Un anno da favola per i ragazzi di Bruno Gianatti

Un 2006 da incorniciare per l’ADM Melavì Ponte. Incontrati gli atleti per il consueto pranzo di fine anno, domenica scorsa il patron Gianatti ha stilato un lusinghiero bilancio stagionale: «Rispetto agli altri anni abbiamo brillato più per i successi individuali che societari – ha esordito -. Cosa questa che mi fa oltremodo piacere. I nostri ragazzi non sono professionisti ed è giusto che ad essere celebrati siano loro». Presentando la new entry 2007, Stefano Butti, Gianatti ha proseguito: «Questo ragazzo è un lecchese classe ’85 dalle grandi potenzialità. E’ un buon atleta, ma soprattutto un amico dei nostri tesserati, lo accolgo quindi a braccia aperte». L’occasione è stata propizia per elogiare anche gli atleti più meritevoli:  «Graziano Zugnoni è e resta la nostra punta di diamante. Nel 2006 ha passato le 60 gare stabilendo il suo personale sulla mezza – 1h07’49”- proprio all’ultima uscita. Come se non bastasse è 41° in graduatoria nazionale sui 10.000 – 30’43”98 – e competitivo su qualsiasi tipo di distanza. Molto bene è andato pure Alain Bonesi. Nonostante l’infortunio di Canazei è arrivato a sfiorare una convocazione in azzurro. Dovesse continuare di questo passo, per lui non escluderei una chiamata di Raimondo Balicco». Se la premiata ditta Zugnoni & Bonesi è il fiore all’occhiello del club Pontasco, non sono state dimenticate le vecchie glorie e le giovani speranze:  «Antonio Luongo tra i master 35 è 1°nella graduatoria nazionale  sui 5.000 – 15’32”2- e 5° sui 10.000 -32’38”-. Rispetto alle precedenti stagioni ha seguito il mio consiglio di selezionare le gare e correre meno. Una scelta rivelatasi poi vincente. Tra le giovani leve – ha continuato a ruota libera Gianatti – citerei Giorgio Gianatti, fratello di Gregorio, che a soli 11 anni ha corso i 600 metri in 1’48”8. Grazie a questa performance è 3° in Italia tra gli esordienti». Alcune parole sono posi state spese anche per gli altri biancoblù:  «Attualmente abbiamo fuori per infortunio Alfio Mozzi e Mario Mafezzini, due atleti di valore che spero possano rientrare quanto prima. Se Mattia Curtoni ha pagato dazio per la mancanza di preparazione invernale, il nostro Enrico Benedetti dovrà solo capire qual è il suo potenziale per poi togliersi numerose soddisfazioni». Guardando al futuro Gianatti ha proseguito: «A livello organizzativo la 30ª Ponte in Fiore potrebbe vedere ai nastri di partenza l’olimpionico Stefano Baldini. Pensando ai miei ragazzi ora prepareranno i cross societari correndo il 14 gennaio a Brescia e il 28 ad Arcisate. L’obiettivo è centrare un pass per gli italiani di Modena dell’11 febbraio». Nel cassetto di capitan Zugnoni e soci anche un sogno sulla massima distanza olimpica:  «A marzo correremo la maratona di Roma con Zugnoni, Mafezzini, Bonesi, Luongo e Del Maffeo. Dovesse andare bene, non escluderei una spedizione a New York».    Maurizio Torri