Successo per De Gasperi – Fregona e Baronchelli – Favre

La forma migliore è ancora lontana, ma a Marco De Gasperi  basta essere al 70% per fare la differenza. Lo sanno bene gli avversari che domenica se lo sono visti sfrecciare dinnanzi alla 1ª edizione della “Tre Laghi – Tre Rifugi”, gara orobica  di corsa in montagna a staffetta  vinta dal sei volte ridato bormino in team con il collega Lucio Fregona. Se De Gasperi ha fatto il vuoto sulla prima frazione da 14,3 Km con un dislivello positivo di  1.230m, il bellunese ha poi chiuso i conti  nella seconda parte da 20,1 Km con un dislivello positivo di 450 m e uno negativo di 1.620. Sul medesimo tracciato, ma al femminile, l’hanno invece spuntata le ragazze del Valetudo Skyrunning Pierangela Baronchelli – Corinne Favre. Al via di questa inedita kermesse della Valbondione, vi erano solo  40 coppie, ma alcune di livello eccelso (De Gasperi – Fregona, Cox – Burns, Lanfranchi – Brunod e Semperboni – Bonfanti solo per citarne alcune).  Allo sparo dello start De Gasperi si è messo subito al comando, per poi salutare gli avversari dopo solo 15’. Al rifugio Curò la gara era già scritta: il fuggitivo vantava già un paio di minuti di vantaggio sull’inglese Martin Cox. A seguire sfilavano Mauro Lanfranchi dell’Atletica Valli Bergamasche leffe e il Valetudo Michele Semperboni. «Sapevo che, per vincere,, avrei dovuto dare a Lucio Fregona un piccolo margine –ha ammesso il bormino nel post race -. Dopo un quarto d’ora di gara ho continuato con il mio passo e gli altri si sono progressivamente staccati. Tenere sino alla fine non è stato facile: la condizione è quella che è e nelle gambe non avevo una gara così lunga». Anche nella gara in rosa Pierangela  Baronchelli ha avuto vita facile su Daniela Vassalli Daniela e Paola Mazzucchelli. Dopo il touch, l’espertissimo Lucio Fregona ha tenuto a debita distanza l’inglese Billy Burns e il valdostano Dennis Brunod – quest’ultimo si è aggiudicato un premio per il miglior tempo dalla diga del Barbellino al passo del Corno -. Crono alla mano, il duo della Forestale ha chiuso in 2h36’51”, mettendo in fila il binomio d’oltremanica – a 3’03”- e l’inedita coppia  Brunod  – Lanfranchi a 5’17”.  Ottave assolute sono giunte le prime donne – a 41’21” -. Tirando le somme su quest’uscita bergamasca, giunta a soli sette giorni dal 2° posto di Taipei e a 15 dalla caduta di Domodossola, De Gasperi ha proseguito: «Non  i posso lamentare. I miei diretti avversari erano in un buon momento, mentre io ho ancora ampi margini di miglioramento. Sul finale sono giustamente calato, ma va benissimo così. Ora affronterò uno stage in altura tra Sankt Moritz e Livigno con il preciso intento di guarire ed allenarmi con continuità». Nel mirino vi sono infatti gli europei di metà luglio. Maurizio Torri