Piazza d’onore per Ruggero Pertile. Nell’handbike vince Zanardi Comunicato Stampa Milano, 10 aprile 2011 ? Il 27enne keniano Solomon Busendich Naibei (2h10’38”) e la 39enne italiana Marcella Mancini (2h41’24”) hanno vinto l’11^ Milano City Marathon, che si è disputata questa mattina sul veloce percorso da Rho Fiera a Piazza Castello. Busendich ha allungato a 10 km dalla fine, staccando l’attesissimo azzurro, Ruggero Pertile, 2° al traguardo con il tempo di 2h11’22”. Al terzo posto si è piazzato l’altro keniano Daniel Kiprugut Too (2h12’04”). La Mancini ha invece superato a 1 km dalla fine la keniana Monica Wangari Kanyata, che ha dominato la gara per tre quarti del percorso, ma che è crollata nel finale. L’africana è comunque riuscita a chiudere al 2° posto (2h42’56”), davanti all’altra italiana Stefania Benedetti (2h45’20”). Tra gli handbike si è imposto Alex Zanardi (1h09’44”), che ha bruciato in volata l’amico-rivale Vittorio Podestà. La gara è stata condizionata da un grande caldo (27 gradi all’arrivo), che ha rallentato gli atleti soprattutto nelle fasi finali. GARA MASCHILE La gara è stata lanciata su un buon ritmo dalle due lepri keniane Kurgat e Chepkwony: 30’37” il passaggio al 10° km, 1h04’50” a metà gara, 1h32’35” al 30° km. A quel punto davanti sono rimasti in quattro: oltre a Busendich, Pertile e Too, con i primi c’era anche Daniel Limo Kiprop. Al 32° km Busendich ha lanciato un attacco secco, correndo in 2’56” il km successivo: al 35° km il vantaggio era già salito a una quarantina di secondi. Poi si è piazzato su una velocità di crociera che gli ha consentito di trionfare in Piazza Castello. «L’anno scorso era venuto per ”vedere”, quest’anno per vincere ? ha detto alla fine, ricordando l’edizione 2010, quando si era ritirato dopo metà gara ? Ho allungato in quel punto perché mi sono allenato con Pertile in Kenya e sapevo che nel finale era pericoloso. Il caldo? L’ho sentito solo all’inizio, poi mi sono abituato ed è andata bene». Il 27enne, che vive ad Eldoret, è allenato dall’italiano Claudio Berardelli e fa parte della scuderia della Rosa & Associati, ha vinto la sua seconda maratona in carriera, dopo l’esordio ad Amsterdam del 2006, e ha un primato personale di 2h08’41”. Alle sue spalle si è scatenata una vera e propria battaglia per il 2° posto tra Pertile e Too. Al 38° km ha allungato Too, al 39° è arrivato il contrattacco di Pertile, che è riuscito a staccare il rivale proprio all’altezza del ristoro del 40° km e a tagliare il traguardo con la miglior prestazione italiana dell’anno. «Ho cercato di fare una gara da protagonista ? ha spiegato il 36enne padovano dell’Assindustria Sport Padova, allenato da Massimo Magnani ? purtroppo oggi le condizioni erano difficili. Non sono soddisfatto, ma non sarei riuscito a reggere a un cambio di ritmo così secco come quello del vincitore. Ora punto sui Mondiali di Daegu, dove troveremo un caldo e un’umidità peggiori di oggi». Il secondo italiano all’arrivo è stato Domenico Ricatti, 31enne di Barletta che esordiva sulla maratona, 11° in 2h21’48”. GARA FEMMINILE E’ stata la vittoria che ti aspetti, quella della marchigiana Mancini, che a Milano era già stata 2^ nel 2007 e 4^ lo scorso anno. «Milano mi porta bene, è una gara bellissima» ha detto con il sorriso l’atleta del Runners Team 99 di Volpiano, allenata da Luigi Napoletani. Con l’attesa esordiente Emma Quaglia messa ko da un problema fisico delle ultime settimane e ritiratasi dopo 17 km, sembrava che la Wangari avesse la vittoria in pugno: a metà gara (1h14’21”) il suo vantaggio sulla Mancini era di quasi due minuti e mezzo, al 30° km era salito addirittura a 4′. Al 34° km è iniziata la crisi della keniana e il sorpasso è avvenuto proprio di fronte all’Arena. «Quando l’ho vista e ho sentito il pubblico incitarmi ho dato tutto quello che avevo in corpo ? continua la Mancini ? E’ stata una vittoria bellissima, anche se oggi non ho avuto una grande giornata. Il caldo era veramente insopportabile». La Wangari è arrivata stremata e, subito dopo il traguardo, è caduta a terra ed è stata soccorsa dai medici. Raggiante, invece, Stefania Benedetti, atleta 41enne salita sul podio a sorpresa. «Ho fatto come al solito, sono partita tranquilla e poi ho rimontato ? spiega ? Sono felicissima». CLASSIFICA MASCHILE 1. Busendich Naibei Solomon (KEN) 2h10’38” 2. Ruggero Pertile (ITA) 2h11’23” 3. Kiprugut Too Daniel (KEN) 2h12’04” 4. Limo Kiprop Daniel (KEN) 2h13’40” 5. Kimurer Kemboi Joel (KEN) 2h15’48” 6. Kobe Primoz (SLO) 2h16’18” 7. Kosmac Anton (SLO) 2h16’23” 8. Kurgat Nickson (KEN) 2h16’24” 9. El Barhoumi Taoufique (MAR) 2h21’05” 10. Theodorakakos Dimitris (GRE) 2h21’23” CLASSIFICA FEMMINILE 1. Marcella Mancini (ITA) 2h41’24” 2. Monica Wangari Knyata (KEN) 2h4’56” 3. Stefania Benedetti (ITA) 2h45’20” 4. Jesus Gisele Barros (BRA) 2h48’47” 5. Deniz Dimaki(GRE) 2h50’21” 6. Roberta Ferru (ITA) 2h50’40” 7. Paola Felletti (ITA) 2h55’03” 8. Elena Fratus (ITA) 2h56’42” 9. Anna Boschi (ITA) 2h59’19” 10. Gabriela Grigorean (USA) 3h02’14” CLASSIFICA HANDBIKE 1. Alessandro Zanardi (ITA) 1h09’44” 2. Vittorio Podestà (ITA) 1h09’46” 3. Giovanni Achenza (ITA) 1h18’09”