Già questa sera, mercoledì 26 maggio, alle ore 22.20 la sintesi delle gare su Rai Sport Uno Staffette tricolori all’insegna dello spettacolo, quelle viste domenica scorsa ad Arco di Trento. Prima ancora di addentrarci sulla doppietta della Forestale o sulla splendida cavalcata di Martin Dematteis, è lo scenario che ha ospitato la rassegna a meritare le prime righe di quel ”punto”, che soliti siamo tracciare all’indomani degli appuntamenti principali. Meglio potranno dire le immagini che Rai Sport Uno manderà in onda questa sera, mercoledì 26 maggio alle ore 22.20 e, in replica, giovedì 27 maggio alle 13.05, ma suggestivo e insolito davvero il contesto all’interno del quale la corsa in montagna italiana ha emesso i primi verdetti della stagione 2010. Nella patria dell’arrampicata sportiva, è la novità di una corsa in montagna dal sapore fortemente cittadino a guadagnarsi dunque la copertina. Il Monte Colodri e, ancor più, la Rocca del Castello, a lungo rimarranno negli occhi degli appassionati della disciplina. Il passaggio all’interno del Castello, quella scalinata, ne siamo certi, sono immagini capaci di esaltare al meglio la spettacolarità di una corsa in montagna che non va certo snaturata, ma che pure al volo deve saper cogliere occasioni capaci di amplificarne le suggestioni. In questo senso, dunque, vinta per davvero la scommessa di Garda Sport Events, che pure si candida, in futuro, ad ospitare manifestazioni di respiro internazionale. Al di là di quanto emergerà poi dalle richieste che ufficialmente perverranno in sede federale, di certo sin da ora il contesto pure si presta a sperimentare formule nuove: perché non pensare, ad esempio, a qualcosa di simile a quella Gundersen così spettacolare nello sci di fondo, da spalmare magari tra il tardo pomeriggio del sabato e la domenica mattina? Suggestioni e formule nuove, tradizionalissimi, invece, i verdetti emersi sul campo. La Forestale fa doppietta, rispettando appieno i pronostici della vigilia. Un doppio successo che, per un motivo o per l’altro, ai bianco-verdi mancava però da qualche stagione e che, questa volta, matura al termine di due gare in rimonta. Con il cronometro finale a sancire comunque supremazia in entrambi i casi piuttosto netta. Nella prima frazione al femminile, stupisce per davvero una Cristina Scolari (Valle Camonica) che così arrembante la si era sinora forse solo vista in occasione del successo al Trofeo Vanoni 2008. Lei a rendere durissima la vita a Valentina Belotti, alla fine comunque risultata la migliore del lotto a livello individuale. Dietro di loro, lotta generazionale tra Alice Gaggi e Maria Grazia Roberti, con quest’ultima a lanciare un’Antonella Confortola uscita decisamente rinfrancata dalla prova di Arco. Tanto da lasciare decisamente aperti anche spiragli azzurri, un poco chiusisi invece nelle ultime stagioni: merito di frazione convincente, con cinque soli secondi a separarla dal tempo della Belotti, e con i tratti di salita più dura ad esaltare ancora una volta il suo incedere tipicamente ”fondistico”. Confortola a parte, la seconda frazione pure registra le più che dignitose tenute di Ilaria Bianchi (Valle Camonica), e della juniores Gloria Grossi (Runner Team), che argento e bronzo regalano così ai propri sodalizi. Fuochi d’artificio nella prima frazione della prova maschile. Un solo incendiario, Martin Dematteis, partito a tutta e piombato sul traguardo con margine alla fine netto su tutti gli altri protagonisti di giornata. Non solo su quelli chiamati a correre la prima frazione. Tra coloro invece costretti a misurarsi in presa diretta con il trenino della Valle Varaita, vicende opposte vivono Gabriele Abate (Orecchiella) e Marco Rinaldi (Forestale): il primo si issa sino al terzo tempo individuale, il secondo, invece, molto fatica a gestire lo stress emotivo della vigilia, cambiando sì per terzo, ma con quasi 2’30” di distacco. Riportare davanti la Forestale: è il compito che si assume Emanuele Manzi, domenica davvero bravo a gestire al meglio una rimonta che pure gli regala il quinto tempo individuale e possibilità azzurre in ottica europea da giocarsi appieno in quel di Lenna il prossimo 6 di giugno. Seconda frazione maschile che pure regala, soprattutto, la splendida difesa di Danilo Lantermino, pedina chiave per tenere a galla le speranze di podio della Valle Varaita. Da cadetto vinceva il criterium nazionale di cross, da allievo era tra gli azzurrini in montagna: di tempo molto ne è passato, ma carattere e grinta quelli no, non son cambiati? Partito con venticinque secondi di margine su Berny Dematteis, Marco De Gasperi guadagna gradualmente spazio in ultima frazione, togliendo un pochino il piede dall’acceleratore solamente nella discesa finale. Di spingere a tutta, prima ancora smette invece un Bernard, che complice giornata leggermente più difficile di altre, alla fine si gode alla grande passarella d’argento che oro vale per piccola società come quella cuneese. Sul podio finale, ancora una volta, salgono le Valli Bergamasche. Lo scorso anno, a Capracotta, davvero sfiorarono l’impresa, questa volta riemergono strada facendo, con Mauro Lanfranchi in giornata ”ni” in prima frazione, e con Andrea Regazzoni e Massimiliano Zanaboni a distribuire invece al meglio le energie nelle proprie frazioni. I titoli juniores vanno ad Atletica Saluzzo (donne) e ad Atletica Valli di Non e Sole (uomini). Cristina Mondino e Mina El Kannoussi bene si difendono anche in termini assoluti, chiudendo ottave, mentre i trentini Agosti, Valorz e Ruatti nel finale rimontano i giovani della Valle Varaita. Sulla necessità di cambiare formula per gli juniores maschili già si è detto in sede di presentazione. Qui più ci piace, invece, spulciare tra le pieghe delle classifiche e dire così che, alla vigilia della prima prova individuale, Federico Vaglia (Valchiese) ad Arco si guadagna la palma del migliore, chiudendo ventiquattresimo assoluto, con margine netto su altri due trentini, l’azzurro del cross Paolo Ruatti (Valli di Non) e Andrea De Biasi (Atl. Trento). Paolo Germanetto
Arco, le staffette e…il nostro punto
