Tre giorni al via. Ad Arco di Trento si corre anche per il Grand Prix WMRA. In allegato elenco ufficioso iscritti con suddivisione delle squadre master A/B che concorreranno al titolo di categoria Non solo questione di cavalleria. Arco di Trento e la sua staffetta, forti le attenzioni spostano sulla prova femminile. Non ce ne vogliano gli uomini, ma tra conferme e pure qualche sorpresa nelle iscrizioni, va infatti a delinearsi una gara in rosa aperta come raramente mai, anche per la presenza di qualche bel nome straniero in grado di vivacizzare ulteriormente la gara. Tre giorni al via, con Arco di Trento e il suo tracciato “sui generis”, che molto offre allo spettacolo, pronti a replicare l’impegno del 2010, quando già si corse per il tricolore. Così sarà anche questa volta, con l’aggiunta però dell’ingresso nel Grand Prix WMRA, che qui dunque celebrerà la sua prima prova. Analisi del pregara che allora giocoforza si divide tra la prova individuale, valida ai fini del circuito mondiale – fede faranno i tempi individuali di ciascun frazionista – e la gara a staffetta, quella che da sempre più gratifica la tradizione antica della disciplina. Spazio allora alle donne, peraltro pure chiamate ad aprire la giornata di gare: la Forestale andrà di certo a caccia di nuovo successo, ma replicare il titolo 2010 sarà però impresa tutt’altro che semplice pur per due icone della specialità come Maria Grazia Roberti e Antonella Confortola. Merito del prestigio messo in campo dalle squadre avversarie, cominciando dal Runner Team Volpiano che insieme all’argento iridato in carica Valentina Belotti schiererà una delle stradiste più in forma dell’intero panorama nazionale, l’alessandrina Valeria Straneo, recentemente scesa sino a 1h13’00” sulla maratonina e a 33’56” sui 10000 metri. Curiosità allora per il suo esordio in montagna, da condividere però con il duo messo in campo da altra formazione raramente palesatesi al via su prati e sentieri. E’ la Corradini Excelsior di Gloria Marconi e Ivana Iozzia, due maratonete e stradiste di grande spessore: già con “canonici” trascorsi montani la prima, al primo vero assaggio la seconda. In tre per il titolo, ma non solo. In alto puntano anche il Roata Chiusani di Cristina Clerico e Romina Cavallera, il Freezone di Angela Serena e Paola Picotti e l’Atletica Vallecamonica di Cristina Scolari – lo scorso anno qui velocissima – e Ilaria Bianchi. Senza dimenticare l’Atletica Trento di Francesca Iachmet e Lorenza Beatrici. Lotta vera e aperta, con la Slovenia di Lucja Krkoc e Aleksandra Fortin nel ruolo di guastafeste venute da oltreconfine. In prima frazione, a livello individuale, pure saranno in gara l’altra slovena Mateja Kosovelj, la ceca Iva Milesova e la britannica Emma Clayton: tutte in grado, insieme all’azzurra Alice Gaggi (Valgerola), di rendere ancor più viva la prima parte di una gara che nel 24’16” della Belotti 2010 pure trova un limite cronometrico contro il quale provare a misurarsi. Copertina alle donne, ma più di qualche riflessione, eccome, la merita anche la prova maschile. Ovvero lo scenario sul quale l’Eritrea, non solo idealmente guidata dal vice-iridato Azerya Teklay Weldemariam, catapulterà ben tre formazioni. Con alcuni reduci dalla maratona del Piceno Fermano di domenica scorsa, in gara ritroveremo anche Shaku Petra Mamu, quarto lo scorso anno ai Mondiali di Kamnik, che non correrà però nella stessa formazione di Weldemariam: si mischiano le carte, più incognite, magari, lungo il percorso…Difficile per tutti fare meglio dell’armata africana, ma detto pure della Slovenia di Kosovelj, Lamovec e Zarnik, spazio alle formazioni di casa, come logico e doveroso che sia trattandosi di Campionato Italiano. Pronostico incerto, quello per il tricolore, tanto più alla luce della quasi certa rinuncia della Forestale campione in carica, costretta a fare i conti con un Marco Rinaldi purtroppo ancora ai box. Senza i biancoverdi qui vincitori nel 2010, sfida apertissima, con Valle Varaita e Valli Bergamasche che, dopo l’avvincente arrivo in volata di Leffe, un poco cambiano l’ordine degli addendi delle rispettive formazioni, senza peraltro alterarne la sostanza. In casa cuneese, Martin Dematteis ad aprire sfidando l’Africa, il gemello Bernard a chiudere, Manuel Solavaggione lì in mezzo per provare a tenere. I bergamaschi a lanciare invece Massimiliano Zanaboni, poi seguito da Andrea Regazzoni e Mauro Lanfranchi. Nella sfida, sino in fondo potrebbero però inserirsi anche Fabio Ruga, Eris Costa e Rolando Piana, ovvero il terzetto de La Recastello Radici Group. Tra le squadre in lotta per il podio anche il Gs Orobie, che ai giovani Alex Baldaccini e Francesco Della Torre affianca la grande esperienza di Davide Milesi. Su di un tracciato atipico, ma in qualche modo pure adatto agli stradisti, attenzioni rivolte anche all’Atletica Gavardo di Alessandro Rambaldini, Tito Tiberti e Rachid Jarmouni. Molto in alto torna a puntare anche il Gs Orecchiella Garfagnana, che schierando però il ruandese Jean Baptiste Simukeka in ultima frazione rinuncia di fatto alla lotta per il tricolore di staffetta. Ma la presenza dell’azzurro Gabriele Abate in prima frazione e quella di Alberto Mosca in seconda, garantisce in ogni caso alla formazione toscana di poter essere sino in fondo protagonista anche per il successo di giornata. Tante gare nella gara, dunque, tutte comunque a concentrare nel centralissimo piazzale Segantini partenze, cambi e arrivi. Cinque chilometri e due frazioni per le donne, sette chilometri e tre frazioni per gli uomini. In corsa per il tricolore anche Master e juniores, con questi ultimi, anche al maschile, al via insieme alle donne. Non molte, purtroppo, le formazioni iscritte tra i più giovani: Atletica Trento e Atletica Saluzzo favorite tra le juniores, i trentini del Valchiese i più accreditati invece al maschile. Paolo Germanetto iscritti-arco
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