Con un po’ ritardo – ahnoi – una panoramica in salsa montana delle fasi regionali del cross Si va dal successo di Riccardo Sterni ad Udine ai bei secondi posti di Antonio Toninelli ad Arcisate (Va) e Bernard Dematteis ad Ivrea (To). Loro, più di altri, sugli scudi nelle varie sedi deputate ad ospitare, la settimana scorsa, i Campionati Regionali di corsa campestre. In Friuli, vale doppio il successo di Sterni (Marathon Trieste), che nel cross lungo conquista sia il titolo assoluto sia quello delle promesse, precedendo nettamente altro volto noto della corsa in montagna, quello di Filippo Barizza (Brugnera). Da Udine ad Arcisate, in Lombardia, per dare allora soprattutto conto della bella prova di Antonio Toninelli (Valle Brembana), nel cross lungo preceduto dal solo marocchino Rachid Jarmouni (Atl. Gavardo). Con Mauro Lanfranchi (Valli Bergamasche) al sesto posto, a destare impressione è la quinta piazza di Davide Milesi (Gs Orobie), che definire eterno, a questo punto, pare quasi riduttivo. Scorrendo le classifiche, la Recastello Radici Group porta a casa il tredicesimo posto di Fabio Ruga, ma anche il sedicesimo del neo acquisto Rolando Piana. Al femminile, quarto posto di Alice Gaggi (Valgerola) nella gara vinta da Stefania Benedetti (G.A. Vertovese), mentre tra gli allievi continuano le belle prove di Nadir Cavagna (Valle Brembana). Dalla Lombardia al Piemonte, solo sfiorando la Toscana laddove l’azzurro Gabriele Abate (Orecchiella), alle prese con l’influenza, è costretto al ritiro. Ad Ivrea (To), il solo Marouan Razine (Cus Torino) precede, peraltro nel tratto finale, un Bernard Dematteis (Valle Varaita) in continua crescita, mentre al femminile doppietta delle gemelle Facciani (Runner Team), con Romina Cavallera (Roata Chiusani) quarta e Laura Fornelli (Atp Torino) quinta. Veloce sguardo, il nostro, che si conclude in Veneto, a Galliera Veneta (Padova), laddove tra le juniores Letizia Titon (Assindustria Padova) precede nettamente Ilaria Dal Magro (Dolomiti Belluno), azzurrina allieva in montagna nel 2010. Ancora juniores, e ancora Titon, per dire allora anche del quarto posto di Dylan.