Un errore di percorso in prima frazione per una mancata segnalazione penalizza lo spagnolo Hernandez e Fernaroli Le due formazioni britanniche del Salomon Trail Team vincono rispettivamente la prova maschile e femminile nella gara che oggi, sul Sentiero delle Orobie, ha assegnato il titolo mondiale per team di skyrunning. Argento per i bergamaschi Fabio Bonfanti, Paolo Gotti e Michele Semperboni del GS Altitude e terza piazza per la Valetudo Skyrunning Italia, con Maurizio Fenaroli, Helmut Schiessl e Claudio Cassi. Tra le donne le tre ragazze inglesi del Salomon Trail Team Woman UK hanno respinto l’attacco di Carolina Tiraboschi, Stephanie Jimenez e Rossana Morè del Fly Up Sport Femminile. Bergamo, 4 luglio 2010 – Sventola la Union Jack sulle Prealpi Orobiche. L’hanno piantata i due team inglesi vincitori della quarta edizione dell’Orobie Skyraid, la competizione di skyrunning a staffetta che oggi ha assegnato il titolo mondiale per team con oltre 40 formazioni al via. Dominio britannico nella prova maschile con il Salomon Trail Team che ha schierato in prima frazione Tom Owens, nato 28 anni fa a Londra e poi migrato a Glasgow per completare gli studi in biologia: sua la prima frazione ”sky marathon” di 42 chilometri, nella quale ha approfittato di un leggero errore di percorso degli avversari. Al rifugio Coca l’inglese ha dato il cambio a Ricky Lightfoot, terzo nel ranking mondiale 2009, e di professione vigile del fuoco a Maryport, nella contea di Cumbria: 11 minuti il vantaggio dei britannici sul team GS Altitude con l’esperto Fabio Bonfanti al lancio, mentre la terza posizione se la contendeono Riccardo Faverio del Fly Up Officine Meccaniche e Maurizio Fenaroli della Valetudo Skyrunning. Anche nella seconda frazione, la skyrace di 20 chilometri fino al rifugio Albani, gli inglesi hanno conservato la leadership della gara con una rimonta di Paolo Gotti che portava il distacco a 3’35” dalla squadra in testa alla corsa. Tutto si giocava nella terza e ultima frazione, la skyclimbing attraverso il passo della Porta e arrivo a Donico nei pressi del Passo della Presolana. Il bergamasco Michele Semperboni del GS altitude cercava di chiudere il distacco ma il suddito di sua maestà, Andy Symonds, giungeva sotto lo striscione d’arrivo con il tempo totale di 8:52’59”, e il Salomon Trail Team UK è campione mondiale di skyrunning per squadre. ”La soddisfazione maggiore oltre ad aver vinto la medaglia d’oro è di aver battuto le fortissime squadre italiane ? ha commentato all’arrivo Andy Symonds ? in una organizzazione eccellente e su un percorso molto tecnico ma abbellito da tantissimi tifosi”. A poco più di 5 minuti giungeva Michele Semperboni soddisfatto per aver conquistato un argento importante nel palmares del sodalizio sportivo del GS Altitude. Al terzo posto il Valetudo Skyrunning Team che schierava in seconda frazione il tedesco Helmut Schiessl e il rifinitore Claudio Cassi che ha fermato il cronometro in 9:16’31”. Anche tra le donne il gradino più alto del podio parla inglese: a vincere la prova femminile è Salomon Trail Team Women UK (decimo posto assoluto) con Anna Lupton, Anna Frost e Natalie White, quest’ultima nonostante una caduta nella discesa del monte Visolo con leggera contusione alla schiena, ha proseguito conservando la testa dalla gara e chiudendo con il tempo di 10:57’36”. Alle spalle della formazione inglese la squadra Fly Up Sport Femminile con Carolina Tiraboschi, Stephanie Jemenez e Rossana Morè a 15 minuti dalle vincitrici. Profonda soddisfazione sotto il profilo organizzativo: ”L’Orobie Skyraid si conferma ancora una volta un evento in grado di catalizzare l’attenzione degli amanti della montagna ? commenta Mario Poletti, organizzatore della manifestazione ? e la dimostrazione sono le migliaia di persone lungo il Sentiero delle Orobie che hanno deciso di trascorrere una giornata in montagna e al contempo sostenere i nostri skyrunner”. Tra questi anche personaggi dello sport come gli azzurri dello sci nordico di lunga distanza Bruno Carrara e Sergio Bonaldi, delle due squadre schierate da Fly Up Officine Meccaniche , che hanno portato le rispettive formazioni al quinto e settimo posto assoluto. In gara anche Paolo Valoti, presidente del CAI Bergamo che, grazie alle sue sottosezioni ha schierato oltre 200 volontari lungo il tracciato: ”Un grazie a tutti i soci che hanno permesso la realizzazione di una organizzazione imponente per assistere a questo evento mondiale di sport e festa della montagna” è stato il commento del numero uno del CAI bergamasco non appena tagliato il traguardo. Complimenti al CAI targato BG che ha chiuso al 17esimo posto.
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