Domani alle ore 8 il via. Il meteo: forse una tregua Camignada, superata quota mille partecipanti. Domani alle ore 8 il via. La meteo: forse una tregua. Domani mattina alle ore 8 precise partirà la trentanovesima edizione della Camignada poi Siè Refuge. Le iscrizioni hanno registrato il tutto esaurito tanto che gli organizzatori, il Cai di Auronzo, ha dovuto chiudere anticipatamente le iscrizioni on line, lasciando solo la possibilità di registrarsi passando direttamente alla sede del Club Alpino di Auronzo. Per quanto riguarda i probabili vincitori non c’è stata la conferma da parte di Tita Scalet, primo sul traguardo nel 2010, ma nella lista dei top runners figurano, Manuel Speranza secondo lo scorso anno, Silvano Follador terzo, Ivan Geronazzo e Aron Lazzaro. Questi ultimi due atleti, la passata edizione, si sono classificati rispettivamente settimo e ottavo. Da segnalare Alberto Gerardini, Christian Salvador e Sergio Vallosio come probabili outsider. Nella gara al femminile vedremo correre per la vittoria Daniela Da Forno, seconda lo scorso anno, e Jennifer Senik ultima vincitrice della Transcivetta in coppia con Martina Valmassoi. Ai nastri di partenza anche Monica Penzo, Michela Campigotto e Genny Fratini. Una curiosità da segnalare è la presenza di ben 196 donne iscritte alla Camignada. Il percorso della Camignada è impegnativo sotto il punto di vista dello sforzo fisico, i trenta chilometri con 1319 metri di dislivello positivo non sono da sottovalutare, ma lo spirito non prettamente agonistico della Camignada la rendono fattibile e alla portata di tutti gli appassionati. La fatica non impedirà ai partecipanti di essere ammaliati dalle imponenti pareti delle Tre Cime di Lavaredo, e dall’ospitalità dei Rifugi simbolo di queste montagne. I sei rifugi che s’incontreranno lungo il tracciato sono l’Auronzo, il Lavaredo, il Locatelli, il Pian di Cengia, il Comici e il Carducci. La corsa parte a quota 1752 metri per arrivare nel cuore di Auronzo di Cadore dopo aver toccato oltre alle monumentali Tre Cime di Lavaredo che sovrastano la Val D’Ansiei. Si correrà alle pendici del Paterno e delle pareti Nord della Croda dei Toni. In Forcella Giralba, inizierà la lunga discesa che porta i concorrenti verso il traguardo posto nei pressi del Palaghiaccio di Auronzo. La passata edizione Titta Scalet ha impiegato 2.43.40 per completare il percorso. In campo femminile i tempi sono leggermente più alti; Stefania Satini, non presente domenica mattina, ha fermato il cronometro in 3.25.33. Le previsioni meteo per la giornata di domani, studiate dall’Arpav di Arabba, sono buone con possibilità di maggiori tratti soleggiati rispetto alla giornata di sabato. Il rischio di rovesci interesserà le ore centrali della giornata, quando la maggior parte dei partecipanti avrà tagliato il traguardo. @Il percorso La Camignada poi sié refuge” parte alle 8 davanti al lago di Misurina. Si prosegue verso la strada per le Tre Cime, che si abbandona al casello di pedaggio per deviare sul sentiero 101 che costeggia il Cadin delle Bisse. Al Rifugio Auronzo (2330 m) c’è il primo posto di controllo. Seguendo la carreggiabile si oltrepassa la chiesetta della Madonna delle Crode e si arriva al Rifugio Lavaredo (2344 m), secondo posto di controllo e primo punto di ristoro. Proseguendo per il sentiero 104 si raggiunge Forcella Lavaredo (2454 m) in un quadro meraviglioso di crode, tra cui la stupenda visione delle pareti Nord delle Tre Cime di Lavaredo. Passando poi sotto alle pareti Ovest della Croda Passaporto e del Paterno, in leggera salita si arriva a Forcella Toblin con il Rifugio Locatelli (2405 m), terzo posto di controllo. L’itinerario prosegue a est sul segnavia 101, sotto i ghiaioni che scendono dal Paterno, passando sopra l’Alpe dei Piani, con i bellissimi laghetti omonimi. Il sentiero ora sale ripido fino a raggiungere Forcella di Cengia (2522 m), con il Rifugio Piani di Cengia, quarto posto di controllo. Si scende poi leggermente su una cengia nella roccia scavata dagli Alpini e si attraversa il Passo Fiscalino (2528 m), antico confine politico. Una ripida discesa porta al Rifugio Zsigmondy-Comici (2224 m), secondo posto di ristoro, per poi proseguire sotto il vasto piedistallo ghiaioso della Croda dei Toni. La successiva salita porta a Forcella Giralba (2431 m), dalla quale si scende in breve al Rifugio Carducci (2297 m), sesto posto di controllo e terzo posto di ristoro. Inizia qui la lunga discesa verso Auronzo attraverso la Val Giralba, in fondo alla quale si trova il Pian delle Salere, con l’ultimo posto di controllo. Terminata la discesa, si attraversa la strada statale e ci si immette nella pista ciclabile sterrata che, dopo aver attraversato il fiume Ansiei in località Reane (presso le seggiovie), arriva al lago di Auronzo, e successivamente all’arrivo situato presso lo Stadio del ghiaccio (864 m).