Prima i tracciati di gara, ora fari puntati sui protagonisti. Già decretati alcuni vincitori, ma ancora in quattro per il titolo maschile. Lo spettacolo di Zelbio, domenica mattina, si potrà vivere anche da casa, con il nostro Live Dal già deciso partiamo, per parlare poi di quanto rimane invece ancora da decretare. Con cinque dei sei titoli italiani 2011 già assegnati ancor prima di partire, a Zelbio qualcuno potrebbe anche ipoteticamente stare a guardare. Ma così di certo non sarà: lo sguardo dei primattori e delle primattrici, infatti, rimane ancora puntato sui titoli di società e – non di meno, se non di più – sui Mondiali di Tirana del prossimo 11 settembre. Con lo stesso certificato di garanzia in tasca, ma con pensieri diversi nell’animo, al via di Zelbio si presenteranno allora la senior Antonella Confortola (Forestale), gli juniores Letizia Titon (Assindustria Padova) e Cesare Maestri (Valchiese) e le promesse Mina El Kannoussi (Atl. Saluzzo) e Luca Cagnati (Caprioli San Vito). L’aver vinto le precedenti prove di Domodossola (sola salita) e San Vito di Cadore (salita e discesa) al riparo tutti e cinque pone da ogni non più praticabile ambizione altrui. Ma il desiderio di fare tripletta o di dare segno di massima efficienza alla vigilia della rassegna iridata, ovviamente, troverà spazio nelle intenzioni di ciascuno. E se quest’ultima pare davvero poter essere la filosofia alla base dell’impegno di Confortola e Titon, differente sarà indubbiamente il sentimento che nel cuore porterà Cesare Maestri, alla prima uscita agonistica dopo la scomparsa del suo tecnico Marco Borsari. Con grande affetto e non meno rispetto, domenica, la corsa in montagna proverà a seguire la sua prova, dolce inno, commosso e riconoscente, verso chi gli ha insegnato ad amare l’atletica e la montagna. Confortola, dunque, tranquilla e serena, ma protagonista annunciata del nuovo grande duello con Valentina Belotti. La bresciana del Runner Team Volpiano pare in crescita decisa, qui ha già vinto nel 2010 e non è un mistero che il suo mirino già sia puntato verso Tirana. Per lei e per i tecnici azzurri, allora, test di efficienza importante, in parte non diverso da quello che attende da quel mix di emergente e ritrovato che nella corsa in montagna in rosa risponde ai nomi di Alice Gaggi (Valgerola) e Monica Gaspari (Caprioli San Vito). Le due forte puntano, infatti, ad un azzurro che i risultati della prove precedenti pure decisamente legittimano. Molto bene, però, dovranno guardarsi da Maria Grazia Roberti (Forestale) e Ornella Ferrara (Bovisio Masciago), che pur forse non troppo favorite dal tracciato di gara sino in fondo proveranno in ogni caso a rimescolare le carte. Una spanna sopra le altre, si è mostrata sinora Letizia Titon tra le juniores. Giocoforza, allora, che per lei l’impegno sui sentieri del Pian del Tivano sia da leggere anche in chiave iridata, laddove la veneta proverà a riscattare un Europeo che un po’ di amaro in bocca le ha lasciato. Dietro l’azzurrina, luci ad illuminare i volti di Silvia Zubani (Valtrompia), Ilaria Dal Magro e Sara Lhansour (Valgerola), ovvero sulle ragazze che, probabilmente, più forte ambiscono alle restanti maglie azzurre. Rimanendo in campo juniores, decisamente più fluida appare la situazione in campo maschile, laddove tra infortuni recenti di alcuni e recuperi di altri, segnali differenti potrebbero anche arrivare. Detto di Maestri, Enrico Lembo (Montemiletto Runners) pare essere elemento di forte garanzia, mentre Marco Barbuscio (Esercito Sport e Giovani) ha dato segnali di decisa crescita, dopo due quinti posti. Infortunatosi a San Vito, laddove ha chiuso terzo, al via tornerà anche Andrea Pelissero (Atl. Susa), così come l’altro azzurrino di Bursa, Giovanni Olocco (Buschese). Con Stefano De Col (Gs Quantin) osservato speciale dopo il quarto posto di San Vito, attese importanti anche su Massimo Farcoz (Pont Saint Martin) e Dylan Titon (Assindustria), entrambi in fase di rientro dopo non dissimili traversie fisiche. Questione di classifiche, non di scarsa cavalleria, dire però che le attese maggiori si concentrino sulla prova dei seniores uomini. Quattro uomini ancora in corsa, tutti i big ancora in gara per la conquista del tricolore. Classifiche parziali alla mano, Martin e Bernard Dematteis (Esercito), Gabriele Abate (Orecchiella Garfagnana) e Marco De Gasperi (Forestale) partono con frecce da pescare nella faletra di ciascuno. Di più forse dicono le tendenze emerse negli ultimi confronti, con in testa la seconda prova di san Vito, dominata dai gemelli cuneesi, che domenica, all’occorrenza, pure potrebbero mettere in pratica ovvio gioco di squadra. Prima del via, Martin può contare su di un primo e di un terzo posto, Bernard su di un un secondo e di un quarto, Abate su di una vittoria e un quinto posto, De Gasperi sui di un secondo e di un terzo. Anche per decidere il podio, molto dipenderà da scarti e migliori piazzamenti. In ogni caso, gran bella vicenda agonistica, che non può che fare bene all’interesse generale sul settore. A spostare di qua o di là l’ago della bilancia, pure potrebbe contribuire Alex Baldaccini (Gs Orobie), quarto degli italiani in terra bellunese, ma anche il rientrante Antonio Toninelli (Valle Brembana), cui la definizione di “mina vagante” pare anche potersi ben abbinare. A caccia di posizioni importanti, anche in ottica azzurra, pure il forestale Emanuele Manzi, così come Andrea Regazzoni e Max Zanaboni delle Valli Bergamasche e il già tricolore under 23 Luca Cagnati (Caprioli San Vito). Senza peraltro dimenticare alcuni degli stranieri tesserati per società italiane già da alcune stagioni capaci anche di primeggiare: due nomi su tutti, quelli del ruandese Jean Baptiste Simukeka (Orecchiella) e del marocchino Abdoullah Bamoussa. Questo il canovaccio, questi alcuni dei possibili, grandi, protagonisti. Per sapere come andrà a finire, seguite la nostra diretta: al solito, proveremo a portare nel vivo della gara anche chi, domenica mattina, non potrà essere là dove la corsa in montagna, tornando nel comasco, celebrerà il suo atto finale in campo nazionale. Paolo Germanetto
Zelbio: atto finale
