Il racconto di Michele Speciale, alla sua prima esperienza di corsa in montagna

 

Si è già scritto e non si celebrerà mai abbastanza la grandissima vittoria di Marco De Gasperi che si è imposto con straordinaria superiorità alla Sierre-Zinal di domenica scorsa. Il bormino, portacolori della Forestale, alla prima esperienza sul selettivo tracciato svizzero ha dominato con sicurezza in tutte le distinte sezioni del percorso che si snodava per 31 km nella valle e sulle creste della val d’Anniviers nel canton vallese svizzero ed ha trionfato con uno stile ed una conduzione di gara pari al suo profilo di campione del mondo.

Sul traguardo di Zinal la gloria di Marco De Gasperi è stata condivisa dalla campionessa ceca Ana Pichrtova che ha altrettanto prevalso nella prova femminile con classe sopraffina ed una condizione atletica che le è valsa anche il record della competizione.

 

Le superbe e vincenti gare dei due campioni del mondo non esauriscono comunque certamente gli argomenti forniti dall’evento sportivo cui abbiamo assistito nel fine settimana scorso. Un’intera valle svizzera e tutto il movimento della corsa in montagna hanno infatti risposto un entusiastico “presente” all’appello della Sierre-Zinal 2008. La trentacinquesima edizione della corsa svizzera è stata celebrata infatti da oltre 2800 partecipanti, di cui un migliaio di atleti che si son dati battaglia sofferta e leale sulle ripide ascensioni nei boschi all’uscita di Sierre, sui sentieri lungo un profilo alpino con vista di ben cinque cime oltre i 4000 metri e giù per le discese rocciose che portavano a Zinal. L’organizzazione, con uno stile sobrio ed al tempo stesso ambizioso sentiva l’importanza dell’evento. Ha convocato all’appuntamento la crema della corsa in montagna mondiale, ha dato lustro alla storia della manifestazione predisponendo suggestive gigantografie degli atleti vincitori delle passate edizioni, dove ben spiccava la figura di Aldo Allegranza che nel 1976 e nel 1983 aveva ottenuto gli ultimi trionfi italiani nella gara ed in Zinal erano state predisposte tavolette dove i più prestigiosi vincitori delle ultime edizioni avrebbero poi lasciato le proprie impronte del piede ad imperitura memoria in una sorta di Sunset boulevard della corsa in montagna.

 

La cittadinanza del canton vallese, che sarà chiamata ad assistere ancora una volta entusiasta in settembre alle gare del campionato del mondo in programma a Crans Montana, ha partecipato con ordine e passione all’intenso programma proposto per il fine settimana, che ha preso il via già venerdì sera con uno spettacolare concerto di Véronique Sanson, una celebrità nel panorama musicale francofono, che ha dato brio e calore ad un folto pubblico locale ed agli atleti invitati dall’organizzazione e giunti a Zinal da Messico, Colombia, Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna e Rep. Ceca e Kenia.

Sabato invece è stato per gli atleti il momento della concentrazione, ma anche dello scambio di opinioni e dei suggerimenti. La presenza di celebrità come il cinque volte vincitore Ricardo Mejia e di protagonisti con alle spalle oltre trenta conclusioni di questa celebre sfida agonistica rendeva il clima pregara particolarmente motivante ed interessante. Ciascuno aveva un’esperienza da portare o un interrogativo da porre. Gli atleti hanno avuto occasione di conoscersi e confrontarsi in un clima di amicizia e concordia, mentre turisti ed appassionati cominciavano a raggiungere le proprie abitazioni in vista dell’evento clou della domenica mattina. Una notte dal cielo terso ed illuminato da stelle come è ben difficile vedere altrove lasciava presagire una splendida giornata che per i millesettecento partecipanti della categoria turisti è cominciata ben presto essendo la partenza prevista a Sierre alle 5 della mattina. La passione non ha incontrato ostacoli e la variegata, simpatica ed ordinata schiera dei “turisti-alpinisti” ha preso le mosse già all’albeggiare dai 533 metri d’altitudine di Sierre verso i crinali alpini che conducono a Zinal, posizionata a 31 km di distanza a 1680 m. s.l.m., con la “cima Coppi” della competizione che i rilevatori indicano a 2425 metri d’altitudine, per un dislivello massimo positivo di ben 1892 metri.

Intanto che l’allegra brigata si incamminava sul percorso, gli atleti più preparati si rifocillavano per la sfida che presto li avrebbe attesi. Alle 9 della mattina pettorali tutti nominali (una bella soddisfazione per quei quasi mille non abituati alle “attenzioni” riservate ai professionisti) facevano bella mostra sulle canottiere di un migliaio di atleti pronti a solcare i sentieri ondulati e spesso ripidi di questa classica della montagna. Allo sparo dello starter Marco De Gasperi, Robert Krupicka (Rep. Ceca), Augusti Roc (Spagna), Helmut Schiessl (Germania), Ricardo Mejia (Messico), Gerd Frick (Italia), Ayer Anay (Svizzera), Jean C. Dupont (Francia – vincitore dell’edizione del 2007) e pochi altri prendevano il largo sul primo chilometro asfaltato prima di una trentina di chilometri tutti off-road. Dietro a questi, con uguale agonismo scalpitavano e faticavano tante altre incorreggibili vittime della passione per la corsa in montagna, pronte a soffrire ed emozionarsi per un “bravò” disciplinatamente gridato dal pubblico con identico entusiasmo ai celebrati leaders così come ai molti sconosciuti giunti fin nel canton vallese per questa festa dello sport.

 

Le storie che si potrebbero raccontare sono certamente almeno 2868, tante quanti coloro che hanno portato a termine la competizione. Per taluni era una prima volta, per altri una tappa immancabile, par altri una sfida con se stessi, per altri un modo di provare qualcosa a qualcun altro, per i più rinomati campioni evidentemente una gara dai contenuti sportivi di assoluto livello. Nessuno è rimasto insoddisfatto. Ciascuno ha scoperto qualcosa di nuovo di sé, degli altri e della montagna che li circondava. Dei VIP resterà meritatamente menzione negli annali della competizione. Di tutti ed in tutti resta il ricordo di un fine settimana che a Zinal non ci si dimenticherà facilmente. Ma nonostante questo gli infaticabili Jean Claude Pont ed Alexandra Jodidio, con la collaborazione delle municipalità della Val d’Anniviers, ricominceranno già da questa settimana a lavorare per organizzare anche l’edizione del 2009 cui ciascuno avrà qualcosa da chiedere, che ciascuno vorrà affrontare con più impegno, più soddisfazione e più entusiasmo e che soprattutto ancora una volta segnerà un’altra prova d’amore per la corsa in montagna.

 

Michele Speciale

Michele Speciale con la figlia Manuela