La nostra lettura dell’appuntamento continentale, in cui l’Italia torna a caccia di medaglie importanti. Da Sapareva Banya, domenica mattina, la nostra diretta Tutti contro Arslan, Arslan contro tutti. Il poker continentale nel mirino di un piccolo ma fortissimo turco, un tabù da sfatare per gli uomini azzurri. Ecco il tema per la prova maschile di Campionati Europei che per la prima volta sbarcano in Bulgaria. Un’ora di macchina da Sofia, per raggiungere i Monti Rila e Sapareva Banya, località il cui turismo, in forte espansione, ruota attorno alle fonti geotermali. Dodici chilometri di gara, tre giri di tracciato mosso, ma di cui non molto di più si conosce, per scoprire se Ahmet Arslan, dopo Cauterets 2007, Zell am Harmersbach 2008 e Telfes 2009, saprà porre il suo sigillo anche questa volta. Nelle precedenti occasioni, sempre un azzurro, se non due, alle sue spalle. De Gasperi e Gaiardo in Francia, Bernard Dematteis e De Gasperi in Germania, ancora De Gasperi lo scorso anno, in Austria. Venticinque Nazioni, un’ottantina di partenti, in una prova maschile in cui l’Italia giocherà a tre punte: Bernard e Martin Dematteis (Pod. Valle Varaita) a caccia del podio individuale, insieme ad un Marco De Gasperi (Forestale) un po’ acciaccato, ma comunque desideroso di dire la sua sino in fondo. Con loro in gara il piemontese Gabriele Abate (Orecchiella Garfagnana) e con gli azzurri sulla carta favoriti anche e soprattutto per il successo per Nazioni. Liste degli iscritti non ricchissime di altri nomi altisonanti, ma di certo si indirizzano verso il podio le ambizioni del duo francese composto da Raymond Fontaine e Julien Rancon, così come quelle del britannico Adam Osborne o dell’altro turco Abdulkadir Turk. Un giro in meno, otto chilometri e spiccioli per la prova femminile, laddove l’Italia si affida invece soprattutto ad Antonella Confortola (Forestale) e Valentina Belotti (Runners Team Volpiano). La fondista trentina spera soltanto che le discese non siano per lei troppo difficili, perché la sua incedere in salita pare davvero essere tornato quello dei tempi migliori. La bresciana, argento lo scorso anno a Telfes alle spalle della svizzera Martina Strahl, qui assente, proverà a ripetersi, gettando il cuore tra le pieghe di gara in cui salgono molto anche le quotazioni della francese Costance Devillers e della russa Janna Vokueva. Maria Grazie Roberti (Forestale) e Cristina Scolari (Valle Camonica) le altre due, esperte, azzurre, cui il responsabile di settore Raimondo Balicco si affida per replicare il successo in rosa del 2009. Francia, Gran Bretagna e perché no Russia le avversarie cui guardare con maggiore attenzione. Stesso tracciato delle donne, per gli juniores uomini. Italia guidata dal trentino Paolo Ruatti (Atl. Valli di Non e Sole), che potrà contare sull’apporto di altri due corregionali, i recuperati Federico Vaglia (Valchiese) e Andrea De Biasi (Atl. Trento), e del calabrese Marco Barbuscio (Esercito Sport e Giovani). Andare a caccia di favoriti in questo ambito, è un po’ come giocare d’azzardo, ma a gettare qualche soldo su giovani turchi e non più vecchi russi, in fondo pur si rischierebbe di azzeccare qualcosa. Di certo, con curiosità occorre seguire le prove di Dag Somez (Turchia), vincitore qualche giorno fa del Youth Challenge a Sauze d’Oulx, o di Andrey Rusakov, il giovane, tascabile, russo che la stessa rassegna riservata agli under 18 vinse tanto nel 2008 quanto nel 2009. Un giro solo, qualche centinaio di metri in più dei quattro chilometri, per leggere invece la viglia della prova delle juniores. Due azzurrine più esperte, Mabel Tirinzoni (Valchiavenna) – sinora la più pimpante in casa italiana – e Cristina Mondino (Atl. Saluzzo), una terza all’esordio tra le juniores, ma già azzurra tra le allieve, Letizia Titon (Assindustria Padova). I risultati della scorsa settimana in Alta Valle di Susa, una volta in più dicono quanto non sia facile per l’Italia emergere nelle prove giovanili, laddove nelle ultime stagioni spesso e volentieri Turchia, Russia e Gran Bretagna si sono spartite le zone nobili delle classifiche: così potrebbe essere anche questa volta. A dirlo sono i saggi o chi, di tanto in tanto, si diverte ad illudersi di poterne vestire i panni. Domenica mattina le gare, con partenze in ordine inverso rispetto a quello di questa nostra presentazione. Più cavalleresco, lo ammettiamo, il programma orario della nostra tastiera, domenica comunque chiamata a rifarsi, tenendo aperta una finestra con l’Italia attraverso l’ormai consolidata diretta di corsainmontagna.it. Seguiteci allora: gara per gara proveremo a restituirvi un po’ delle emozioni captate tra i laghetti e le sorgenti minerali di Sapareva Banya. Paolo Germanetto Martin Dematteis Telfes 2009 (Foto Marica)