Correrò la Valmalenco- Valposchiavo Skyrace
- La due volte vincitrice del Buff Skyrunner World Series, confermando la propria presenza alla kermesse italo –svizzera del prossimo 8 di giugno, ha seriamente ipotecato il primo posto femminile;
- Già vittoriosa nel 2006, Angela Mudge detiene pure il record del tracciato con lo straordinario crono di 3h10’18”.
- Competitiva su diverse tipologie di tracciati e su diverse lunghezze, la campionessa britannica vanta nel proprio palmares pure due titoli iridati nella corsa in montagna: una da senior e l’altro nella categoria master.
Valmalenco – Valposchiavo, sarà la solita parata di stelle. Mentre nella gara maschile si preannuncia lotta serrata tra i top runner attualmente in circolazione, anche al femminile vi sarà una starting list di assoluto valore. Starting list impreziosita dalla presenza della britannica Angela Mudge. Assoluta dominatrice delle due ultime edizioni del Buff Skyrunning World Series, la campionessa britannica detiene pure il record femminile alla Valmalenco – Valposchiavo con il sensazionale crono di 3h10’18”. Ovvio quindi assegnarle i favori dei pronostici. Ma conosciamo meglio questa dottoressa skyrunner: «Ho iniziato a correre a scuola, ma mi sono avvicinata alla corsa in montagna solo a 21 anni, quando ho intrapreso uno studio post laurea a Stirling (Scozia) – ha esordito -. Sono originaria di Devon (Inghilterra) dove non esisteva nessuna realtà sportiva. Ho quindi riscoperto lo sport dopo essermi trasferita. In Scozia sono passata dalla corsa campestre e su pista alla corsa in montagna. Vivo in un paese nelle vicinanze delle Trossachs, quindi ho a disposizione alture fino a 3000 piedi vicino a casa. Mi alleno come tutti gli atleti di endurance, correndo in collina oppure sui sentieri nelle foreste. Esco tutti i giorni, combinando corsa e mountain-bike per un allenamento incrociato». Scialpinismo, maratone, ciaspolate o corse campestri. In inverno gli skyrunner hanno solo l’imbarazzo della scelta. Ci puoi svelare come si prepara Angela Mudge durante la fredda stagione? «L’inverno in Scozia non è troppo rigido. Ciò mi permette di correre in collina per tutto l’anno. Da noi non nevica molto spesso, ma quando capita mi basta evitare le montagne più alte. In inverno partecipo a svariate corse campestri per fare ritmi, tenermi in forma e mantenere alta la motivazione». L’estate è alle porte, i tuoi obbiettivi stagionali? «Intendo partecipare alla Buff® Skyrunner® World Series e alla British Championship Fell Running Series. Dal 2000 in poi non ho mai completato quest’ultimo challenge e siccome le gare del circuito 2008 mi stuzzicano, ho deciso di togliermi questo sfizio». In serbo hai però anche una bella avventura: «Tanto per provare nuove emozioni e per vivere un’esperienza nuova, ho in mente di attraversare i Pirenei in corsa e a piedi». Passiamo alla Valmalenco – Valposchiavo: dopo un anno di assenza, sei attesa con tutti i favori dei pronostici. Sul tracciato italo svizzero detieni un record che ha dell’incredibile. Cosa ti piace di questa gara? «Innanzitutto adoro le gare che si svolgono sull’arco alpino. Inoltre mi piace la varietà di terreno che ripercorre il tracciato della Valmalenco-Valposchiavo. È una gara dura, ma spettacolare. È organizzata molto bene. L’ultima volta ho apprezzato l’intero evento; dal briefing alle premiazioni. Il motivo? Direi perché gli organizzatori hanno passione e sanno mettere a proprio agio gli atleti. Ciò ti fa sempre venir voglia di tornare». Skyrunning e corsa in montagna rappresentano il tuo presente e il passato. Quali sono le caratteristiche di queste due discipline? Pensi di tornare a disputare un mondiale di corsa in montagna che già hai conquistato a Bergen nel 2000? «Lo skyrunning è più simile al tipo di gare alle quali partecipo in Gran Bretagna. Da noi tutte le corse salgono e scendono dalle colline; la maggior parte durano 3 o 4 ore e si svolgono su terreno accidentato. L’unica differenza è che noi non abbiamo la possibilità di competere in alta quota. La corsa in montagna nel continente, invece, è quasi ed esclusivamente corsa in salita. Personalmente amo anche la discesa e trovo peccato terminare la gara in vetta; ecco perchè lo Skyrunning mi si addice di più». Nel tuo futuro, quindi, solo skyrunning? «Non prevedo un mio ritorno ai mondiali di corsa in montagna. Ho deciso di incentrare i miei allenamenti su gare più lunghe. Una prova only up di 50 minuti non sarebbe in linea con ciò che mi piace. Tuttavia se la Scozia dovesse avere una buona nazionale femminile, probabilmente parteciperei per contribuire ad un buon piazzamento della squadra». Tu e la francese Corinne Favre siete diventati le icone al femminile delle gare di Skyrunning. Quali sono le avversarie che maggiormente temi e che proveranno a contenderti la vittoria nella Buff® Skyrunner® World Series quest’anno? «È difficile prevedere quali atlete potranno essere mie contendenti. Il circuito cresce ad ogni edizione e sempre nuove facce si presentano ai nastri di partenza. Perciò non si sa chi otterrà buoni risultati finché le competizioni non avranno inizio».
Maurizio Torri
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