La “milionaria” gara di corsa in montagna in terra nigeriana

E’ in programma per sabato prossimo, 25 novembre la 2^ Edizione dell’Obudu Ranch Mountain Race, gara internazionale di corsa in montagna inserita nel calendario Iaaf e Wmra che si svolge in territorio nigeriano. Dopo la prima edizione, vinta un po’ a sorpresa dall’australiano Ben Du Bois, per quest’anno è annunciato un cast stellare.

Oltre al pluricampione mondiale di corsa in montagna Johnatan Wyatt, sarà presente il recente vincitore della Coppa del Mondo in terra turca, il colombiano Ortiz e, a rappresentare i colori dell’Italia e del Gruppo Sportivo Forestale, il pentacampione mondiale Marco De Gasperi.

Ma la novità di quest’anno sarà rappresentata dalla massiccia presenza di corridori africani. Proprio per la natura del percorso, interamente in salita e su strada asfaltata, i corridori del continente nero potranno mettere in seria difficoltà gli specialisti della montagna. Ai nastri di partenza sono infatti annunciati il keniano Solomon Busendich, recente vincitore della maratona di Amsterdam (2h08’52”) ed il suo compagno di squadra Francis Kibiwott, 11° nel ranking mondiale 2006 di mezza maratona con il tempo di 1h00’29”. In rappresentanza dell’Eritrea, Tesfayohonnes Mesfin, già secondo in coppa del mondo a Sauze d’Oulx nel 2004 e quest’anno capace di giungere 9° al Campionato mondiale di cross country. Oltre a loro attesi altri africani provenienti da Etiopia, SudAfrica, Camerun, Randa e Tanzania.

Anche quest’anno, grazie alla sponsorizzazione del governatore del Cross River State, regione posta a sudest dello stato nigeriano, verrà garantito al vincitore il ricco premio di 50.000 dollari!

A seguire, 20.000 dollari al secondo, 10.000 al terzo, con premi a scalare fino all’ottavo posto. Novità di quest’anno è lo stesso montepremi anche per il settore femminile. Anche in questo caso la gara, che non vedrà ai nastri di partenza alcuna rappresentante italiana, vivrà sul dualismo tra le specialiste delle gare in montagna, in primis Ana Pichrtova, e Andrea Mayr e le forti atlete africane.