youth Cup, qui invece si corre di sabato, ma è il 2 giugno ed è la festa della Repubblica, ricorrenza quanto mai adatta ad assegnare scudetti tricolori. Sebbene di questi giorni il terremoto emiliano, con le sue vittime e la sua forza distruttrice, abbia decisamente tolto il sapore di festa alla celebrazione. Ad organizzare è l’Atletica Valli di Non e Sole, società presieduta da Gualtiero Malfatti che tradizione importante vanta nella specialità: da Costantino Bertolla a Paolone Ruatti, una storia fatta anche di più di qualche successo con l’azzurro indosso. Ad ospitare la rassegna una località come Dimaro, spesso pure sede di raduni azzurri del mezzofondo. Tutti buoni allora i presupposti, e dai sorrisi di Chiara Spagnoli e Nadir Cavagna ripartono dunque gli allievi. Con i rispettivi sodalizi, ovvero rispettivamente Atletica Vallecamonica e Atletica Valle Brembana, loro nel ruolo di chi nuovamente parte con i favori del pronostici e con la ferma intenzione di raddoppiare quei sorrisi sbocciati sui sentieri ossolani. I compagni che potranno dare loro manforte di certo alimentano le loro speranze, trattandosi in un caso di Simona Pelamatti, decima a Caddo, e di Danilo Gritti, addirittura terzo nella rassegna individuale e già argento tricolore nell’inverno sui 1000 metri indoor ad Ancona. Tra le due corse al titolo, più blindato pare allora il successo finale per i bergamaschi, mentre le bresciane dovranno guardarsi con certa attenzione dalle bellunesi del Gs Quantin Laura Maraga e Martina De Salvador, quest’ultima bronzo individuale due settimane fa. Per il podio finale, fari puntati anche sulle valdostane dell’Apd Pont Saint Martin, Michela Comola e Valerie Desandré e sulle piemontesi dell’Atletica Susa Federica Favretto e Miriana Ramat. Senza peraltro dimenticare né lo Sc Meran (Hoellrigl – Fischnaller), nè il GS Valgerola, con l’argento individuale Alessia Zecca a guidare la compagna Laura Corona. Gara allievi con Atletica Valle Brembana grande favorita allora. In gara, però, ecco di nuovo anche quel grande talento che risponde la nome di Yemaneberhan Crippa, argento a Caddo e qui in gara con Davido Rigo, ovviamente per il Gs Valsugana: non sarà però nuovo scontro diretto con Nadir Cavagna, dato che quest’ultimo risulta schierato in seconda frazione.  Per il podio, candidatura importante quella dell’Asd Caddese (Andrea Dori-Marco Giudici), così come quella del Csi Morbegno, con Stefano Abate e Davide Speziale. Attenzioni focalizzate anche sui trentini del Gs Trilacum, con Emanuele Franceschini quinto due settimane fa, e sui valtellinesi del Santi Nuova Olonio, guidati da Ayyoub Benhranem, quarto nella stessa rassegna individuale. Tra i cadetti, al maschile favoritissima l’Atletica Vallecamonica. Il sodalizio che ad inizio settembre oragnizzerà il Campionato Mondiale può infatti contare su Manuel Canti e Matteo Gregorini, ovvero su oro e argento del Campionato individuale soltanto pochi giorni fa.  Soprattutto al Gs Quantin di Darko Viel e Stefano Bernardi, entrambi nella top ten di Caddo, il compito di tenere aperta una gara in cui va senza dubbio sottolineata la capacità del Csi Morbegno di schierare al via ben cinque formazioni. Al femminile più aperto pare il confronto, ma con il Csi Morbegno di Francesca Duca e Beatrice Seidita almeno sulla carta nel ruolo di favorito. Loro principali avversarie probabilmente le ossolane dell’Avis Marathon Verbania, Rachele Passera ed Eleonora Bazzurro, sebbene muoversi tra le pieghe dei pronostici, in queste categorie, rasenta talvolta quasi un piccolo gioco d’azzardo. D’azzardo o meno, il gioco quello passa però ora nuovamente in mano alle giovani speranze della corsa in montagna italiana. Quelle a cui tutto il suo impegno dedicava Marco Borsari, l’indimenticato tecnico del Gs Valchiese scomparso nell’agosto dello scorso anno. Le fatiche dei giovani in gara, inevitabilmente, con grande affetto pure guarderanno al suo sorriso discreto. Paolo Germanetto Gli iscritti: http://www.fidal.it/risultati/2012/COD3710/Index.htm Programma e altre informazioni: http://www.atleticavallidinonesole.it