Domani col tappone se ne vedranno delle belle. Zenucchi trema, la Nanu tranquilla

Altro temporale nella notte, in Val di Fassa, che non faceva presagire nulla di buono per il mattino, ed invece questa 10.a Traslaval è decisamente baciata dalla fortuna. Cielo azzurro, temperatura frizzante, quello che ci vuole per affrontare una tappa di 10 km che sulla carta non era troppo impegnativa, per non ferire troppo i muscoli in vista del tappone di domani.

Partenza ed arrivo a Campitello, con una salita molto tecnica nel bosco che ha fatto la differenza, ma quella che doveva essere una tappa che traghettava gi oltre 400 atleti all’ultimo appuntamento di domani, è stata invece la prima con “sorpresa”. Combattuta, ma monotona nella classifica, la prima fase della Traslaval aveva esaltato le doti dei due leaders, tre volte primi nelle prime tre tappe, Emanuele Zenucchi e Ana Nanu, bergamasco il primo e qualificato maratoneta, rumena la seconda ed ex nazionale di atletica. Zenucchi ci aveva abituato ad un veloce allungo fin dai primi metri, ma stamattina lungo la pista ciclabile il bergamasco sembrava confondersi con gli inseguitori, sembrava insomma voler controllare la situazione. Davanti a menare le danze si è messo subito Cristiano Di Vico al quale probabilmente è venuto il torcicollo, tanto si è voltato indietro a cercare la figura del leader della Traslaval. Ma Di Vico dal primo chilometro in poi si è messo a tirare come un forsennato, e dietro tutti gli altri ad inseguire. Sulla ripida salita nei boschi di Mazzin, con un paio di caprioli a fare da spettatori, i “camosci” della Traslaval hanno iniziato a sfilacciare il gruppo: Di Vico davanti, ad una ventina di secondi Zenucchi, poi gli uomini di alta classifica come Cantanna, Basoli, Dall’Ara e Corsetti accompagnati da Alessandro Vuerich, il quale ha corso solo la prima tappa e quella di oggi, dunque con le gambe un po’ più fresche.

Zenucchi sembrava davvero tranquillo nel suo incedere, senza il ritmo grintoso dei giorni scorsi, davanti invece Di Vico non ha mollato la presa per un attimo. Alla fine della discesa verso il fondovalle il toscano aveva oltre 30” di vantaggio su Zenucchi e 1’20” su un gruppetto comandato da Vuerich. Quasi tutti in piano gli ultimi due chilometri, ed è stato il momento in cui Zenucchi ha pigiato sull’acceleratore ma Di Vico ha resistito, e solo quando è transitato per primo sotto l’arco d’arrivo ha tirato un sospiro di sollievo, regalando al pubblico un sorriso smagliante, prima di essere “travolto” dalla sua maggiore fan, la moglie. Sono passati solo 17” per salutare Zenucchi, che è andato a complimentarsi col vincitore e solo in quel momento ha confidato di aver patito violenti crampi allo stomaco e fitte al fegato, colpa forse di una torta galeotta mangiata a colazione. Nel finale non ha accelerato solo Zenucchi, ma anche il gruppo degli inseguitori. Negli ultimi metri Vuerich ha approfittato della sua freschezza guadagnando una manciata di secondi su Cantanna, Basoli e Dall’Ara, in pratica i co-protagonisti della Traslaval 2008. Nuova grande prova di Ana Nanu nella gara femminile. Scontato il successo, il riferimento va riportato nell’ordine d’arrivo generale dove si è piazzata 16.a, con un bel gruppone di maschi dietro. Sempre e da sola al comando, la filiforme atleta rumena non trova rivali. La gara vera femminile è quella che si corre alle sue spalle, ed oggi c’è stata la sorpresa, come tra i maschi. Emiliana di nascita, ma altoatesina di adozione, Elena Casaro oggi ha trovato la “birra” giusta per guadagnare il podio. La farmacista di Dobbiaco infatti si è lanciata all’inseguimento della Nanu sorprendendo le più accreditate per il podio. Non ha mai impensierito la leader, ma non ha mai concesso il fianco agli attacchi di chi la seguiva. Così Daniela Vassalli, cresciuta nel finale, si è lanciata all’attacco del podio. Impresa riuscita sul traguardo di Campitello, con la Vassalli terza di tappa e terza nella generale, dove ha fatto un ulteriore passo in avanti ai danni di Laura Ursella, oggi solo quinta, alle spalle della Gorra. La tappa di domani è la più temuta sia per la fatica accumulata, sia per l’interminabile salita del Ciampac. Sono gli ultimi sette chilometri quelli veramente duri: la gara arrancherà lungo la pista da sci qualificata come “nera”. Non serve altro per raccontare a quali fatiche si sottoporranno i …”Traslavalisti”.

Info: www.traslaval.com

 

Classifica 4.a tappa:

 

maschile:

1) Di Vico Cristiano (Atletica Castello) 0.43.59; 2) Zenucchi Emanuele (La Recastello) 0.44.16; 3) Vuerich Alessandro (Tonaltitude) 0.45.03; 4) Cantanna Fabio (Gio 22 Rivera) 0.45.29; 5) Basoli Andrea (Runners Valbossa) 0.45.39; 6) Dall’Ara Michele (Gav Vertova) 0.46.03; 7) Corsetti Davide (Atletica Arce) 0.46.36; 8) Chiera Franco (Cus Torino) 0.46.41; 9) Franceschini Luca (Gs Fraveggio) 0.46.50; 10) Turetta Simone (Atletica 3V) 0.47.22

 

femminile:

1) Nanu Ana (Gabbi) 0.48.59; 2) Casaro Elena (Athletic Club 2000) 0.49.58; 3) Vassalli Daniela (La Recastello) 0.50.37; 4) Gorra Marina (Assindustria Rovigo) 0.50.47; 5) Ursella Laura (Atletica Buja) 0.51.04; 6) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 0.52.51; 7) Parisi Susanna (individuale) 0.53.21; 8) Carrino Maddalena (Podistica Taras) 0.55.11; 9) Morè Rossana (Runners Bergamo) 0.57.01; 10) Vignani Paola (Tranese) 0.57.12

 

 

situazione dopo 4 tappe:

 

maschile: 1) Zenucchi Emanuele (tempo totale 2.51.19); 2) Di Vico Cristiano (2.53.31); 3) Basoli Andrea ( 3.01.30)

 

femminile: 1) Nanu Ana (3.14.17); 2) Ursella Laura (3.22.27); 3) Vassalli Daniela (3.22.41)

 (Foto e Fonte Newspower)