Ottima prova di Bourifa, primo nella sua categoria, quattordicesimo assoluto in 2h13’45 Se qualcuno pensava che i migliori riscontri primaverili in maratona fossero stati ottenuti domenica scorsa a Londra, si sbagliava. A Londra si era imposto Emmanuel Mutai con un probante 2h04’40”, niente record del mondo ma primato della gara. Al femminle vittoria per Mary Keitany, per lei un sub 2h20′, per la precisione 2h19’19”. La 115^ edizione della maratona di Boston ha invece riservato incredibili riscontri cronometrici nonostante sia conosciuta come una gara difficile, con diversi saliscendi, e la famosa salita “Heartbreak Hill”. Il vincitore Geoffrey Mutai si è imposto con 2h03’02”, con una seconda mezza più veloce della prima. 1h01’58” e 1h01’04” la distribuzione dello sforzo, con parziali sui 5km di 14’11” e 14’13” dal 30° al 40°km! Alle sue spalle, staccato di soli 4 secondi in volata, troviamo Moses Mosop 2h03’06”. Se il terzo posto di Gebregziabher Gebremariam poteva essere preventivato (per lui crono di 2h04’53”); un’altra sorprendente prestazione è del “bianco” americano Ryan Hall, quarto in 2h04’58”. In campo femminile ad imporsi è stata la keniana Caroline che al termine di una unga volata supera l’americana Desire Davila e la connazionale Sharon Cherop. Per le prime tre donne tempi di 2h22’36”-2h22’38”.2h22’42”. Molto positiva la partecipazione di Migidio Bourifa. Il campione italiano di maratona è quattordicesimo in 2h13’45”. Un leggero calo nella parte finale gli ha impedito un tempo migliore, (per lui passaggio alla mezza in 1h06’01”) ma dimostra comunque come a 42 anni sia ancora competitivo, ponendo così una seria candidatura per un posto ai prossimi mondiali di Daegu. Nonostsnte la durezza del percorso, c’è da precisare che probabilmente il “nuovo” record del mondo non potrà essere omologato in quanto non rientra nei parametri minimi richiesti dalla IAAF. La pendenza tra l’avvio del percorso e il traguardo è di circa 3,2 metri per chilometro, mentre il limite per l’omologazione di un eventuale primato è di un metro per chilometro, cioè un massimo di dislivello di 42 metri. La partenza da Hopkinton è infatti situata a circa 125 metri sul livello del mare. L’arrivo, a Boylson Street, è invece a livello del mare. Dovrebbe quindi restare valido il 2h03’59” corso da Haile Gebresilassie nel 2008 a Berlino anche se la Boston Marathon 2011 verrà ricordata a lungo… UOMINI 1. Geoffrey Mutai KEN 2:03:02 2. Moses Mosop KEN 2:03:06 3. Gebregziabher Gebremariam ETH 2:04:53 4. Ryan Hall USA 2:04:58 5. Abreham Cherkos ETH 2:06:13 6. Robert Kiprono Cheruiyot KEN 2:06:43 7. Philip Kimutai Sanga KEN 2:07:10 8. Deressa Chimsa ETH 2:07:39 9. Bekana Daba ETH 2:08:03 10. Juan Carlos R. Cardona, Sr. COL 2:12:17 DONNE 1. Caroline Kilel KEN 2:22:36 2. Desiree Davila USA 2:22:38 3. Sharon Cherop KEN 2:22:42 4. Caroline Rotich KEN 2:24:26 5. Kara Goucher USA 2:24:52 6. Dire Tune ETH 2:25:08 7. Werknesh Kidane ETH 2:26:15 8. Yolanda B. Caballero COL 2:26:17 9. Alice Timbilili KEN 2:26:34 10. Yuliya Ruban UKR 2:27:00 CARROZZINE UOMINI 1. Masazumi Soejima JPN 1:18:50 2. Kurt H. Fearnley AUS 1:18:51 3. Ernst Van Dyk RSA 1:18:51 CARROZZINE DONNE 1. Wakako Tsuchida JPN 1:34:06 2. Shirley S. Reilly USA 1:41:01 3. Christina M. Ripp USA 1:41:02