Tra gli azzurri, Abate meglio di Toninelli e Bernard Dematteis. Belotti e Gaggi ad accompagnare invece sul podio la maratoneta veneta Il match, questa volta, se lo aggiudica la corsa su strada. Non una novità assoluta in queste lande, ma comunque una notizia da rimarcare quella che, sui tornanti della Maddalena, più degli altri, poche ore fa, hanno contribuito a scrivere Laura Giordano e Abdelhadi Tyar. Una Scalata al solito mai banale quella di Muratello di Nave e che anche in occasione del suo ventennale offre allora responsi ricchi di spunti, sorprese e riflessioni. Meglio gli specialisti della strada o i camosci da sentiero? Eterno dilemma, mai del tutto risolto: qui pure sta il fascino della gara. Di sentieri, alla Maddalena, manco l’ombra, ma pur se vestita d’asfalto, quanta pendenza in quei chilometri centrali… Là, in mezzo al guado, forte sorridono allora il marocchino dell’Hyppodrom ’99 Pontoglio e la maratoneta dell’Atletica Industriali Conegliano. Reduce da gran gara sotto il diluvio di Leffe il primo, al rientro dopo l’argento della Treviso Marathon la seconda. Che la condizione di Tyar fosse “monstre” già dunque lo si sapeva e Abdelahdi anche nel bresciano conferma le sue propensioni per terreni a lui sinora non così usuali. Il 30’45” con cui tutti in fila mette oggi rappresenta il terzo tempo di sempre sui 7800 metri di Nave, con i soli Roberto Antonelli (30’25” – 1999) e Severino Bernardini (30’31” – 2000) a rimanergli davanti in una ideale lista “all time”. Tyar là davanti, ma dietro a vincere il duello tra gli azzurri della corsa in montagna è il piemontese Gabriele Abate, che replica dunque l’argento del 2009. Questa volta corre anche più forte, migliorandosi sino ad un 31’18” di grande spessore pure in termini assoluti. Gli altri azzurri, più di lui, i conti fanno questa volta con una salita che esige, sempre e comunque, una distribuzione dello sforzo non men che perfetta. Lo sprint per il terzo gradino del podio premia il rientrante Antonio Toninelli (Atl. Valle Brembana – 31’43”), con Bernard Dematteis (Valle Varaita) appena dietro in 31’48”. Alle spalle del vincitore del 2009, di una posizione si migliora rispetto allo scorso anno un altro cuneese, quel Massimo Galliano (Roata Chiusani – 31’54”) che di tanto in tanto torna ad assaporare il clima montano: lo stesso che, nel 2000, pure lo vide trionfare in una rassegna continentale. Alle sue spalle, bene anche Hannes Rungger (Amateursportverein – 32’10”), che nel finale scavalca il vincitore della passata edizione. Non è giornata per Martin Dematteis: chiude settimo in 32’18”, ma per lui c’è ancora il tempo di rimettersi in sesto in vista dei prossimi appuntamenti tricolori. Nella top ten odierna, anche un duo dell’Atletica Gavardo: Rachid Jarmouni e Alessandro Rambaldini chiudono praticamente insieme, di poco sotto i 32’30”. A chiuderla, questa bella lista di primi dieci, è Alex Baldaccini (Gs Orobie): il suo 32’38” migliora di molto il suo precedente “personale” e pure gli permette di precedere sul traguardo l’azzurro Tommaso Vaccina (Athletic Terni – 32’43”) e Filippo Ba (Atl. Riccardi – 32’48”). In tre si giocano invece il successo femminile. La condizione di Valentina Belotti non è certo quella del 2010, quando la camuna del Runner Team Volpiano qui sfiorò il record del percorso, fermandosi a soli sei secondi dal 35’53” della Renate Rungger targata 2009. Lei dunque a partire più cauta, Laura Giordano, già seconda nel 2010, e Alice Gaggi, invece, a scappar via. La valtellinese, galvanizzata dal successo di Leffe, veste abito tattico per lei inusuale e un poco paga nel finale, ma l’atteggiamento piace comunque, eccome. Rimasta sola al comando, la Giordano, tricolore di maratona nel 2009, continua a spingere, chiudendo in un 37’26” che di dieci secondi migliora il suo crono della scorsa stagione. Dietro, intanto, risale la Belotti: alla fine, non più di sedici saranno i secondi che la separano dalla vincitrice. La Gaggi è brava a conservare il podio, difendolo a denti stretti da altra esperta maratoneta, la bergamasca Stefania Benedetti (Gav Vertova – 38’23”). Al quinto posto, in 38’43”, ecco invece Romina Cavallera (Roata Chiusani), capace di confermare tutte le sue buone propensioni per i tracciati di sola salita. Alle sue spalle, la ventiquattrenne sarda Eleonora Bazzoni (Running Club Futura – 39’25”) si prende il lusso di precedere Maria Grazia Roberti (Forestale – 39’42”), che questi tornanti ha sempre frequentato senza peraltro mai troppo amarli. Due ex azzurre all’ottavo e nono posto: Monica Morstofolini (Atl. Gavardo – 40’23”) e Maria Cocchetti (Atl. Paratico – 40’53”), con Ilaria Bianchi (Atl. Camonica – 41’02”) a dare ulteriore bel tono alle parti alte della classifica in rosa. Meritevoli di menzione anche i migliori juniores al traguardo, specie perché i due vincitori di categoria a breve ottime chance potranno giocarsi anche in chiave azzurra. Applausi allora per Cesare Maestri (Valchiese) e Silvia Zubani (Atl. Valtrompia). Il primo, bronzo tricolore tra gli allievi nel 2010, chiude venticinquesimo assoluto in 35’31”, la seconda, già azzurra a Kamnik 2010, impiega invece 45’50” per portare a termine fatica pure più lunga di quanto prevederebbe il regolamento nazionale per la categoria. Arrivi serrati anche nella prova riservata ad amatori e Master, come sempre chiamati ad anticipare lo start delle categorie assolute. Al femminile, in 42’21”, Dorina Salvi (Rodengo Saiano) di sette secondi precede Cristiana Bonassi (Arieni Team) e di 2’07” Emanuela Festa (Rebo Gussago). Al maschile, neppure un secondo a dividere invece il vincitore Giuseppe Antonini (Paratico – 34’52”) dal suo compagno di squadra Cristian Badini, mentre sul podio sale anche Gianluigi Contessi (Atl. di Lumezzane – 35’13”). Paolo Germanetto Classifiche complete caricate nell’apposita sezione
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