Tommaso Vaccina ha fatto il bis, mentre Ilaria Bianchi ha fallito il tris. Questo l’esito della corsa in montagna nazionale che da Albavilla porta alla cima del monte Bolettone (edizione del quarantennale), per la diciannovesima volta abbinata al Trofeo Jack Canali (in memoria di un grande appassionato della montagna, prematuramente scomparso). La kermesse, che si è disputata ieri mattina, non ha deluso le attese del pubblico che si è inerpicato, in maniera più tranquilla rispetto ai camosci, sino alla croce posta ai 1.328 metri del Bolettone e ha usufruito della clemenza del tempo, che ha risparmiato ai corridori la pioggia. Un cielo coperto da nubi, ma per fortuna asciutto, ha accolto alle 9.30 il gruppo dei partenti (settantasette nel maschile, undici nel femminile) in lotta per iscrivere il nome nell’albo d’oro. La gara, organizzata dal Gruppo Bolettone, guidato dal presidente Luigi Mascheroni, che nel 2009 ha voluto ripristinare la corsa, interrotta per un paio di stagioni, era prevista sui 6,7 km. di un tracciato, con un dislivello di 880 metri, decisamente impegnativo (tutto su sentieri di montagna e mulattiere), con un’erta conclusiva, che richiede uno sforzo notevole ai concorrenti, già provati dalla fatica. Un tratto dove è impossibile correre, anche per i migliori, o dove spesso si è fatta la differenza. Ma il pavese Vaccina non ha dovuto aspettare l’ultima parte del percorso per fare il vuoto. Il portacolori dell’Athletic Terni (31 anni) ha sferrato l’attacco già dalle prime rampe, perdendo per strada i rivali. Vaccina ha poi chiuso con il tempo di 36’52”, superiore di quasi trenta secondi a quello che aveva fatto registrare dodici mesi e di oltre un minuto al record della corsa che appartiene al bormino De Gasperi. Al posto d’onore un altro “habituèe” della corsa comasca, Danilo Bosio. Il camoscio della Recastello (40 anni) ha accusato un distacco di due minuti. Bronzo per il primo lariano al traguardo, Carlo Ratti dei Falchi di Lecco. Primo comasco Franco Sancassani, quinto. Il “canottiere” (olimpionico nel 2000 a Sydney, campione europeo nel quattro di coppia pesi leggeri nel 2010 e pluritricolore) ha sempre partecipato, e con ottimo risultati alla kermesse. Da segnalare poi l’ottimo undicesimo posto del “padrone di casa” Simone Paredi, primo atleta tesserato per il Gruppo Bolettone a cimentarsi nel Jack Canali. In campo femminile a rompere i piani di Ilaria Bianchi è arrivata Viviana Rudasso del Gruppo Città di Genova. L’atleta ligure è stata travolgente, visto che ha portato a termine la fatica con un incredibile 45’58” che l’ha collocata al ventesimo posto nella graduatoria assoluta. Quasi scontato sottolineare che la ligure ha frantumato il record, stabilito l’anno scorso proprio da Bianchi in 48’21”. La comasca (26 anni, casacca dell’Atletica Valcamonica) non ha nulla da rimproverarsi, avendo portato a termine la prova in un 48’28”, molto vicino alla sua miglior prestazione. Bronzo per Alessandra Arcuri dell’Atletica Erba, ad oltre otto minuti dalla vincitrice. Dopo le premiazioni di rito, è stata celebrata accanto alla croce una messa in ricordo di Jack Canali. L’appuntamento è per il 2013, con la speranza che nel frattempo i sentieri e le mulattiere, siano sottoposti ad una più attenta manutenzione.