Vive a due passi da Sondrio una delle più belle sorprese della stagione 2006
Alice Gaggi, classe 1987, residente a Faedo. Tesserata per il G.S. Valgerola Ciapparelli. Nel 2006 ha vinto il titolo di campionessa italiana juniores di corsa in montagna ed ha vestito la maglia azzurra ai campionati del mondo di corsa in montagna a Bursa (Turchia) conquistando il 4° posto tra le juniores. Com’è nata la tua passione per l’atletica leggera? Ho corso per la prima volta alle scuole medie, in occasione dei campionati studenteschi. Fu una bella esperienza ed il mio insegnante di educazione fisica mi consigliò di provare a praticare l’atletica leggera. Fu così che cominciai e mi piacque subito. Un collega di mio padre correva nel G.S. Valgerola così come una mia amica e quindi fu per me naturale tesserarmi per quella società, nella quale corro ancora oggi. Insieme a me iniziò a correre anche mio padre Donato che mi ha sempre accompagnato alle gare. Mettiamo un attimo da parte i risultati di questo eccezionale 2006, negli anni passati quali piazzamenti di un certo livello hai ottenuto? Nel 2002 e nel 2003 sono arrivata seconda al campionato italiano giovanile di corsa in montagna a staffetta in coppia con Nataly Pontiggia, mentre nel 2003 ho vinto il titolo regionale individuale sempre nella corsa in montagna categoria allieve, oltre a numerosi titoli provinciali. Quest’anno hai fatto un vero e proprio salto di qualità. A cosa è dovuto? Un po’ ai raduni a cui ho partecipato. Già l’anno scorso ho avuto l’occasione di prendere parto al raduno pre-mondiale della nazionale di corsa in montagna e lì ho ricevuto preziosi consigli ed indicazioni su come allenarmi. Quest’estate poi ho avuto più tempo libero e sono riuscita ad allenarmi meglio e con più criterio. L’anno scorso mi allenavo 2/3 volte la settimana dovendo conciliare con gli impegni scolastici, quest’estate invece sono riuscita ad allenarmi anche tutti i giorni durante i raduni e la differenza si è vista. Ora mi alleno 3/4 volte la settimana, dipende anche dagli impegni scolastici. A volte è difficile far conciliare studio e sport, ma con la buona volontà ci si prova. Com’è stata l’esperienza in nazionale, che tipo di ambiente è? E’ stata un’esperienza veramente bella, sia dal punto di vista atletico che umano. Mi sono trovata molto bene con gli altri atleti e con le altre ragazze e tra noi è nata una bella amicizia, siamo un bel gruppo. In Turchia poi è andata benissimo, la gara è andata al di là di ogni più rosea aspettativa e sono fiera del risultato raggiunto. Hai dimostrato di essere la migliore nella corsa in montagna, pensi di provare a far bene anche nei cross e in pista? Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
A gennaio passerò di categoria diventando promessa e quindi bisognerà stare a vedere. La voglia di continuare c’è, ma dovrò confrontarmi con le senior e sarà sicuramente più impegnativo. La pista non mi attira molto, preferisco la corsa campestre e in montagna. Sostanzialmente sono un’atleta polivalente e partecipo a tutte le gare, però riesco ad esprimermi al meglio nei cross e in montagna.
Che consigli ti senti di dare ai giovani che praticano l’atletica leggera? Più che ai giovani, darei un consiglio alle loro famiglie. Io per raggiungere i risultati di quest’anno ho avuto tutto il sostegno della mia famiglia. E’ quindi importante che le famiglie sostengano i loro figli nella pratica dell’atletica leggera, senza forzarli o obbligarli, ma incitandoli e sostenendoli. Qualche sogno nel cassetto? Mi è già sembrato un sogno vincere il titolo italiano e partecipare ai mondiali…Beh, mi piacerebbe avere ancora l’opportunità di vestire la maglia azzurra.