La campionessa del mondo 2006 si racconta Andrea Mayr, la campionessa del mondo si racconta….


Dopo Ortiz, è il turno della fortissima austriaca che si divide alla grande tra montagna e pista. In allegato, per la prima volta su corsainmontagna.it, anche la versione in inglese (Click for English version)

 

Ha vinto con autorità l’ultima edizione della coppa del mondo di corsa in montagna a Bursa (Turchia).
Andrea Mayr è diventata da circa tre anni il faro di una scuola, quella austriaca, che da sempre ha saputo sfornare talenti a ripetizione. Dai grandi Sthulpfarrer, agli Schmuck, passando per i vari Schatz e Kroll, fino ad arrivare a Florian Heinzle, da un anno fermo a causa di una forma virale sconosciuta contratta in Kenia lo scorso febbraio. Tra le donne, in Austria, solo Gudrun Pflueger ha saputo, per ora, vincere più di lei (3 titoli mondiali all’attivo per l’ex fondista). Ma eravamo nella prima metà degli anni ’90, e da allora il livello del movimento internazionale al femminile ha fatto dei grandi passi in avanti. La longilinea ventisettenne di Linz, entrata da poco a far parte dell’esercito austriaco ma di professione atleta, è un vero e proprio esempio di polivalenza. Si divide alla grande tra i più svariati sport di fatica, eccellendo in molte discipline. Ultima gara dell’anno per lei, la Corsa internazionale di San Silvestro di Puerbach (Aut) lo scorso 31 dicembre. In questa occasione Andrea è stata sesta in una gara dall’ alto spessore tecnico, a soli 20” di distacco dalla keniana Tuwei Chebor, vincitrice della prova femminile.
Abbiamo raccolto da lei una interessante intervista che di seguito pubblichiamo.
 
 
1)      Ciao Andrea, quando hai iniziato a correre?
 
Mi viene realmente difficile pensare a quando ho iniziato a correre. Ho cominciato a prendere parte alle gare dei bambini quando avevo solamente 4 anni. Anche se in gara correvo contro i maschietti spesso vincevo io, è stato molto divertente! Ovviamente a quel tempo non mi allenavo ancora. Dall’età di 6 a 15 anni ho praticato ginnastica, arrivando fino a prendere parte ai campionati nazionali. Dai 15 anni in poi, sono ritornata a praticare l’atletica partendo con 2 allenamenti a settimana e aumentando gradualmente il numero delle sedute col passare degli anni. Fin da piccolina, sono sempre stata abituata a camminare in montagna con i miei genitori e mio fratello, avevo solo 4 anni.
Sembra impossibile da credere, ma ognuno andava veramente con il proprio passo, per conto proprio. E a pensarci bene adesso, viene difficile anche a me crederlo!
 
2)      Sei diventata da pochi anni dottoressa in Medicina. Come hai potuto conciliare così bene sport ad alto livello e università terminando gli studi così in fretta?
 
Quando ho iniziato i miei studi in medicina, lo sport non era il mio impegno primario. Esso rappresentava solo una valvola di sfogo per dare una “boccata di aria fresca” alle cellule del mio cervello che erano, a quel tempo, sottoposte a un pesante lavoro. Quando però l’impegno sportivo diventò sempre più importante nella mia vita, ho cercato di far si che gli esami più importanti non coincidessero con le gare a cui tenevo particolarmente. Negli ultimi anni di studio però, ho cominciato ad essere preoccupata circa il mio futuro. Lavorare in ospedale ed allenarsi assiduamente per raggiungere grandi risultati ho capito che non sarebbe stato possibile, così ho rallentato la marcia verso la laurea a favore degli allenamenti. Al termine degli studi universitari, dopo 6 anni, ho trovato la giusta soluzione a questo problema cominciando a lavorare nella ricerca scientifica. In tal modo posso continuare a fare sport ad alto livello e a implementare il mio curriculum medico.
 
3)      Sei un’atleta che è abituata a non fare molte gare nell’arco della stagione agonistica, perché? Come hai preparato la coppa del mondo di Bursa la scorsa estate?
 
Non partecipo a molte gare di corsa in montagna durante l’estate in quanto mi piacciono molto anche le competizioni in pista come le siepi. Faccio parte della nazionale austriaca di atletica in pista e questo comporta, da giugno in avanti, il dover partecipare a gare di mezzofondo quasi ogni week-end.
Ho cominciato a preparare il mondiale di Bursa, quando non ho raggiunto la qualificazione agli europei di Goteborg. All’inizio dell’estate ho subito un infortunio, cadendo, la mia rotula si è rotta. Correre mi era impossibile in quanto il dolore è sempre stato molto forte, così ho iniziato a pedalare in bici, e solo successivamente qualche uscita di corsa in montagna. Il dolore dopo qualche tempo si era attenuato. Due settimane prima del mondiale in Turchia, ho partecipato al campionato nazionale di ciclismo in salita, vincendolo. 7 giorni più tardi, a più di 5 settimane dall’ultima sessione di ripetute in pista, ho provato a gareggiare in un 3000 siepi e ho colto un bel risultato (quel 9’56” che le avrebbe consentito il lasciapassare per Goteborg ndr). Tutto ciò mi ha fatto capire di star bene, ma rimaneva il dubbio su come mi sarei trovata in una gara di corsa in salita.
 
 
4)      Duathlon, corsa in montagna, 3000 siepi, corsa sugli scalini delle torri più alte al mondo. In tutti questi sport hai saputo dimostrare la tua forza con risultati incredibili. Quale lato ti affascina di queste discipline e come riesci a preparare così bene questi eventi, a volte così diversi fra di loro?
 
A mio parere tutte queste discipline sono complementari: ognuna di essa necessita di forza e preparazione allo sforzo prolungato. Per me è sempre stato molto importante non concentrarmi a lungo su una cosa sola, ho sempre bisogno di cambiare!
 
5)      Coppa del Mondo di Bursa 2006, raccontaci la tua gara.
 
Sono arrivata in Turchia solo il giorno precedente della gara, non ho potuto perciò visionare il percorso, cosa che mi ha reso alquanto nervosa. Così ho deciso che non avrei preso il comando della gara nei i primi chilometri. Ma poco dopo la partenza, una ragazza ha cercato di forzare l’andatura e io le sono andata subito dietro. Solo 500mt dopo però mi sono ritrovata da sola in testa e in quell’istante ho realizzato che la cosa migliore era quella di concentrarmi e di correre la mia gara senza curarmi delle avversarie. All’ultimo Km di gara, solo quando sapevo che avrei vinto, mi sono rilassata per godermi il trionfo sul finale.
 
6)      Lo scorso anno, dopo la tua vittoria ai Campionati europei di corsa in montagna di Heiligenblut (Aut), hai ricevuto dalla federazione di atletica austriaca il riconoscimento quale miglior atleta della stagione. Cosa ti ha riservato per quest’ anno il tuo Paese dopo avere vinto la Coppa del mondo?
 
Quest’anno sono molto lontana dall’essere nominata miglior atleta donna della stagione 2006, ma appena sbarcata all’aeroporto di Vienna al ritorno dalla Turchia, è stata una bella sorpresa il ricevere i fiori dal presidente della federazione austriaca.
 
7)      Qualche mese fa ti sei arruolata nell’Esercito austriaco come atleta, ma per qualche settimana hai davvero dovuto vivere la vita da soldato. Come è andata? Cosa significa per te essere supportati per allenarsi in questa maniera?
 
 
Prima di cominciare il servizio militare avevo ricevuto molti consigli e informazioni a riguardo, ma quello che mi aspettavo, oltrepassa ogni previsione…Il militare mi dà l’opportunità di mirare gli obbiettivi sportivi lasciando da parte ogni preoccupazione, tralasciando l’aspetto legato alla sicurezza sociale e così via….
 
8)      Puoi dirci qualcosa sul tuo “strano” stile di corsa?
 
Onestamente non posso dire nulla a riguardo perché mentre sto correndo non mi rendo assolutamente conto che ci sia qualcosa di sbagliato nel mio stile di corsa. Ma odio veramente ogni mia fotografia durante la corsa. Qualche volta capita anche che qualcuno abbia qualche problema se mi corre troppo vicino! Mi stavo anche chiedendo se non sia un tipico stile da corsa in montagna….Ovviamente non lo è. E’ solo una anormalità anatomica, che è impossibile da cambiare senza incorrere in eventuali rischi.
 
 MdG
 
 
Migliori risultati e migliori tempi (pista e strada):
 
1500m: 4:27   
3000m: 9:15   
10 000m: 34:14     
Mezza Maratona: 1.14,26   
3000m Siepi: 9:56
 
Miglior risultato nel duathlon:
 
 4th posto Campionati Mondiali
 
Migliori risultati in corsa in montagna:
 
Campionessa europea 2005
Campionessa mondiale 2006
 
Migliori risultati Stair run (Corsa sulle torri):
 
Vincitrice Empire State Buildings (New York) 2004-2005-2006
Vincitrice Tune Run up Taipei 101 (Taiwan) 2005-2006

Andrea Mayr alla Silvesterlauf di Puerbach (Aut) dove è giunta sesta. Andrea al comando della gara austriaca. Ai mondiali in Turchia In compagnia di Jonathan Wyatt a Obudu (Nigeria)