Duecentoventi iscritti alle dieci gare del settore giovanile (un record), oltre trecento alle tre del Grand Prix Strade d’Italia per Amatori e Master, trentatre alla ”non competitiva” per i mini-atleti all’ esordio nella corsa su strada, quaranta alle due spettacolari e seguitissime ”corse delle stelle” con ben otto campioni d’Italia in carica a confronto, duemila spettatori e forse più (per una città di quattromila). Sono i numeri del grande successo della edizione del ventennale de ”Le Miglia di Agordo”, la corsa internazionale su strada nel cuore delle Dolomiti Bellunesi. Ancora una volta è stato uno splendido atleta keniano, William Kiprop, a firmare la ”gara dei campioni” maschile, ma a riportare la bilancia in equilibrio ci ha pensato una ”nuova”, grande azzurra, Nadia Ejjafini, marocchina di origine, italiana per matrimonio, al quarto successo (record storico) nella kermesse agordina con la terza maglia di una Paese diverso (Marocco, Bahrain e adesso Italia). La ”gazzella” africana, dopo quattro chilometri di schermaglie, ha allungato la leggera, silenziosa falcata sulla salita di via Aivata e se n’è andata, scaricando secondi su secondi agli avversari (23”, alla fine dei dieci chilometri sui più immediati inseguitori). Ma alle sue spalle, spettacolare, coinvolgente (il pubblico l’ha seguita con calore e passione), si è aperta una tenzone all’ultima stilla di sudore tra il ruandese Felix Ntirenganya e gli azzurri Ruggero Pertile, il numero 1 della maratona italiana al suo più probante test in vista dei Mondiali di Corea di fine agosto, e la giovane speranza dell’atletica italiana Hamed El Mazoury, 21 anni, fresca medaglia d’argento agli Europei Under 23 sui 10000. I tre ci hanno dato dentro a più non posso, hanno attaccato a turno in salita, si sono rincorsi sul lungo rettilineo d’arrivo e alla fine se la sono giocata negli ultimi trecento metri: Pertile ha mollato, Ntirenganya ha preso la testa e El Mazoury in rimonta, sul filo di lana, l’ha bruciato tra il tripudio della gente. Nadia Ejjafini, al suo primo giorno in maglia del C.S. Esercito, ha dominato la gara femminile, un autentico campionato italiano (a confronto c’erano le campionesse tricolori in carica dei 5000, 10000 e cross, 10000 su strada). Si è messa in testa subito a dettare il ritmo e, dopo un chilometro, ha sganciato uno alla volta i vagoni del suo ”trenino” e ha puntato dritto? al successo con il record italiano della competizione (17’52” contro il 18’04” di Gloria Marconi del 2004). Federica Dal Ri, sostenuta in gara dal marito Gabriele De Nard, ha ceduto per prima, poi è stata la volta di Agnes Tschurtschentaler, seconda l’anno scorso, quindi della bravissima campionessa italiana under 23 di cross, Giovanna Epis e infine del ”monumento” dell’atletica femminile italiana Silvia Weissteiner e della talentuosa rumena Roxana Birca. Bellissimo il finale con la Weissteiner che, staccata di una ventina di metri dalla Birca (sempre seconda per nove decimi di gara), risale progressivamente, risucchia la rumena e la stacca di 3 secondi.