Archiviati i tricolori giovanili, tocca ora alle staffette del settore assoluto Un tricolore dietro l’altro. Tra le due prove giovanili – la rassegna individuale di domenica scorsa e le staffette del 31 maggio a Malonno – ecco il momento dei primi importanti ragguagli per il settore assoluto. Dall’Alta Valle Brembana al Molise, da Valtorta a Capracotta. Non è certo breve il passo, ma è passaggio di consegne ideale tra futuro e presente della specialità, filo teso tra il suo cuore più tradizionale e la volontà di allargarne i suoi confini. Sui tricolori di Valtorta torneremo in coda, solo dopo aver provato ad indagare un poco significati ed attese che porta con sè la rassegna forse più sentita dal movimento atletico che corre in montagna. Lo si è detto e scritto più volte, ma davvero quello delle staffette è per la corsa in montagna il tricolore più antico, quello più vicino alla tradizione dello stare sportivamente in montagna. Non è fuori luogo evocare le sensazioni delle cordate sci alpinistiche, le emozioni delle staffette dello sci di fondo. Tanto più se quelle emozioni Capracotta ha più volte vissuto in prima persona. Le Alpi sono lontane, ma lo sci di fondo è davvero di casa nel centro molisano: dalla Coppa Europa a memorabili rassegne tricolori, da queste parti di medagliati olimpici se ne sono visti parecchi. Uno di loro, il finanziere Cristian Zorzi, ci tornerà anche in questo fine settimana, quale ospite d’onore e testimonial tanto delle gare quanto dell’interessante convegno del sabato pomeriggio.
E’ forte l’attesa della comunità molisana per i campioni della corsa in montagna italiana. Attesa unita a curiosità e magari alla voglia di dimostrare d’essere credibile propaggine nel Sud per la disciplina. Proprio come già accaduto per i faticatori muniti di sci stretti ai piedi.
C’è un passato molisano di significato nella corsa in montagna, fatto di tricolori giovanili e qualche maglia azzurra: Marco De Nigris, la stellina Adelina De Soccio, Francesco Ciallella. Ad un altro Ciallella, l’ex siepista azzurro Stefano, è oggi demandato il coordinamento organizzativo di un evento che oltre a ricercare promozione importante per località maggiormente legata al turismo invernale, propulsore potrebbe anche essere per un ritorno agonistico della Regione nella specialità. Ed è questo altro aspetto da non sottovalutare.
Forestale, Orecchiella Garfagnana, Valli Bergamasche, Valle Camonica, Atletica Brugnera, Recastello Radici Group: tutta qui pare essere la lotta al maschile. I favori del pronostico pendono sui biancoverdi guidati dal pluri-iridato Marco De Gasperi, che come di consueto entrerà in gara nell’ultima frazione, per provare a raccogliere la semina di un Marco Rinaldi e di un Emanuele Manzi parsi in palla nelle più recenti uscite. Toccherà invece presumibilmente a Gabriele Abate lanciare le ambizioni dell’Orecchiella: ad Alberto Mosca e Marco Gaiardo il compito di provare sino in fondo a sgambettare gli avversari di sempre. A provarci saranno anche le Valli Bergamasche, con Andrea Regazzoni, Mauro Lanfranchi e Max Zanaboni: loro candidati importanti al podio, così come le altre formazioni citate in precedenza, con la curiosità di scoprire anche individualmente riscontri rilevanti. Nel novero delle favoritissime non l’abbiamo inserita, ma molto si attende pure dalla Valle Varaita, con i gemelli Dematteis sicuri protagonisti delle prime due frazioni. Se poi il rientrante Danilo Lantermino si ricorderà sino in fondo dei tanti allori giovanil, allora, chissà…
Chissà cosa accadrà, pur ci domandiamo, in campo femminile. La forzata rinuncia dell’Atletica Valle Brembana, a causa dei noti problemi fisici della sua stella Elisa Desco, priva la competizione della compagine vincitrice degli ultimi tre tricolori. E riapre decisamente la lotta per il titolo. L’azzurra Cristina Scolari e Ilaria Bianchi (Atl. Valle Camonica) dovranno presumibilmente specie vedersela con l’Atletica Brugnera (favorita se schiererà pure la slovena Kosovelj), ma di molto salgono anche le quotazioni dell’Atletica Trento: per Lorenza Beatrici e Francesca Iachmet quella di Capracotta diventa così carta importante da buttare sul tavolo di una bella e lunga carriera, spesso vissuta in coppia.Tricolore incerto, in ogni caso, quello femminile: dalle liste di iscrizioni definitive, la possibilità di scorgere altre favorite.
Valtorta – Lo si era promesso in apertura. Ritornare sulla rassegna giovanile significa soprattutto soffermarsi sulla conferma della capacità organizzativa di Valerio Oberti e della sua Atletica Alta Valle Brembana: il sole di quest’anno ripaga loro e quest’angolo votato alla disciplina della pioggia torrenziale caduta invece lo scorso anno a Roncobello. Significa poi fissare lo sguardo sui possibili azzurrini per l’incontro internazionale di Osteim (Ger) riservato agli allievi. I convocati usciranno anche dalle staffette di Malonno, ma sin da ora specie gli attesi Marco Barbuscio (Marathon Cosenza), Letizia Titon (Assindustria Pd) e Beatrice Curtabbi (Giò 22 Rivera) paiono aver forniito risposte confortanti.
Ritornare a Valtorta, significa forse però soprattutto provare, come sempre, a giocare con il futuro, immaginando chi tra gli oltre cinquecento ragazzi visti all’opera un giorno potrà ricordare con emozione un appuntamento che sarà stato viatico di qualcosa di più importante…
Paolo Germanetto gara_maschile gara_femminile