Il bellunese e la bresciana tornano a far loro la regina delle corse con racchette da neve. Scenario da favola e 6300 partecipanti

(FOTO Mediaplan)Maria Grazia Roberti e Claudio Cassi. Nomi già inscritti nell’albo d’oro della Ciaspolada e tornati a primeggiare le graduatorie quest’oggi, in occasione della  trentaseiesima edizione di una classica che certo non ha bisogno di presentazioni. Da qui è cominciata l’avventura agonistica di una specialità, quella della corsa con racchette da neve, che nell’ultimo decennio ha contagiato tutto l’arco alpino, valicando i confini italiani e con sconfinamenti di peso anche e soprattutto sulle appendici pirenaiche. Non solo una manifestazione sportiva, ma forse soprattutto un fenomeno di costume, capace di attrarre in Valle di Non anche quest’anno oltre 6000 partecipanti. Premiati da neve in abbondanza e da organizzazione tipica dei grandi eventi.

Dal costume rapido è il ritorno agli aspetti meramente agonistici, per dare meglio conto di quanto anticipato in apertura. E dire della vittoria questa volta netta di Maria Grazia Roberti (Forestale) sulla compagna in azzurro Cristina Scolari (Atl. Valle Camonica), che su queste nevi l’aveva invece preceduta lo scorso anno. Otto chilometri e 30’41" di fatica, per lasciare ad un minuto esatto la Scolari e a 1’39" la rumena Anna Nanu (Gabbi Bologna). La triathleta dai trascorsi montani Ljudmila Di Bert (Gabbi) è quarta a 1’50" e precede la toscana Anna Laura Mugno (Gs Lammari), quinta a 2’46".

Più incerta la prova maschile, con Claudio Cassi (New Sport Life) ad allungare negli ultimi metri sul mezzofondista campano Cristian Gaeta (Esercito) e sull’eterno forestale Davide Milesi. Per Cassi il cronometro si ferma dopo 25’27", cinque secondi prima di quanto non faccia per Gaeta, dodici in meno di quanto accada invece per Milesi. Dal podio non finisce lontano neppure un recente grandissimo della corsa in montagna internazionale, l’inglese Martin Cox, ormai trapiantato in Valle Gardena e oggi quarto a 23" da Cassi. Dietro al modenese Antonio Santi (La Fratellanza), si regala uno splendido sesto posto Davide Pilatti (Valle Camonica), che precede nell’ordine Antonio Molinari (Atl. Trento), Eduard Lahner (Atl. Brugnera) e due maghrebini di buon lignaggio, Jarmouni e Boussehaib. Come ogni anno, anche per qualche nome importante non scatta però il giusto feeling con la neve e con le ciaspole: "anomale appendici" che finiscono così, ad esempio, per relegare in posizioni più anonime Emanuele Manzi (undicesimo), Said Ribaag (quattordicesimo), Migidio Bourifa (ventottesimo) e Jamel Chatbi (trentaquattresimo). Ma in parte è racchiuso anche in questo aspetto il fascino della Ciaspolada.

Paolo Germanetto