Giornata sfortunata per la campionessa Europea di corsa in montagna. Ci riproverà in primavera

Non ha portato fortuna la maratona di Venezia ad Elisa Desco. Alla seconda esperienza sulla distanza, la ventiseienne cuneese in forza all’Atletica Vallebrembana, è stata costretta al ritiro all’altezza del trentunesimo kilometro. Partita con convinzione, forte del terzo posto dei mondiali di corsa in montagna conquistato a settembre, e della positiva mezza maratona di Monza vinta a suon di personale con 1h12’42”, Elisa è transitata a metà gara nel tempo di 1h16’20” in buone condizioni di forma. Improvvisamente all’altezza del kilometro ventotto, poco prima dell’ingresso del nervoso Parco San Giuliano, è subentrata una crisi che l’ha costretta al definitivo stop dopo due kilometri e mezzo. In quel momento si trovava in quarta posizione in compagnia della keniana Chepkurui, che ha tagliato il traguardo in laguna in terza posizione. Comprensibile il rammarico per l’occasione persa, anche se Elisa, subito confortata dal proprio tecnico Massimo Magnani presente a Venezia, ci riproverà senza dubbio in primavera. Non prima però di una pausa di meritato riposo dopo aver conseguito risultati sorprendenti in una stagione, per lei, da incorniciare.

Per la cronaca, la gara è stata vinta al maschile dal keniano Joseph Lomala in 2h11’07”, sul connazionale Jacob Chesire in 2h11’08" e sull’etiope Kidane Abdi in 2h11’57"  A livello femminile trionfo annunciato per l’ungherese Aniko Kalovics in 2h31’24" sulla keniana Anne Kosgei per la terza volta d’argento a Venezia, in 2h32’21", terza l’altra keniana Florence Chepkurui in 2h35’09".