Per il 2008 si ritorna nel circuito mondiale

·      Al via per domenica 8 giugno è attesa l’elite mondiale della specialità;
·      La formula non cambierà con partenza in Italia dalle suggestive sponde ,malenche di Lanzada (So) e bagno di folla nella torcida di Plaza dà Cumùn a Poschiavo (CH);
·      Il comitato organizzatore è già all’opera per garantire al paese un’altra bellissima giornata di sport;
·      Il sabato pre gara i veri protagonisti saranno i bambini italo – svizzeri del Miniorienteering.
 
 
Con la stagione scialpinistica ormai agli sgoccioli, il mondo degli skyrunner è in fermento. Nel mirino di quanti hanno già calzato le scarpette da corsa e cominciato a macinare dislivelli vi è una delle classiche più amate per tipologia di tracciato e accoglienza atleti: la Valmalenco – Valposchiavo. A pochi mesi dalla settima edizione della kermesse transfrontaliera con partenza a Lanzada (Italia) e arrivo nel suggestivo borgo elvetico di Poschiavo (Svizzera), abbiamo scambiato “due battute” con l’ideatore della kermesse e direttore gara Nicolao Lanfranchi.  8 giugno 2008, una data molta attesa dagli skyrunner di tutto il mondo. Dopo la bellissima  edizione 2007 cosa avete in serbo per questa  settima Valmalenco -Valposchiavo? “Dopo l’ottima riuscita dell’edizione 2007, la Federazione internazionale di Sport ad Alta Quota ha voluto fortemente che la Valmalenco-Valposchiavo rientrasse nelle Buff Skyrunner World Series – ha esordito Nicolao Lanfranchi -. In poche parole che fosse una delle 6 gare internazionali prescelte per il Campionato Mondiale di specialità. La prima tappa sarà Spagna, seguita dalla nostra Svizzera, e poi da Andorra, Malaysia, Gran Bretagna, con chiusura in Italia”. Ennesimo attestato di stima quindi per una gara entrata nel cuore di molti appassionati: “Direi proprio di si. Ogni anno in Federazione arrivano sempre moltissime richieste. L’avere spinto perché la nostra fosse ancora prova del World Circuit ci ha fatto molto piacere. Che dire, lo ritengo una sorta di premio per l’ottima collaborazione italo svizzera che ha portato alla realizzazione di questo evento”. La vostra gara è sempre andata crescendo, sino a diventare una delle migliori nel palcoscenico internazionale. Come siete riusciti a toccare simili livelli? “Per quanto riguarda il tracciato abbiamo la fortuna di avere un paesaggio stupendo con un percorso che passa "ai piedi" del massiccio del Bernina. La vera chicca è un’ascesa non troppo dura sulla sponda malenca poi l’arrivo degli atleti abbracciati dalla folla nella pittoresca piazza di Poschiavo. La mia fortuna, come organizzatore, è di avere a che fare con volontari legati al territorio, allo sport e alle nostre montagne. Gente che non ha paura di rimboccarsi le maniche e che è praticamente riuscita ad abbattere le linee di confine tra Italia e Svizzera. Senza l’indispensabile aiuto di queste persone non sarebbe possibile organizzare un simile evento. Il successo crescente della Skyrace è possibile anche alla fiducia reciproca che si è instaurata in questi anni fra il Comitato Organizzatore e gli enti locali patrocinanti e alla collaborazione con importanti sponsor”. Cosa vuol dire per i paesi di Lanzada e Poschiavo avere una gara di caratura mondiale? “Una gara di livello mondiale non porta con se solo i migliori specialisti della disciplina. Per noi e per gli abitanti di Lanzada, oltre ad essere un gran giorno di sport e di festa, è un forte mezzo pubblicitario per dare visibilità alla Valle di Poschiavo e alla Valmalenco. Basti pensare che sia il Cantone Grigione con Grubünden Turismus che la Provincia di Sondrio hanno inserito la gara nei rispettivi calendari dei grandi eventi sportivi”. E i media come vi seguono? “Sia negli anni scorsi che nel 2007 abbiamo avuto più di 40 differenti media (riviste specializzate, giornali, siti internet) dove che hanno seguito la nostra Skyrace. Per quanto riguarda la televisione, l’hanno scorso siamo stati seguiti dalla Redazione sportiva della TSI; per l’italia da Sky Sport TV, RAI Regione e Televaltellina. Per la Spagna dalla TV di  Ocisport”. Sui 30 km della Valmalenco Valposchiavo ogni anno vi sono campioni acclamati e qualche new entry, sarà così anche nel 2008? “Sicuramente si. Amici della Valposchiavo come Ricardo Mejia (vincitore nel 2005) e Helmut Schiessl (vincitore nel 2006) hanno già confermato la loro presenza. Ogni anno cerco di portare a Poschiavo anche qualche volto nuovo del mondo della corsa in alta quota. La nostra manifestazione, infatti, si propone come un ottimo trampolino di lancio per molti atleti che provengono da altre discipline quali la corsa d’orientamento, la corsa in montagna ecc.”. A livello organizzativo quando si parte? “Più che ripartire direi che un evento di tale grandezza non permette mai di fermarsi. In genere appena chiusa un edizione si riparte con l’organizzazione di quella successiva. Fortunatamente i membri del comitato essendo  tutti a loro volta volontari: svolgono la mole di lavoro gratuitamente nel loro tempo libero, la sera o il week-end. Altre gare tipo la Swiss Alpin Marathon di Davos, la Jungfraumarathon nell Oberland Bernese vengono gestite dagli uffici turistici o da ditte specializzate nella gestione di eventi con costi di organizzazione di gran lunga superiori ai nostri”. Lo scorso anno molto successo lo ha avuto pure il miniorienteering, lo riproporrete? “Si, quale evento collaterale della Skyrace, il 7 di giugno avremo una corsa d’orientamento rivolta ai ragazzi. L’hanno scorso hanno partecipato i bimbi delle scuole della Valposchiavo e di Lanzada in Valmalenco.  Quest’anno tenteremo di far conoscere maggiormente la gara anche ai piccoli atleti provenienti dal resto del Canton Grigione e da tutta la Valtellina”. 
 
 
Maurizio Torri
(Ufficio Stampa)
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