Ad Adrara San Martino al via tutti i migliori azzurri, con importanti rientri specie al femminile
Di prove tricolori Adrara San Martino e i Colli di San Fermo molte ne hanno salutate in questi ultimi anni. Là dove la bergamasca lascia il posto al bresciano – o viceversa, dipende solo dai punti di vista – si sono spesso decise le sorti dei Campionati Italiani di corsa in montagna. Il Memorial Plebani tocca la sua sedicesima edizione e l’Atletica Paratico è ancora una volta pronta a sobbarcarsi l’onere organizzativo di una rassegna che vivrà l’atto finale con la Cedegolo-Cevo il prossimo 17 agosto. Il tracciato è quello classico: tranne che nel 1999, da queste parti si è sempre corso in sola salita, con percorsi e partenze ovviamente diversi per le quattro prove previste, ma con traguardo per tutti in cima al Colle.
Dopo l’antipasto master (partenze differenziate alle ore 9.00 da Adrara e da San Rocco) saranno gli juniores ad aprire le gare valide per il tricolore: stesso orario per uomini e donne (ore 9.30), con i maschi (7800 mt., 600 mt di disl.) a partire da San Rocco e le femmine (4100 mt., 250 disl.) più in alto, da località Gaiane. Al maschile Marco Leoni (Csi Morbegno) proverà a chiudere il conto dopo la vittoria di Domodossola, ma non sarà facile con Xavier Chevrier (Pont S.Martin) e Luca Re (Legnami Pellegrinelli), rispettivamente sesto e nono agli ultimi Europei. Da seguire anche l’altro azzurrino Luca Cagnati (Caprioli San Vito) e il possibile recupero di Emanuele Rampa (C.O. Piateda). Al femminile le azzurrine Sara Bottarelli (Valtrompia) e Clara Faustini (Ilpra Vigevano) partono favorite, insieme a Giorgia Morano (Atl. Saluzzo), con la presenza della Matli (Caddese), vincitrice a Domodossola, ancora in forse.
Da San Rocco, alle ore 10.00, prenderà il via anche la gara femminile, che, tra indiscrezioni e iscrizioni reali, si preannuncia come una delle più qualificate degli ultimi anni. A sfidare la neo-campionessa europea Elisa Desco (Valle Brembana), più a suo agio su tracciati di salita e discesa, ma in ottima condizione, ci proveranno in molte, a cominciare dalla sua compagna di club Vittoria Salvini, in cerca di riscatto dopo gli Europei. Maria Grazia Roberti capitanerà invece una Forestale che oltre a recuperare le due stelle Rosita Rota Gelpi e Antonella Confortola dovrebbe gettare sul campo di battaglia anche Renate Rungger, fermamente intenzionata a conquistarsi un posto per i Mondiali di Crans Montana. Occhio infine a Cristina Scolari (Valle Camonica), uscita bene dagli Europei, e a Monica Morstofolini (Jaky Tech).
Al maschile, invece, Berny Dematteis (Valle Varaita) proverà a chiudere la partita dopo la vittoria in terra ossolana. L’argento europeo l’ha di colpo proiettato in altra – attesa, per la verità – dimensione agonistica e per la prima volta gli toccherà di partire con i favori del pronostico. Li dividerà però sino in fondo soprattutto con Marco De Gasperi (Forestale) e Marco Gaiardo (Orecchiella), con Gabriele Abate (Otrecchiella), Emanuele Manzi (Forestale), Michael Mamleev (Brugnera) e Mauro Lanfranchi (Valli Bergamasche) più di altri pronti a giocarsi posti da podio o da questo non lontano, dopo 10360 metri e 800 di dislivello. Carte da giocare sul tavolo di Adrara anche quelle di Hannes Rungger, Gerd Frick, Massimiliano Zanaboni e magari anche Antonio Molinari e Marco Rinaldi: ma i pronostici, si sa, son fatti apposta per essere smentiti.