Anche il principe dello skyrunning Kiljan Jornet si è dovuto inchinare al sei volte iridato della corsa in montagna

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Balmaseda – Kolitza – Balmaseda, Marco De Gasperi c’è. Dopo il successo 2007 con record ai danni del messicano Ricardo Mejia, anche l’astro nascente dello skyrunning internazionale Kiljan Jornet Burgada ha dovuto inchinarsi dinnanzi al sei volte iridato della corsa in montagna. Teatro di questa suggestiva sfida i 12km 3 034m della prestigiosa kermesse basca. Sotto una pioggia battente, il primo a mettersi in gioco è il campione europeo e mondiale FSA. Per lui un 53’15” finale, ben lungi dal 51’29” fatto registrare lo scorso anno dal bormino. Giusto il tempo di tagliare il traguardo e a sfidare crono e intemperie ci ha pensato il campionissimo della magnifica Terra. Tra due ali di folla, De Gasperi è partito a tutta: «Ad ogni mille avevo i riferimenti presi nel 2007 – ci ha confidato nel post race -. Pur partendo forte, al 3° km ero sopra di qualche secondo, ma a preoccuparmi era il tratto di maggior pendenza». Già, perché all’altezza del 6°km la strada diventava un’erta e le abbondanti precipitazioni avevano reso il fondo alquanto insidioso: «Nel testa a testa contro Ricardo ero riuscito a correre, mentre sabato proprio non si stava in piedi. Ho quindi preferito camminare per non sprecare energie inutilmente». Toccato il cippo sommitale, il portacolori della Forestale Roma ha provato a recuperare gettandosi “a tutta” in discesa; nemmeno le insidie del fango lo hanno fermato: «Sono scivolato, ma senza alcuna conseguenza». Mettendo le ali ai piedi, il resto della gara è stata una cavalcata trionfale verso l’ennesimo trionfo. Si, perché con il netto successo sull’idolo di casa e  il nuovo primato del percorso – 50’43”- di successo si tratta: «E’incredibile il calore e la passione con i quali i baschi sanno accoglierti – ha continuato nella sua disamina un euforico De Gasperi -. Le condizioni erano pessime, eppure lungo la strada erano assiepate migliaia di persone. Prendere parte a simili manifestazioni è sempre bellissimo». Tirando le somme, il giovane Kiljan Jornet  Burgada sarà anche il big dello skyrunning internazionale, ma da qui a battere un mostro sacro della corsa in montagna come Marco De Gasperi ne passa: «E’ stata una bella gara, ma soprattutto sono contento di aver corso con delle buone sensazioni. In settimana avevo lavorato bene nello stage in altura a Sankt Moritz. Al di là del testa a testa con Kiljan, ho visto che sono riuscito ad esprimermi sui livelli dello scorso anno. La cosa mi ha fatto davvero piacere». Un ottima iniezione di fiducia, dunque, quando mancano solo sette giorni agli europei di specialità: «Mi attende una settimana di scarico. Oggi sarò già in Italia, poi giovedì partirò con il resto della comitiva azzurra alla volta della Germania». Maurizio Torri