Per il Portacolori dell’ADM Melavì Ponte nuovo record sul Pitz Bernina

Sondrio – Cima Bernina e ritorno in meno di ventiquattrore? Per i più potrebbe sembrare pura pazzia, eppure c’è chi l’ha già fatto in più di un’occasione. Già detentore della miglior prestazione cronometrica su questa devastante e anche un po’ folle impresa alpinistica, Enrico “Beno” Benedetti è pure riuscito a migliorasi fermando l’orologio sullo stratosferico tempo di 13 ore, 14 minuti e 36”. Partito martedì alle due del mattino da Piazza Garibaldi a Sondrio (307mslm), l’editore della rivista “Le Montagne Divertenti” ha raggiunto la vetta del  Piz Bernina (4.050mlsm) superando ben 3.743 metri di dislivello in meno di 8 ore. Visto che la condizione fisica c’era e quelle meteo pure, perché fermarsi? “Beno” ha fato dietrofront e ritornando sui propri passi ha passato Marco e Rosa, Marinelli, Carate, Musella, Franscia, Lanzada ed è giunto di gran carriera a Sondrio alle 15,14. Niente da eccepire, la sua è stata una performance  di resistenza ineccepibile. «Anni addietro avevo percorso il medesimo itinerario in 21h e 43”, ma sapevo che quel tempo era battibile – ha esordito -. Non che questo non lo sia, ma ora batterlo sarà sicuramente più dura». Fedelmente scortato da amici che lo hanno assistito per gran parte del percorso, questo runner classe ’79 che nelle gare Fidal veste i colori sociali dell’ADM Melavì Ponte ha subito capito di essere in giornata: «A Franscia, dopo circa 22km sono passato in 1h 57’, stavo bene  e le gambe giravano. Lì ho capito che si poteva fare. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare Mario Pagni, Andrea Sem e Simone Della Maddalena che mi hanno assistito e accompagnato per gran parte del percorso. Praticamente sono rimasto solo nel tratto Marco e Rosa – Bernina e in quello Bernina – Marinelli». Non nuovo a simili exploit, lo scorso anno l’alpinista di Montagna in Valtellina aveva concatenato le 17 cime dalla Corna Mara al Pizzo Scalino in 13ore e 30minuti. Maurizio Torri