Susa (To) 21-22 agosto – La grande classica della corsa in montagna internazionale per la prima volta ad ospitare la finale del Campionato Italiano. Due giorni di gare, con quattro titoli ancora da assegnare Sempre più vicina la Prova Finale del Campionato Italiano Assoluto e Individuale di Società di Corsa in Montagna: mancano ormai soli quindici giorni alle giornate del 21 e 22 agosto in cui si assegneranno gli scudetti tricolori, un evento per la prima volta inserito negli appuntamenti TOP della Federazione di Atletica Leggera. Dopo la seconda prova dispuatata a Trento, sui sentieri del Monte Bondone, è grande l’attesa perché per la prima volta da diversi anni i titoli assoluti non sono ancora stati assegnati. In campo maschile la lotta sarà tutta tra Martin Dematteis della Podistica Valle Varaita, argento agli ultimi Campionati Europei di corsa in montagna e dominatore della prova trentina, e Marco De Gasperi, il pluri-iridato della Forestale, vincitore invece della prima prova tricolore, a Lenna (Bg) lo scorso giugno. Di certo non starà a guardare neppure Bernard Dematteis, terzo incomodo che ha tutte le carte in regola per salire su di un podio per il quale non mancano i pretendi, a cominciare dall’atleta di casa, Gabriele Abate (Orecchiella Garfagnana). In campo femminile, altra sfida a due. Valentina Belotti (Runner Team 99 Volpiano), l’atleta che forse negli ultimi anni ha mostrato la maggiore costanza su alti livelli in campo internazionale, contro Antonella Confortola (Forestale), parte della storia recente di questa specialità. Un duello il loro che ha caratterizzato tutta la stagione in rosa. Lotta aperta anche tra gli junior, mentre la categoria promesse, dopo due prove, con Alex Baldaccini (GS Orobie) ed Erika Forni (GSA Valsesia) ha già trovato i propri campioni. La prova finale del campionato italiano sarà abbinata al 22mo Memorial Partigiani Stellina Valsusa, prima manifestazione mondiale di corsa in montagna a ricevere il patrocinio della IAAF. Una corsa dal sapore storico, legata al ricordo delle gesta dei partigiani valsusini all’epoca guidati dal noto filatelista Giulio Bolaffi, noto come il celebre Comandante Laghi. Un legame tra sport e storia per il quale parole di elogio, nel 2005, spese anche l’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che il suo saluto ufficiale volle mandare ad organizzatori e atleti della ”Stellina” in occasione del 60° anniversario della Liberazione. Come da tradizione, ai piedi del Rocciamelone, la montagna sacra della Valle di Susa, si correrà su tracciati di sola salita coinvolgendo per la prima volta anche i Comuni di Novalesa e Venaus, oltre a quelli di Susa e Mompantero. Sabato 21 agosto, nel pomeriggio, protagoniste saranno le donne e le categorie juniores: per loro partenza da Novalesa, dai cortili della celebre Abbazia benedettina, tra gli angoli e le cappelle più suggestive della quale donne e juniores uomini correranno le prime centinaia di metri di gara, per poi puntare verso i 1500 metri di Bar Cenisio, frazione montana del Comune di Venaus, a due passi dal confine francese posto sul Moncenisio. Stesso arrivo, ma partenza qualche chilometro più oltre, invece, per le juniores donne. Domenica 22 agosto, al mattino, gli uomini prenderanno il via, proprio sotto l’Arco di Augusto, il simbolo più famoso della Susa romana per seguire gran parte del percorso tradizionale dello Stellina, quello che nell’ultimo decennio ha salutato come vincitore al traguardo il campionissimo neozelandese Jonathan Wyatt. Dai monumenti più celebri agli angoli più belli di queste montagne, con gli atleti in corsa per il tricolore ad accarezzare le pagine più intense della storia valsusina: romana, medioevale, moderna e contemporanea. Ancora il Castello della Contessa Adelaide, contiguo all’Arco di Augusto e recentemente ristrutturato, con i suoi cortili sarà la sede dell’ufficio gara, delle premiazioni del sabato e della domenica e di tutti i numerosi eventi collaterali che, con l’appoggio degli enti locali, si stanno ideando. Il cuore sportivo della Valle di Susa e la sua storia vi aspettano. Jonathan Wyatt e Antonio Molinari, buona parte della storia della Stellina