Sotto la pioggia di Roncobello, tricolori giovanili di corsa in montagna dominati dal Veneto. Tra gli allievi si riscatta il Trentino
Si dice che la pioggia porti talvolta fortuna. Sorte migliore meritavano però Valerio Oberti e la sua Atletica Alta Valle Brembana nel giorno in cui i tricolori giovanili individuali di corsa in montagna approdano a Roncobello per suggellare i trent’anni di vita del sodalizio bergamasco. Piove nei giorni precedenti la gara e anche durante Giove Pluvio non perdona, ma non si spegne, nonostante tutto, una festa attesa da mesi e preparata con grande cura, cui aderiscono circa cinquecento giovani promesse provenienti da buona parte d’Italia.
Sullo spettacolare tracciato ricavato su uno degli anelli di fondo più apprezzati della Lombardia, è il Veneto a fare la parte del leone, centrando l’en plein fra i cadetti e portando a casa anche la vittoria tra le allieve, sfoderando nome nuovo per l’atletica che corre in montagna. Con le tradizionali roccaforti piemontesi e lombarde a tenere botta, ma costrette a giocare un poco in difesa, è il Trentino a sorridere maggiormente nella gara forse più attesa e sicuramente più combattuta, quella riservata agli allievi. A metterli tutti in fila ci pensa Paolo Ruatti (Atl. Valli di Non e Sole), già ai vertici nella scorsa stagione e finalmente d’oro sui sentieri bagnati di Roncobello. Il corregionale Andrea De Biasi (Atl. Trento Cmb) cede solo – e di poco – nelle battute finali di una gara che da protagonisti vivono anche Federico Viviani (Marathon Trieste), terzo, e il gioiellino di casa Raffaele Bonzi (Atl.Alta Valle Brembana), rimasto di un soffio giù dal podio.
E’ invece un assolo quello di Letizia Titon (Assindustria Padova) tra le allieve. La patavina regala al suo blasonato sodalizio il primo alloro montano, e lo fa al termine di una gara dominata dall’inizio alla fine. Mabel Tirinzoni (Valchiavenna Liquigas), da par suo, dimostra eccelse doti da discesista e vola a cogliere un argento importante, davanti all’ennesimo prodotto dell’Atl. Valtrompia, Silvia Zubani, che si colora invece di bronzo.
Il Veneto domina anche le prove dei cadetti, valide per l’assegnazione di un Trofeo delle Regioni cui aderiscono soltanto cinque Regioni. Dalle dodici dello scorso anno un bel passo indietro, che dovrà sicuramente essere analizzato a fondo per scoprirne le cause e tornare ad invertire la rotta. Sono Elisa Bortoli, talento della Belluno Atletica, e l’atteso "principino" Mekonen Magoga (Atl. Mogliano) a conquistare i titoli inviduali di categoria. La prima stacca nel finale la lombarda Sara Lhansour (Valgerola), unica infiltrata in una sorta di campionato veneto che regala il bronzo a Sara Gasperetto (Atl. Ponzano) e le immediate posizioni giù dal podio ad altre sue corregionali. Magoga vince invece il previsto duello con "Abdu" Moumen (Santi Nuova Olonio), che con il veneto divide gli allori anche nel cross e su pista. Il trentino Andrea Titta (Valchiese), più staccato, gioisce invece per un terzo posto strappato con grinta. Nella classifica per Regioni, nettissima la vittoria veneta, davanti a Lombardia, Piemonte, Friuli e Toscana.
Combattutte e partecipate anche le prove di contorno, riservate agli esordienti e ai ragazzi. Tra i più piccini, vittorie per Erica Schiavi (Clusone) e Sebastiano Parolini (La Recastello), mentre tra i ragazzi sono Lucia Testa (Atl. Saluzzo) e Yemaneberhan Crippa (Valchiese) a mettere tutti in fila.
Per i titoli di società occorrerà attendere le prove a staffetta, in programma a Gandellino il 1° giugno. A comandare per ora sono Atletica Saluzzo (allieve e cadetti), Marathon Trieste (allievi) e Atletica Comelico (cadette). Dalla rassegna della Valle Seriana usciranno anche i nomi degli azzurrini per il Memorial Marco Germanetto, in programma a Susa il prossimo 22 giugno.