Sarà la Valcamonica ad ospitare domenica prossima l’ultima prova dei campionati italiani. Desco già campionessa, restano da assegnare altre 3 maglie tricolori

CACCIA AL TESORO IN VALSAVIORE

 

Saranno i quasi 1000 metri di dislivello della Cedegolo-Cevo ad assegnare i titoli Italiani 2008 della corsa in montagna, ma in palio c’è anche molto altro, a partire dalle maglie per i mondiali.

 

La terra camuna della Valsaviore accoglie il circo della Corsa in Montagna, e lo fa nella sua cornice più tradizionale, rispolverando una manifestazione a suo modo storica come la Cedegolo-Cevo, riveduta e corretta per permettere alla gara di andare a toccare tutti i centri della vallata: da Cedegolo, sede di partenza, a Berzo Demo, il centro più popolato, per salire poi ad Andrista, e poi più su, con un primo passaggio a Cevo per rendere omaggio alla Croce del Papa in località Androla, quindi spostarsi verso Saviore, la porta tradizionale per chi inizia l’ascesa all’Adamello, e ritornare quindi verso Cevo, questa volta in località Pineta, il naturale scenario per quella che si immagina sarà sicuramente una grande festa finale. La gara e la manifestazione in sé sarebbero state in ogni caso appuntamento di grande rilievo e meritevoli di una visita, per la bellezza della zona e per la varietà di un percorso studiato con intelligenza per essere spettacolare e visibile in parecchi tratti, il fatto che si arrivi con 3 titoli su 4 da assegnare, tra cui quello Senior Maschile, con alcune maglie azzurre ancora virtualmente senza padrone, rende imperdibile la Cedegolo Cevo 2008.

 

Partimo in senso logico con le gare ed i titoli Junior: ad un anno dall’assolo di Alex Baldaccini e Clara Faustini, che furono campioni già dopo la 2^ prova a Champdepraz, il campionato Italiano 2008 stà ancora cercando i suoi “paggetti regali”. Per molti degli addetti ai lavori è stata la gara di Domodossola a scompaginare previsioni che in realtà avrebbero cittadinanza di tornare d’attualità, se è vero come sembra che sia Xavier Chevrier che proprio Clara Faustini abbiano ancora le chances più verosimili per poter vestire il tricolore sul podio di Cevo domenica pomeriggio, ma per farlo dovranno fare i conti con la pressione dettata dall’incertezza, da un percorso, soprattutto per i ragazzi, molto impegnativo, e naturalmente dalla presenza di avversari che hanno già dimostrato sul campo di poter impensierire quando addirittura non battere i due favoriti. Per la figlia del grande Osvaldo Faustini si tratterà soprattutto di vedersela con la triumplina Sara Bottarelli. Le due azzurrine hanno già dato vita ad una gara entusiasmante in quel di Adrara San Martino, conclusa solo allo sprint, in cui la Faustini ne aveva semplicemente un pizzico di più dopo la massacrante ascesa ai colli di San Fermo. A Cevo questo non  sarà in parte possibile visto che il tracciato della gara Junior Femminile prevede solo uno strappo nella parte centrale, quando dopo parecchio asfalto e sterrato ci si cimenterà nell’ascesa che da Eccia porta a Saviore, percorrendo circa 200 dei 247 metri di dislivello finale previsti per questa prova. Ma da li all’arrivo mancheranno ancora più di 2 kilometri, che dovranno essere corsi su un saliscendi veloce che terminerà con una breve discesa finale per imettersi nella zona del traguardo, ed allora un arrivo in volata potrebbe non favorire la Faustini come ad Adrara ma lasciare magari spazio alla Bottarelli o alla Matli, già trionfatrice a Domodossola ed a Podio anche nella 2^ prova.

Se tra le ragazze chiudiamo il pronostico a tre nomi, tra i pari età maschietti la tenzone su singola gara è a nostro modo di vedere aperta ad un lotto di aspiranti ben nutrito, mentre in chiave titolo italiano solo Leoni, aritmeticamente, può opporsi a Chevrier. Quello di Xavier è infatti il nome che deve essere fatto obbligatoriamente per primo: il Valdostano della G.P. Pont Saint Martin  si stà dimostrando vero capofila delle giovani leve azzurre. Un ottimo europeo, corso all’attacco e mettendo in mostra lampi di una classe che i tecnici più accreditati gli riconoscono sempre più convinti, una 2^ prova, Adrara, vinta in maniera tanto rocambolesca (solo 2” sull’outsider dell’ultim’ora Sterni) quanto convincente ed un 2° posto nella pioggia di Domodossola che, visto alla luce dell’evolversi della stagione, attualmente vale oro. Ma vicino a Xavier la lista dei pretendenti è lunga e motivata: Luca Re prima di tutto…. Il camuno della Legnami Pellegrinelli ha centrato due terzi posti nelle precedenti prove, dando dimostrazione di solidità e soprattuto di completezza tecnica: forte a Domodossola, forte ad Adrara, e vien da dire, forte anche a Zell visto che il suo 9° posto alla rassegna continentale ha avuto un peso specifico terrificante nella medaglia d’argento a squadre degli azzurrini. Da tenere d’occhio il triestino Riccardo Sterni (Marathon U.O.E.I. Trieste), il morbegnese Marco Leoni (C.S.I. Morbegno) vincitore della gara tricolore d’esordio a Domodossola e l’altro valtellinese Emanuele Rampa (C.O. Piateda).  

A questo punto entreranno di scena le Senior Donne, in una passerella festosa che nulla ha da dire per quanto concerne il Titolo tricolore, già saldamente sulle spalle di Elisa Desco, ma che molto potrà regalare in termini di spettacolo e suggestioni. Con il resto del podio tricolore ancora da completare e candidature azzurre che ballano la bagarre è assicurata: Maria Grazia Roberti ha già dimostrato di poter garantire standard elevati di rendimento per tutta la stagione ma dopo la comparsa delle colleghe della Forestale Rungger e Confortola alla 2^ prova, ora alla mamma volante di Puegnago servirà una gara se possibile ancora più concreta per legittimare una maglia per i mondiali. La Confortola non sarà della partita questa volta, mentre la collega Runnger ha nel mirino una maratona autunnale e la sua partecipazione è in forse. Le atlete da seguire con attenzione saranno a questo punto Vittoria Salvini, campionessa in carica uscente e Cristina Scolari, che in una delle sue migliori stagioni in carriera si ritrova a chiudere con la gara più importante in casa propria, visto che è nata e cresciuta proprio in Valsaviore.

Ma lo show naturalmente è atteso da quello che è a buona ragione considerato come il clou dell’evento: la gara senior maschile. I riflettori sono naturalmente puntati sul 6 volte campione del mondo Marco De Gasperi, fresco vincitore nel weekend appena trascorso della Sierre-Zinal, massacracrante gara di 31 km che si disputa sulle alpi svizzere del Cantone Vallese. La caduta nella gara d’apertura ha scombussolato i piani del bormino e regalato a tifosi ed addetti ai lavori una finale senza precedenti. Bernard De Matteis ha sulla racchetta un match-ball che suona come un regalo del cielo ma il campioncino della Valle Varaita ha dimostrato di meritarselo tutto fino in fondo: il miglior tempo individuale al campionato staffette di Povo di Trento e la vittoria nella 1^ prova in Piemonte hanno solo dato il “la” alla stagione della consacrazione per Berny, che alla sua prima maglia azzurra senior ha pensato bene di “fare la gara” dal primo metro andando a sfiorare addirittura il colpo grosso e portando comunque a casa uno degli argenti più belli nella storia recente della nazionale azzurra. Ma la sua candidatura al titolo italiano è maturata soprattutto con la buona difesa offerta nella 2^ prova, quando in un momento di umano e comprensibile calo atletico e su un percorso a lui poco congeniale ha saputo incamerare un 3° posto (4° all’arrivo ma Wyatt non fa classifica nell’individuale) che lo proietta in pole per la vittoria finale. Ma per assaporare il dolce miele della vittoria ci sarà da fare gentile richiesta al campione uscente, “sua solidità” Marco Gaiardo che, al pari di Maria Grazia Roberti nel femminile, continua a confermarsi come campione di razza: 3° posto nella prima prova, 2° posto in volata nella seconda, in mezzo un ottimo 6° posto agli Europei. Dietro ai tre big la schiera dei contendenti è però davvero infinita: in chiave maglia azzurra occhi e riflettori puntati sulla coppia Lele Manzi-Marco Rinaldi (Forestale), oltre che su Gabriele Abate (Orecchiella Garfagnana) che trovando il giusto compromesso nella gestione della gara potrebbe significare un aspirante in più, quantomeno per un podio di gara finale in quel di Cevo. Sempre in chiave gara occhio padroni di casa dell’Atletica Valle Camonica Alessio Rinaldi, Andrea Agostini e il giovane Toninelli e alla truppa dell’Atletica Brugnera Friuli Intagli: Mamleev, Kosovelj, Hannes Rungger, stabilmente dentro i 10 nelle prove precedenti. Palmares e status fanno poi dare un occhio di riguardo ad atleti del calibro di Marco Agostini, Claudio Amati, Davide Milesi, Alberto Mosca, Danilo Bosio o Lucio Fregona, o ai più giovani e volenterosi Mauro Lanfranchi (il sogno azzurro è difficile ma …..) Max Zanaboni, Claudio Cassi ed Eris Costa. Particolarmente attesi a riscattare l’opaca prova di Adrara, Sergio Chiesa (Runner Team 99) e Massimo Galliano (Roata Chiusani), in virtù di un percorso che sembra adattissimo alle loro caratteristiche. Gara tutta da scoprire insomma, con contenuti quanto mai variegati e temi che spaziano dall’affermazione in una cosi classica e bella manifestazione del panorama podistico montano, alla lotta per titolo italiano, all’inseguimento di una delle maglie azzurre per i mondiali del prossimo settembre a Crans-Montana: la caccia all’oro è appena iniziata……

 

Alex Scolari

 

Berny Dematteis ad Adrara (Foto Marica)