La scomparsa di Massimiliano Corso: il ricordo del giovane atleta bellunese, nelle parole della sua Atletica Gavardo
L’atletica bresciana, veneta e nazionale piange uno dei suoi più promettenti interpreti: Massimiliano Corso, ventiseienne bellunese di Feltre, tesserato per l’Atletica Gavardo, è scomparso domenica mattina mentre faceva quello che da sempre amava maggiormente: correre. Chissà quante volte, come domenica, Max si è alzato presto per sfruttare una giornata tersa, per allenarsi in quota, tra le Vette Feltrine; chissà quante volte ha intrapreso quel sentiero che, probabilmente a causa dell’abbassamento delle nuvole, è diventato tutto d’un tratto nemico. La nebbia, la scarsa visibilità, un passo falso e la fatale caduta lungo un canalone, nei pressi della
Malga Val di Stua, nel territorio comunale di Mezzano, sul confine trentino. I Carabinieri non sanno ancora definire l’orario del decesso, anche perchè il corpo già privo di vita del podista è stato ritrovato solo nel pomeriggio di domenica, da una coppia di escursionisti del luogo. A spezzare il silenzio, in questo momento di dolore
condiviso, rimane il ricordo dell’amico e collega Tito Tiberti, che lo definisce “un giusto ed un grande sportivo”, e quello della società nella quale militava che lo saluta, per l’ultima volta, così: «Il nostro sodalizio piange la perdita del suo atleta, giovane promessa dell’atletica italiana. Massimiliano Corso poteva rappresentare il futuro della nostra atletica. Vicinissimo alla laurea era un ragazzo da imitare: studio, sport e forti valori umani. Rimarrà sempre dentro di noi e lo ricorderemo sempre. Atletica Gavardo 90».
Paolo Salvadori – Atletica Gavardo 90