I campioni, fra problemi di salute e infortuni vari si apprestano a iniziare la stagione.
Julièn Rancon (Fra):
Buone notizie invece dal giovane atleta francese, il quale ha iniziato la nuova stagione esordendo in una gara “Trail” in Francia di 33 Kilometri a inizio marzo. La sua scelta di partecipare a questo tipo di competizioni di lunga distanza, è dettata sia dalla buona visibilità mediatica di cui gode il mondo delle competizioni “Trail”, sia dallo scarso interesse che l’attuale federazione francese di atletica dedica alla corsa in montagna. Julièn infatti si dice preoccupato della situazione in cui versa la corsa in montagna transalpina, anche alla luce della poca efficienza del nuovo team manager. Nonostante ciò il ventiseienne di Lione si è aggiudicato il 7 aprile la prima vera corsa in montagna stagionale, palesando una ottima condizione fisica. Nella prova di coppa di Francia a Satillieu (Massif Central, 12km 780+/160-) Rancon ha vinto con il nuovo record della gara in 49’20”, davanti a Nicolas Pasquion 51’44”, con Georges Burrier terzo in 52’20’, Bouziane Kais quarto in 52’26’, ed Emmanuel Meyssat quinto in 52’34”. Poi a seguire, 6° Phillipe Ch’arasse (1° master) 53’02, 7° Edouard Burrier 54’19”, 8° Ivan Bizet 54’34”, 9° Jean-Christophe Dupont 54’59”. Nella gara femminile invece si è imposta Michèle Leservoisier in 1h00’45”, davanti all’intramontabile Isabelle Guillot 1h02’46 e a Valérie Galland 1h04’13”. Il suo prossimo importante appuntamento sarà il 17 maggio con la Gran Ballon Race a Willer sur Thur (Fra). Obbiettivi: esordire con le skyrace alla Valmalenco – Valposchiavo dell’11 giugno, in occasione del 1° campionato d’Europa di Skyrunning.
Anna Pichrtova (Cec):
Dopo il brutto incidente stradale occorsole sulle dissestate strade nigeriane, durante il trasferimento dall’aeroporto di Calabar a Obudu Ranch, luogo nel quale lo scorso novembre si è disputata la corsa in montagna più ricca del mondo, la bionda ceka ha ricominciato da poco a correre. Le complicazioni dovute alle fratture scomposte rimediate nello scontro, l’hanno obbligata a sottoporsi ad un ulteriore operazione all’ospedale di Praga, dopo quella a cui si era sottoposta d’urgenza in Nigeria. Per lei sette ossa rotte, tra cui braccio destro, spalla, clavicola. Il gomito è rimasto dislocato per diverso tempo subendo altresì un grave danneggiamento dovuto alla calcificazione dei capi ossei che ne compongono l’articolazione. Ora il braccio destro non potrà probabilmente più piegarlo in maniera efficiente, con l’ulteriore conseguenza di aver dovuto modificare anche il proprio stile di corsa. Anna è tornata agli allenamenti e per lei si prospetta una maratona primaverile, utile per raggiungere il limite per i mondiali di atletica di Osaka in Giappone. Non da escludere comunque un suo rientro per l’estate nelle corse in montagna, magari per difendere in Francia il suo titolo di campionessa europea vinto nella sua Repubblica Ceca lo scorso anno.