Sul gradino più basso del podio la staffetta del Valli Bergamasche Leffe

(Foto S. Sandonini) La vendetta è un piatto che si serve freddo. Lo sa bene la Forestale Roma che a distanza di 17 messi dallo smacco di Malonno ha riscritto le gerarchie in ambito nazionale. Ricucire il tricolore sulle canotte non è però stato cosa semplice. Per farlo serviva la gara perfetta, e così è stato. Un plauso quindi al terzetto composto da Marco Rinaldi, Lele Manzi e Marco De Gasperi. Per loro successo di giornata e primo posto assoluto in 1h28’55”. Medaglia d’argento all’Orecchiella di Garfagnana che, dimostrando un potenziale di caratura internazionale, ha chiuso in 1h29’57” con Alberto Mosca, Gabriele Abate e Marco Gaiardo. Chi si aspettava un’equipe straniera  sul podio si è però dovuto ricredere; saldamente in terza piazza sin dalla prima frazione gli orobici delle Valli Bergamasche Davide Chicco, Maurizio Bonetti e Mauro Lanfranchi hanno dato spettacolo mettendo in fila  Francia, Forestale B e Falchi Lecco. Pronti via e,  sull’ascesa del tempietto, un terzetto guidava i 153 inseguitori. Si è subito capito che Alberto Mosca, Davide Chicco e Marco Rinaldi facevano sul serio. «Salivamo davvero forte – ha confermato il talentuoso bresciano in forze alla Forestale -. Chi ne aveva di più era forse Mosca. Infatti per gran parte della salita è stato al comando». La svolta la si è avuta sulla spianata di Arzo: «Ho colmato quei metri di gap che mi aveva preso, l’ho passato ed ho pure provato ad andare via – ha continuato Rinaldi -. Presa in testa la discesa, mi sono calato a tutta presentandomi per primo in zona cambio». A Lele Manzi il compito di contenere uno specialista dell’up and down come Gabriele Abate: «Avevo un vantaggio davvero risicato, ma ho preferito correre con la testa». In zona tempietto i battistrada erano distanziati di pochissimo: «Pensavo venisse a prendermi, ma poi ho visto che le gambe giravano e mi sono rincuorato». Dimostrando sul campo di essere tornato quel campione che tutti apprezzavano, il lariano ha stretto i denti sino al traguardo: «Ho dato il cambio a Marco con un vantaggio che più o meno equivaleva a quello con il quale ha cambiato pure Rinaldi. In cuor mio sapevo che a lui sarebbe bastato». E così è stato. Il Champion du Monde ha subito inserito il turbo. Anche uno scalatore del calibro di Gaiardo nulla ha potuto contro “Le Roi” della corsa in montagna. Giunto al GPM di Arzo con un gap di circa 30”, in discesa il bormino ha pigiato a tutta. Realizzato che la pratica campionato italiano era chiusa, chiudendo con il miglior tempo di giornata 29’07”. L’ingresso in Morbegno tra due ali di folla è stato il giusto riconoscimento al più grande di sempre. «Ci tenevamo moltissimo a vincere – ci ha raccontato con il cuore in gola -. Questa vittoria la dedichiamo al nostro tecnico Gianbattista Scanzi. Quella di Morbegno è la vittoria di un gruppo affiatato e competitivo. Lele Manzi è finalmente tornato, Marco Rinaldi è il futuro e io non sono ancora sulla via del tramonto. Meglio di così non poteva andare». Secondi al traguardo i campioni 2006, hanno comunque dimostrato di esserci: «Tanto di cappello alla Forestale – è stato il commento del finanziere trentino -. Sono stati davvero bravi. Come bravi siamo pure noi dell’Orecchiella. Non dimentichiamo, infatti, che loro sono dei professionisti, mentre noi corriamo nei ritagli di lavoro». Da Gaiardo pure i complimenti al Csi Morbegno: «Non ero mai stato al Vanoni, è una gara fantastica. Mai vista tanta gente ad una gara di corsa in montagna. Il campionato italiano societario non poteva trovare sede migliore». Tirando le somme, la lunghissima stagione della corsa in montagna si è chiusa nel migliore dei modi. Il campionato italiano non poteva infatti trovare vetrina più suggestiva del Vanoni per premiare le società che maggiormente stanno investendo in questa disciplina. Vuoi per la presenza del campionissimo bormino, vuoi per il 50° della manifestazione, ma  a Morbegno il pubblico non si contava. Dall’inizio alla fine si è corso tra due ali di folla. Podio Vanoni: 1. Rinaldi, Manzi, De Gasperi  1h28’55” (Forestale); 2. Mosca, Abate, Gaiardo 1h29’57” (Orecchiella); 3. Chicco, Bonetti, Lanfranchi 1h31’41” (Valli Bergamasche). Individuali: 1. Marco De Gasperi 29’07”; 2. Marco Rinaldi 29’36”; 3. Alberto Mosca 29’49”; 4. Marco Gaiardo 29’59”; 5. Mauro Lanfranchi 30’05”; 6. Julien Rancon 30’05”; 7. Gabriele Abate 20’09”; 8. Emanuele Manzi 30’12”; 9. Davide Chicco 30’13”; 10. Eris Costa 30’14”.  Maurizio Torri