La norvegese, quarta ai mondiali di Crans Montana, ancora una volta sotto le 2h30′

La Maratona di Francoforte sarà ricordata per il debutto vincente dell’appena ventenne keniano Robert Kiprono Cheruiyot, subito capace di correre in 2h07’21" e di precedere sul traguardo della maratona tedesca i connazionali Wilson Kigen (2h08’16”) e Stephen Kiogora (2h08’24”). Ma chi segue le vicende della corsa in montagna internazionale può concentrarsi soprattutto sulla prova femminile, vinta dalla beniamina locale Sabrina Mockenhaupt (2h26’22”) davanti alla russa Olesya Nurgalieva (2h27’37”) e all’altra tedesca Melanie Kraus (2h28’20”). Sotto le 2h30′ torna infatti a scendere la norvegese Kirsten Melkevik Otterbu, che con 2h29’40” chiude quinta. La Otterbu, già in gara anche alle Olimpiadi di Pechino, veniva tra l’altro dalla quarta piazza colta nella Coppa del Mondo di corsa in montagna disputata a Crans Montana nel settembre scorso, quando in volata dovette cedere il bronzo all’azzurra Elisa Desco. Prestazione che conferma la possibilità di conciliare al meglio la preparazione in montagna con quella di maratona; una via tecnicamente intrapresa anche dalle nostre migliori esponenti, Renate Rungger ed Elisa Desco, e frettolosamente dichiarata errata da alcuni proprio alla luce delle difficoltà incontrate dalle due azzurre nelle recenti maratone autunnali. Dato il nuovo esempio fruttuoso, l’augurio è che anche Renate ed Elisa  possano realmente cogliere, nell’immediato futuro, i frutti di queste scelte, di cui in ogni caso già può beneficiare l’intero movimento italiano che corre in montagna.

Tornando alla maratona di Francoforte, meritevole infine di menzione la settima piazza dell’azzurra Ornella Ferrara, con un tempo di 2h32’12” che pare non voler tenere conto alcuno delle quaranta primavere già scoccate.