A due giorni dalla Coppa del Mondo, proviamo a leggere le gare che assegneranno i titoli iridati. Le prospettive e le ambizioni degli azzurri
Sarà in gara per riprendersi lo scettro l’Italia maschile che corre in montagna. Nell’intervista rilasciata al sito della FIDAL alla vigilia dell’appuntamento iridato, non fa troppa pretattica il commissario tecnico Raimondo Balicco. La sconfitta rimediata lo scorso anno in Turchia, la prima dopo ventuno anni di dominio incontrastato, vuole essere subito vendicata, mettendosi alle spalle anche quell’Eritrea che a Bursa costrinse gli azzurri al primo argento della loro storia. Ad Ovronnaz-Saillon, in Svizzera, ad una cinquantina di chilometri dal Passo del Gran San Bernardo, si correrà su percorsi di salita e discesa, storicamente più consoni alle caratteristiche dei nostri specialisti. Riconquistare lo scettro per Nazioni al maschile, salire sul podio in ambito femminile, tenere botta tra gli juniores, là dove la squadra maschile si presenta, almeno sulla carta, più compatta e competitiva di quella femminile. Questi, in sintesi, gli obiettivi con cui la suadra azzurra è approdata questa mattina nel Canton Vallese. Logico pensare, però, che almeno alcuni dei nostri coltivino ben motivate speranze di centrare risultati di spessore anche a livello individuale.
Le liste degli iscritti pubblicate sul sito ufficiale parlano di trentatré Nazioni iscritte, con circa 400 atleti impegnati. A due giorni dall’appuntamento iridato sono però ancora elenchi non definitivi e basta scorrere i nomi degli azzurri – Mauro Lanfranchi è un amico, ma purtroppo non sarà ai Mondiali… – per capire che vadano davvero prese con le molle.
SENIORES MASCHILI – Km. 12 (disl. +933 mt./- 939 mt.) – ore 13.00
E’ sicuramente la gara in cui gli azzurri si giocheranno le carte più importanti sia a livello individuale sia nella classifica per Nazioni. Inutile nascondere che tra i grandi favoriti della vigilia ci sia il valtellinese Marco De Gasperi, già quattro volte iridato su percorsi di salita e discesa. Reduce da un proficuo periodo di allenamento in altura al Sestriere, il portacolori della Forestale sarà probabilmente l’uomo su cui in molti faranno la gara. Ma sui tre giri del percorso svizzero sarà presente, come detto, anche l’Eritrea, per la prima volta al via anche su tracciati non di sola salita. Facile pensare che tutti i componenti della compagine africana possano ambire al podio, così come potrebbero farlo, tanto a livello di squadra quanto a titolo individuale, i giovani turchi capitanati, presumibilmente, dal campione europeo Ahmet Aslan. Le liste no, ma le voci più disparate invece sì, annunciano che al via ci sarà anche l’iridato in carica Rolando Ortiz, il colombiano che pare la fotocopia del compianto Marco Pantani. Da lui si dovran guardare in molti, anche se rimangono un’incognita le sue propensioni per la discesa. Sarà invece ad Ovronnaz solamente nelle vesti di spettatore il neozelandese Jonathan Wyatt, ma questo lo si sapeva da tempo.
A candidarsi per il podio, magari insieme alla mina vagante Moses Aliwa (Uganda), saranno però anche altri azzurri. Su tutti, il neo tricolore Marco Gaiardo, che da tempo, ormai, ha dimostrato di correre forte anche sui percorsi misti. E le ultime notizie lo danno davvero in forma "mondiale", stato che pare attraversare anche il suo compagno di squadra Gabriele Abate, che nel 2005, a Wellington, fu medaglia d’argento. In quella occasione il bronzo finì sul petto di Davide Chicco, che sabato andrà a caccia di un posto fra i migliori dieci, obiettivo alla portata anche delle “matricole” Andrea Regazzoni e Marco Rinaldi, che su un percorso a tratti molto pedalabile potrebbero far valere le loro doti di stradisti di vaglia.
SENIORES FEMMINILI – km. 8 (disl. +622/-626) – ore 12.00
Arriva direttamente da Osaka la favorita della prova femminile. Dai 3000 siepi e dalla calura giapponese ai sentieri e al fresco del Vallese, il passo è breve per l’iridata in carica Andrea Mayr. L’austriaca dalla corsa esteticamente sgraziata, ma a conti fatti assai redditizia, dovrà vedersela specie con la ceca Anna Pichrtova e l’idolo di casa Martina Strachl, argento nel 2006. Ma dal novero delle favorite, impossibile escludere anche sua maestà” L’Eternité” Isabelle Guillot (Fra) e la già due volte iridata Melissa Moon (Nze). L’Italia, dal canto suo, proverà a sfidare Repubblica Ceca, Francia e Stati Uniti per la conquista del titolo, affidandosi soprattutto alla campionessa italiana Vittoria Salvini, che nelle ultime settimane ha però dovuto fare i conti con una fastidiosissima bronchite. I tecnici azzurri segnalano in grande spolvero Elisa Desco, che davvero bene potrebbe fare su un percorso che pare adatto alle caratteristiche sue, così come a quelle della forestale bresciana Maria Grazia Roberti. Quarta azzurra al via sarà Monica Morstofolini, all’ultimo vincitrice del ballottaggio con Rosita Rota Gelpi.
JUNIORES MASCHILI – km. 8 (disl. +622/-626) – ore 11.00
Chissà se l’erede designato di Ricardino Mejia questa volta ce la farà a vincere la sua personale battaglia contro l’Africa che avanza e contro gli eredi dell’Impero Ottomano. Secondo a Sauze d’Oulx 2004 e a Wellington 2005, terzo a Bursa lo scorso anno, il messicano Juan Carlos Carera proverà dunque ancora una volta a sfidare il quartetto eritreo e l’armata turca, questa volta guidata da quel Muslu che quarto fu lo scorso anno. In un contesto che negli ultimi anni si è fatto sempre più arduo per chi prima dettava legge, l’Italia si presenta con una compagine assai compatta. Il tricolore in carica Alex Baldaccini, settimo agli Europei di Cauterets nel luglio scorso, sarà in gara insieme al compagno di squadra Richard Tiraboschi, all’ex triatleta bellunese Andrea Tabacchi e al camuno Valerio Bendotti. Un quartetto che punta al podio per Nazioni, obiettivo a cui fortemente aspira anche la Germania dei fratelli Manuel e René Stockert.
JUNIORES FEMMINILE – km. 4 (disl. +311/-313) – ore 10.00
Clara Faustini, Giorgia Morano e Anneke Malpaga. Raimondo Balicco si affida ad una figlia d’arte lombarda, ad una piemontese e ad una trentina. Ma il loro compito, occorre essere sinceri, non si preannuncia semplice. Le ultime edizioni iridate non sono state felicissime per le giovanissime azzurre, anche se lo scorso anno il miglior piazzamento in assoluto venne proprio da una juniores. L’augurio è che anche loro possano sfiorare il podio come nel 2006 fece la valtellinese Alice Gaggi, ma, almeno alla vigilia, le favorite vanno cercate presso altre Nazioni. Se la Slovenia metterà in campo sia Lucjia Krkoc sia Mateja Kosovelj durissima sarà per tutte le altre puntare alla vittoria. Ivi comprese la tedesca Kerstin Straud e l’inglesina Anna Bateson, argento e bronzo a luglio in sede continentale.
IL SITO WMRA – In fondo ci spiace terminare questa presentazione con una stoccata alla WMRA, la federazione che governa la corsa in montagna a livello mondiale. Ma ci pare davvero assurdo che, a poche ore dal Mondiale, sul sito della WMRA non ci sia traccia dell’evento. Un po’ come se sul sito della IAAF non si fossero trovate notizie dei Campionati Mondiali di Osaka…Se un sito web vuol essere la vetrina di un movimento, siamo davvero messi male!
La scorsa settimana, ad Interlaken, si è svolto il Campionato Mondiale lunghe distanze: ad oggi, sul sito della WMRA, non ve ne è traccia, nemmeno per quanto concerne le classifiche. Speriamo che gli organizzatori di Ovronnaz possano essere più fortunati.
Scrivesse anche in aramaico antico, alla WMRA urge davvero un addetto stampa.
Paolo Germanetto