Il Messicano Morales e la novità Carrara si impongono nella staffetta orobica. Tra le donne festeggiano Vassalli e Pellissier. A Paolo Gotti ed Emanuela Brizio le prove individuali
Esito positivo per la seconda edizione della Skyrace Tre laghi- Tre rifugi, che da Valbondione, punto estremo della Val Seriana, toccava tre famosi rifugi delle Orobie: il Curò, il Barbellino ed il Coca.
Raddoppiato il numero di partecipanti rispetto alla prima edizione, in cui la formula prevedeva la sola staffetta, mentre in questa edizione è stata data la possibilità agli atleti di partecipare anche individualmente sul tracciato di oltre 30 km con 1700 m di dislivello.
Quarantaquattro staffette al via con riflettori puntati sui forestali Manzi-Rinaldi, nazionali di corsa in montagna ed il duo valdostano Dennis Brunod- Jean Pellissier, specialisti dello sci alpinismo. A livello individuale, con oltre 80 atleti al via, la coppia Valetudo Gotti-Bonfanti godeva delle maggiori quotazioni, con il lecchese Colombo ed il beniamino di casa Semperboni ad impensierirli.
A livello femminile la staffetta da battere era quella formata da Daniela Vassalli e da Gloriana Pellissier, mentre a livello individuale non sembravano esserci, almeno sulla carta, avversarie per l’aquila Valetudo Emanuela Brizio.
In una giornata limpida ed anche abbastanza calda, il via alle ore 9.10, con il serpentone che via via si allungava sul primo tratto di 1,5 km di asfalto dove un esuberante Emanuele Zenucchi imprimeva un ritmo sostenuto. Percorso che poi proseguiva nella vecchia mulattiera, transitando dalla località Malsana, dove Manzi raggiungeva il fuggitivo e si portava in testa, poi attraverso l’irto canalone fino al primo passaggio al rifugio Curò dove giungeva primo, tallonato sia da Zenucchi che da Danilo Bosio, a seguire il messicano Gerardo Morales ed Alex Baldaccini, poi il giovane Luca Re della Valle Camonica ed anche i primi atleti della gara individuale, con Paolo Gotti leggermente avvantaggiato su un gruppetto formato da Paolo Colombo, Fabio Bonfanti e Dino Melzani.
Tratto dal Curò al Rifugio Barbellino, reso insidioso dalla presenza di un manto nevoso che ha penalizzato le prestazioni degli atleti ma che sostanzialmente ha mantenuto immutate le posizioni, con Manzi che dava il cambio al compagno Rinaldi, a breve lo seguivano in scia sia Librizzi della Recastello ed il compagno Lazzarini, più attardato Dennis Brunod, che ricevuto il testimone da Jean Pellissier, partiva fortissimo ma con 1 minuto e cinquanta secondi di distacco dal primo. A livello femminile la prima a transitare al Barbellino era la Brizio, seguita a breve dalla Bonnet e dalla Vassalli, che cambiava con Gloriana Pellissier.
Il forestale Rinaldi a seguito di una prima distorsione, veniva ripreso da Brunod che transitava solitario al passo del Corno dove iniziava l’ultima discesa tecnica che portava prima al rifugio Coca, poi all’arrivo di Valbondione. Qui iniziano i colpi di scena, con il Rinaldi costretto, a causa di una seconda distorsione, al ritiro all’altezza del rifugio Coca, mentre da li a poco Brunod veniva ripreso e superato dalla novità della giornata, Luca Carrara, che in coppia con il messicano Morales vinceva la prova con il miglior tempo di giornata nella frazione di discesa.
Vittoria dunque della coppia inedita Mexico-Italia, al secondo posto i valdostani Dennis Brunod-Jean Pellissier, al terzo Librizzi-Zenucchi. Quarti Danilo Bosio e Andrea Lazzarini, quinti Massimiliano Rocca ed Alex Baldacchini.
Staffetta femminile dominata dal duo Daniela Vassalli – Gloriana Pellissier, poi le due staffette Valetudo con Moré – Tiraboschi al secondo posto e Arrigoni Scotti al terzo.
A livello individuale, la vittoria a livello maschile di Paolo Gotti e quella al femminile di Emanuela Brizio non sono mai state messe in discussione, mentre per il podio maschile si è assistito ad un bel duello tra Bonfanti, Melzani e Colombo con quest’ultimo incappato più di una volta in errori di percorso.
Posto d’onore per Bonfanti , terzo Colombo e quarto Melzani seguito al quinto posto da Rinaldi del Vertova.
A livello femminile dietro la campionessa Emanuela Brizio, giungono la piemontese Daniela Bonnet ed Elisa Pelliccioli che risulterà poi essere anche la vincitrice della prova riservata alle over 50, dove a livello maschile primeggia l’orobico Gian Franco Baldaccini, ottavo assoluto.
Anche un paio di staffette giovanili impegnate sul tratto Valbondione-Curò-Barbellino, con vittoria per il duo Andrea Scanzi-Nicoli Piffari.
Dario Fracassi