Ad Edimburgo, nei Mondiali di cross, dominio etiope.Tra gli azzurri, bene la Romagnolo
Sesto titolo iridato nel cross per l’etiope Kenenisa Bekele. Sei titoli mondiali per fare meglio di due leggende come i kenioti John Ngugi e Paul Tergat (fermi a quota cinque), in un computo che oltremodo si limita alla sola prova lunga e che non tiene dunque conto dei quattro allori negli anni conquistati dall’etiope nel cross corto. Sui prati di Edimburgo, Bekele vendica la sconfitta patita lo scorso anno dall’eritreo Tadese, che questa volta finisce terzo al traguardo alle spalle anche del keniota Komon. Dominio etiope nella rassegna, con un poker di trionfi nelle quattro gare in programma. Titolo donne a Tirunesh Dibaba, titoli junior a Ibrahim Jeilan (uomini) e Genzebe Dibaba (donne, sorella della vincitrice assoluta). In un contesto divenuto con gli anni praticamente impossibile per qualunque corridore non di pelle nera, brilla parecchio, in casa azzurra, la prestazione della primatista delle siepi Elena Romagnolo, che chiude trentaduesima, quinta delle europee al traguardo.
Per chi da presso segue la corsa in montagna, segnaliamo invece l’ottava piazza tra gli juniores dell’ugandese Geoffrey Kusuro, che ad Ovronnaz 2007 fece suo il titolo juniores, e la diciassettesima piazza dell’inglesina Laura Park tra le pari età femminile.
I risultati degli azzurri. Senior uomini: 59esimo Gianmarco Buttazzo; 71esimo Andrea Lalli; 100esimo Daniele Meucci; rit. Stefano La Rosa. Junior uomini: 69esimo Ahmed El Mazoury. Senior donne: 32esima Elena Romagnolo; rit. Fatna Maraoui. Junior donne: 47esima Veronica Inglese, 50esima Valeria Roffino.