I campioni, fra problemi di salute e infortuni vari si apprestano a iniziare la stagione.

Ricardo Mejia (Mex):
 
Il piccolo corridore messicano è già in buona forma, nonostante lamenti qualche problema allo stomaco a causa di una indigestione. Durante quest’inverno ha privilegiato allenamenti lunghi in altura nei pressi di Tuluca, in Messico (a circa 2900 mt di quota), fino a spingersi a quote più elevate 3700mt di quota, di Paso Còrtes. Per lui solo 2 gare “test” in questa stagione, una su strada di 12 km vicino a Città del Messico, e l’altra una vera e propria “Skyrunning” sul “Nevado de Tuluca”, competizione di circa 4 ore di salita-discesa (quota massima raggiunta in questa gara i 4400 mt di quota dell’omonimo vulcano) che gli ha lasciato ottime sensazioni. Obbiettivi: arrivare in Europa per prendere parte alla Valmalenco – Valposchiavo  Skyrace del prossimo 11 giugno, gara a cui tiene in modo particolare per averla già vinta e della quale detiene il record del tracciato con 2h34’.
 
Robert Krupicka (Cec):
 
Ancora problemi per il ventinovenne della Repubblica Ceca. Saltata tutta la stagione 2006 a causa di una forma virale contratta con tutta probabilità in Nigeria  alla “Obudu Ranch Mountain Race” nel novembre 2005, Robert continua ancora ad accusare fatica e in questo primo scorcio di stagione 2007 ha già subito sei attacchi influenzali. In questo periodo si sta sottoponendo a controlli medici da parte del medico sportivo dello Sparta Praga calcio. Il processo di completa guarigione sembra lungo, e l’atleta sta procedendo per gradi anche se un anno di inattività e lo stato di debolezza lo inducono a pensare che forse questa sarà la sua ultima stagione agonistica, specie se non dovesse riprendersi al meglio. Nel frattempo lavora come massaggiatore, allenatore ed istruttore di nordic walking. Obbiettivi: le corse in montagna più importanti dell’estate: Grossglockner (Aut) e le selezioni della Ceckia per i Campionati Europei in Francia.
 

Julièn Rancon (Fra):

 

Buone notizie invece dal giovane atleta francese, il quale ha iniziato la nuova stagione esordendo in una gara “Trail” in Francia di 33 Kilometri a inizio marzo. La sua scelta di partecipare a questo tipo di competizioni di lunga distanza, è dettata sia dalla buona visibilità mediatica di cui gode il mondo delle competizioni “Trail”, sia dallo scarso interesse che l’attuale federazione francese di atletica dedica alla corsa in montagna. Julièn infatti si dice preoccupato della situazione in cui versa la corsa in montagna transalpina, anche alla luce della poca efficienza del nuovo team manager. Nonostante ciò il ventiseienne di Lione si è aggiudicato il 7 aprile la prima vera corsa in montagna stagionale, palesando una ottima condizione fisica. Nella prova di coppa di Francia a Satillieu (Massif Central, 12km 780+/160-) Rancon ha vinto con il nuovo record della gara in 49’20”, davanti a Nicolas Pasquion 51’44”, con Georges Burrier terzo in 52’20’, Bouziane Kais quarto in 52’26’, ed Emmanuel Meyssat quinto in 52’34”. Poi a seguire, 6° Phillipe Ch’arasse (1° master) 53’02, 7° Edouard Burrier 54’19”, 8° Ivan Bizet 54’34”, 9° Jean-Christophe Dupont 54’59”. Nella gara femminile invece si è imposta Michèle Leservoisier in 1h00’45”, davanti all’intramontabile Isabelle Guillot 1h02’46 e a Valérie Galland 1h04’13”. Il suo prossimo importante appuntamento sarà il 17 maggio con la Gran Ballon Race a Willer sur Thur (Fra). Obbiettivi: esordire con le skyrace alla Valmalenco – Valposchiavo dell’11 giugno, in occasione del 1° campionato d’Europa di Skyrunning.

 

Anna Pichrtova (Cec):

 

Dopo il brutto incidente stradale occorsole sulle dissestate strade nigeriane, durante il trasferimento dall’aeroporto di Calabar a Obudu Ranch, luogo nel quale lo scorso novembre si è disputata la corsa in montagna più ricca del mondo, la bionda ceka ha ricominciato da poco a correre. Le complicazioni dovute alle fratture scomposte rimediate nello scontro, l’hanno obbligata a sottoporsi ad un ulteriore operazione all’ospedale di Praga, dopo quella a cui si era sottoposta d’urgenza in Nigeria. Per lei sette ossa rotte, tra cui braccio destro, spalla, clavicola. Il gomito è rimasto dislocato per diverso tempo subendo altresì un grave danneggiamento dovuto alla calcificazione dei capi ossei che ne compongono l’articolazione. Ora il braccio destro non potrà probabilmente più piegarlo in maniera efficiente, con l’ulteriore conseguenza di aver dovuto modificare anche il proprio stile di corsa. Anna è tornata agli allenamenti e per lei si prospetta una maratona primaverile, utile per raggiungere il limite per i mondiali di atletica di Osaka in Giappone. Non da escludere comunque un suo rientro per l’estate nelle corse in montagna, magari per difendere in Francia il suo titolo di campionessa europea vinto nella sua Repubblica Ceca lo scorso anno.

 

Jonathan Wyatt (NZL):
 
Fine di stagione 2006 veramente sfortunato per il campionissimo neozelandese, rimasto vittima di un incidente sciistico sulle nevi austriache di Leutasch, lo scorso 29 dicembre. Per lui una lesione ai legamenti del ginocchio che ne ha consigliato l’operazione avvenuta  poche ore dopo all’ospedale di Bludenz (Aut) ad opera di un famoso chirurgo. Collaterale mediale e legamento crociato posteriore sono stati così ricostruiti, e dopo poco tempo Jono ha potuto iniziare la riabilitazione sotto la supervisione di un fisioterapista in Val Pusteria. A fine febbraio l’atleta 35enne è tornato in Nuova Zelanda e oltre alla fisioterapia ha potuto iniziare a inserire uscite in MTB. Ora la situazione è notevolmente migliorata tanto che a fine maggio, al suo rientro in Italia, lo vedremo con molta probabilità ad Imperia, al via del Giro a Tappe della Liguria per il quale ha già dato la propria disponibilità agli organizzatori.

Anna Pichrtova (Rep. Ceka) Ricardo Mejia, sulla locandina del circuito Buff Skyrunning series