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Paolo Gotti, il bergamasco campione del Mondo degli skyrunner, ha festeggiato il suo trentesimo compleanno vincendo il Trofeo Kima. Tagliato il nastro di partenza ha dichiarato: “Non posso che essere contento, vincere una gara così importante il giorno del mio compleanno non me lo aspettavo proprio. Anche se ridotto è stato un bellissimo percorso, e sono molto soddisfatto, forse avrei fatto bene anche sul tracciato lungo, mi sentivo molto motivato.”  Ha praticamente corso da sola la francese, veterana della gara, Corinne Favre: “Vengo sempre fuori sui tempi lunghi, ma la gara di oggi mi ha permesso di andare più veloce e tenere un ritmo molto serrato. Per me è sempre una bella avventura di montagna, anche se è la quinta volta che la faccio e la terza che vinco.” Questi i commenti a caldo dei vincitori della tredicesima edizione del Trofeo Kima che si è svolta su un percorso modificato, reso noto solo ieri sera.  “Al passo del Cameraccio, del Camerozzo e alla bocchetta Roma la presenza della neve non garantiva la sicurezza degli atleti. – con queste parole il direttore di gara Fabio Meraldi, vincitore nel ’95 della prima edizione del Kima e guida alpina, ha commentato la decisione di modificare il percorso della gara, aggiungendo: “In alcuni punti, nei passaggi sulle cenge soprattutto, si è formato del ghiaccio che il sole non è riuscito a sciogliere. Negli ultimi giorni avevamo monitorato il percorso e predisposto delle alternative. Il tracciato di oggi è stato solo più breve, ma non meno tecnico e garantiva lo svolgimento della gara nella massima sicurezza.” Non ci sono stati i massacranti 48 km previsti, ma bensì 25.5 una lunghezza da mezza maratona, per un dislivello di 1850 m totali. Un Kima più breve, ma non certamente meno entusiasmante, tanto che si progetta di riservare questo itinerario a tutti gli aspiranti Skyrunner delle future edizioni.  La partenza si è svolta alle 9 del mattino, per permettere agli atleti di godere di temperature più calde durante i passaggi in quota. La giornata è stata fra le più terse dell’estate e ha consentito a un maggior numero di spettatori di raggiungere i punti chiave dei passaggi e delle soste per incitare i loro beniamini.  Il nastro di partenza è stato tagliato, come sempre, da Filorera, ma per la prima volta uomini e donne sono partiti assieme, per quest’ultime è stata prevista un’ora in più per completare la gara. Dopo aver percorso la Valmasino, agli atleti è toccata la faticosa salita al rifugio Gianetti (10 km, 1700 m) da dove hanno ripreso il tracciato classico del sentiero Roma. Valicato il passo di Barbacan (2570 m), sono giunti al rifugio Omnio, da dove è iniziata la discesa lungo il percorso tradizionale con il passaggio ai Bagni Vecchi di Masino e rientro a Filorera. “Avessimo avuto un giorno in più avremmo potuto fare la gara toccando tre rifugi – dichiara Marino Giacometti presidente della FSA e del Comitato organizzatore del Kima – la morfologia della Valmasino è tale che la neve si scioglie in fretta. Non dobbiamo dimenticare che ci troviamo nel regno del granito, su queste montagne sono state scritte alcune fra le pagine più importanti della storia dell’alpinismo.” Hanno vinto i campionissimi della specialità, Gotti era terzo già al passaggio intermedio della Gianetti, raggiunta in 1.33’.00”, ma ha recuperato moltissimo nella discesa coprendo tutto il percorso in 3:00’54” decisamente un ottimo tempo, la Favre ha distanziato tutte le concorrenti completando la gara in 3:41’27”. Mario Poletti vincitore di tante edizioni del kima, è arrivato solo sesto. Ma sono state tante le rivelazioni e le novità di questa edizione e il Kima si è confermato, ancora una volta, una delle gare più dure e tecniche degli skyrunner. Spenti i riflettori, puntati sul podio, da questa sera Ilde Marchetti, l’infaticabile promotrice della manifestazione, il Comitato organizzatore e la folta schiera di volontari, senza i quali il Kima non si potrebbe realizzare, stanno già lavorando alla quattordicesima edizione.

Classifica maschile:

1 – Paolo Gotti 3:00’54” – nato il 26/08/1977 di Bergamo

2 – Melzani Dino 3:01’22” – nato il 14/02/1971 di Bagolino (Brescia)

3 – Sancassani Franco 3:01’52” – nato il 12/04/1974 di Bellagio (Como)

Classifica femminile

1 – Favre Corinne 3:41’27” – nata il 15/12/1970 di Chambery Francia

2 – Boifava Federica 3:55’54” – nata il 25/05/ 1981 di Vicenza

3 – Rigoni Sara 4:02’22” – nata il 18/01/1980 di Trento

Paolo Gotti, gareggia per la Valetudo Skyrunning Italia, si è confermato Campione del Mondo della categoria skyrunner a squadre sul percorso Orobie skyrider, appena quindici gironi fa. Ha cominciato a corre solo nel 2002, dopo un passato da calciatore, ma ha sempre coltivato la passione per la montagna. Lo scorso anno è arrivato secondo al Campionato italiano e ha vinto il rally della Val Tartano. Alterna un lavoro sedentario, è impiegato a Bergamo, alla passione per la corsa. Si allena circa 2 ore al giorno soprattutto in inverno, durante l’estate pensa esclusivamente alle gare.

Corinne Favre “Oggi ero ancora stanca e ho risentito di un problema alla caviglia che mi si è presentato durante l’ultima gara alla Becca di Nona, nei pressi di Pila sopra Aosta, dove sono arrivata seconda dietro a Gloriana Pellissier.”  X FOTO