Fabio Pasini versione fondista
Sciatore di professione, corridore per passione. E’ rapporto diverso rispetto alla sola necessità di allenarsi per la stagione invernale, quello che intercorre tra l’azzurro dello sci di fondo Fabio Pasini e la corsa, in montagna soprattutto. Correre sui sentieri, insomma,  al fratello più giovane della dinastia Pasini piace per davvero. E nelle sporadiche apparizioni estive delle scorse stagioni Fabio ha più volte dimostrato di saperci fare anche senza gli sci stretti ai piedi. Tanto da suscitare più di qualche interrogativo anche su quali, almeno ipoteticamente, potrebbero essere le reali potenzialità del bergamasco dell’Esercito se solo la corsa in salita fosse la sua disciplina d’elezione. Interrogativo prontamente giratogli e da lui evaso seguendo le tonalità della sua proverbiale umiltà, caratteristica che pure bene emerge nel respingere qualche nostra provocazione – bonaria per la carità, che quell’altro è bello grosso… – che tocca anche il fratello Renato. Battute a parte e in ogni caso, lo sci di fondo azzurro non corre certo il rischio di perdere uno dei suoi principali alfieri. Soltanto, al termine di stagione invernale per lui positiva specie in termini di continuità ad alto livello, Fabio Pasini un poco ci racconta anche il suo rapporto con la corsa. In montagna, naturalmente!
Ciao Fabio, finalmente un po’ di riposo dopo un lungo inverno che ti ha spesso visto protagonista in chiave azzurra. Che stagione è stata per te quella appena conclusa?

Sono contento della mia stagione, sicuramente una delle migliori di sempre perché, risultati a parte, sono riuscito a mantenere la forma per un lungo periodo e togliermi così delle belle soddisfazioni. Stagione lunga e intensa, in tutto ho fatto trentasette gare, ho avuto la fortuna di essere sempre in salute senza mai ammalarmi. Peccato per la poca neve sulle piste di casa…Adesso faccio un periodo di riposo attivo, con qualche uscita con le pelli di foca e delle corsette per riprendere il ritmo…

Dovessi proprio scegliere, quali i momenti più belli di questo inverno?

Quest’anno ho avuto tanti bei momenti, in Coppa del Mondo le migliori soddisfazioni sono arrivate con il decimo posto della 5km TC di Dobbiaco e con il settimo nella sprint T.C di Lahti, in Finlandia. E poi quel titolo italiano nella 10Km T.C di Schilpario, sulle nevi di casa.

Estate, per te, è soprattutto porre le basi per la stagione invernale. Che significato ha, allora, il tuo cimentarti di tanto in tanto nella corsa in montagna o nello skyrunning?

La corsa è la base per il nostro sport! Ho sempre amato la corsa, sin da ragazzo ho partecipato a tante gare in montagna e tuttora d’estate faccio una decina di gare per affinare la preparazione , giusto per non perdere l’abitudine al pettorale, all’adrenalina e alle emozioni che proprio solo l’agonismo ti può dare. Anche lo skyrunning mi affascina molto, correre sulle mie montagne mi fa sentire libero e mi permette di fare un bel fondo per l’inverno.

Di ottime propensioni per la corsa in salita hai più volte dato dimostrazione. Ci sarà mai il tempo per provare a vedere cosa puoi davvero combinare nel confronto con i più forti anche d’estate?

Mi piace molto correre in salita, mi viene facile, ma non potrei mai lottare con i migliori interpreti di questa disciplina perchè essendo un fondista abbastanza robusto ho troppa zavorra da portarmi dietro… Correre in salita lo trovo un buonissimo allenamento per l’inverno perché mi aiuta a potenziare le gambe e mi permette di essere piu brillante e reattivo nelle salite dure da percorrere a tecnica classica.

Fondisti e corsa in montagna: nel giro azzurro dello sci di fondo maschile , chi d’estate corre più forte?

Siamo tutti dei buoni corridori, ma Roland Clara e Giorgio Di Centa sono veramente forti, in salita hanno una marcia in più!

Lo sguardo di un fondista di livello internazionale sulla corsa in montagna: c’è qualche atleta in particolare il cui correre ti emoziona?

Parlando di corsa in senso generale, il mio idolo é Haile Gebrselassie, la sua facilità di corsa e il suo sorriso stampato sul viso mi hanno sempre emozionato… Per quanto riguarda la corsa in montagna ho sempre stimato invece Marco De Gasperi, molto forte sia in salita che in discesa.

Fabio e Renato, fratelli azzurri dello sci di fondo. Se di corsa è assodato che sia più forte tu, giusto per farlo arrabbiare un po’ vuoi aggiungere che anche nel fondo non c’è storia?

Sulla corsa me la cavo un pò meglio io perché sono più leggero, sugli sci abbiamo caratteristiche diverse, lui è uno sprinter puro e ha vinto tanto, io me la cavo un po’  in tutto ma ho vinto meno: speriamo insomma di raccogliere ancora qualcosa di importante…

Mondiali 2013 in Val di Fiemme, Olimpiadi di Sochi 2014: con che spirito guarda a questi grandi obbiettivi Fabio Pasini?

Non mi sono mai posto grandi obbiettivi ma ho sempre preferito lavorare con passione e costanza. Ogni stagione è diversa, ma quest’anno ho capito che se tutto va bene posso lottare anche io con i migliori. Per prima cosa devo pensare di qualificarmi, poi darò il massimo per fare un ottimo risultato: sono due appuntamenti importanti, la determinazione c’è! Speriamo bene…Intanto, però, buone corse a tutti!