Si è disputata ieri, come da tradizione il giorno dell’Ascensione, la 32^ Edizione della Montee du Grand Ballon, gara internazionale di corsa in montagna, quest’anno inserita nel Grand Prix Internazionale Wmra. A vincere sono stati il turco Ahmet Arslan e l’italiana Valentina Belotti. Se per quest’ultima si è trattata di una cavalcata solitaria verso l’arrivo, per il turco invece vittoria di un soffio su un grandissimo Gabriele Abate. Giornata dal clima ideale, sole e temperatura attorno ai 15 gradi. Quasi un miraggio dopo il clima invernale del giorno prima che ha portato 10cm di neve fresca in vetta! Andando per ordine di partenza, la categoria femminile è partita dall’abitato di Goldbach per affrontare un percorso di 8,3km con 835 metri di dislivello. Dopo i primi due chilometri condotti in compagnia della britannica Emma Clayton, la Belotti rompe gli indugi e s’invola solitaria verso il traguardo. Già al sesto chilometro il vantaggio sfiora i tre minuti sul duo inglese Clayton e Tunstall. Distacco che sotto lo striscione d’arrivo supererà i tre minuti con il cronometro che segna l’incredibile tempo di 45’50”. L’atleta del Runner Team 99 di Volpiano è la prima donna nella storia della gara ad abbattere il muro dei 46′. Il precedente record, datato 2003 era della belga Caterine Lallemand 47’50”, mentre la svizzera Strahl si era fermata a 46’42″(su tracciato leggermente ridotto per la neve). A onor del vero c’è da rilevare che da quest’anno il percorso è stato accorciato di una trentina di secondi, nella parte finale in piano sulla sommità del Grand Ballon. Piazza d’onore di giornata per l’inglese Clayton che alla fine accusa un distacco di 3’21” segnando il tempo di 49’11”. Terza piazza per l’altra inglese Tunstall 49’42” che a lungo ha avuto nel mirino la compagna di squadra ma che alla fine ha dovuto desistere. Quarto posto, a chiudere il trio britannico, per Carolina Buchanan 50’27”. Quinta piazza per la ceka Milesova 51’14” che dopo una partenza in sordina è riuscita a recuperare diverse posizioni. Sesta e prima francese la giovane Pantheon 52’20”. In campo juniores maschile, che gareggiavano sullo stesso percorso delle seniores femminili, affermazione per Jean Favre, con un tempo di 53’07”.
La categoria maschile ha affrontato un percorso di 13,5km e 1241metri di dislivello con partenza dall’abitato di Willer sur Thur. Sin dalle prime battute la gara ha vissuto sul confronto tra l’italiano Gabriele Abate e il turco Ahmet Arslan. Già al passaggio dalla partenza della categoria femminile, il duo di testa aveva accumulato un buon vantaggio sul gruppo degli inseguitori che comprendeva il francese Georges Burrier e l’italiano Baldaccini. Da loro poco prima aveva perso contatto l’ungherese Kovacs. Verso il sesto chilometro avveniva la svolta con Arslan che cambiava decisamente marcia e iniziava ad accumulare secondi preziosi. Attorno al decimo chilometro le posizioni sembravano ben definite, con Arslan a guidare con oltre trenta secondi di vantaggio su Abate. Nel frattempo l’altro italiano Alex Baldaccini, era riuscito a lasciare la compagnia del francese Burrier e viaggiava “tranquillamente” in terza posizione. Un po’ più attardato era invece l’ungherese Kovacs. Dal decimo in poi però, le cose cambiavano, con Arslan che iniziava ad entrare in difficoltà e vedeva assottigliarsi sempre di più il proprio vantaggio. Allo scollinamento, a circa un chilometro dall’arrivo, il gap su Abate era ridotto a soli dieci secondi. L’italiano iniziava a crederci, forse un po’ tardi, ed iniziava una forsennata volata per cercare l’aggancio. Alla fine due soli secondi lo separavano dalla vittoria su un Arslan arrivato veramente provato al traguardo. Per il turco comunque ottimo il crono fatto segnare 59’28”, con due soli secondi di vantaggio su Abate (Orecchiella Garfagnana) 59’30”. Terzo posto ed ottima prova per Alex Baldaccini (Gs Orobie) 1h01’12”. Appena fuori dal podio il transalpino Georges Burrier 1h02’08” che accusava un calo sul finale e quasi si faceva beffare dal’ungherese Kovacs 1h02’10”. Segue sesto l’altro francese Spheler 1h02’23”, a precedere l’americano John Tribbia 1h03’02” e l’inglese Osborne, ottavo in 1h03’45”. Chiudono la top ten lo svizzero Wenk 1h04’23” e il francese Dupont 1h04’41” (primo veterano).