L’australiano è stato operato mercoledì alla colonna vertebrale
Non ci sono grosse novità sulle condizioni dell’australiano Paul Crake. Il ciclista ventinovenne anni della Naturino rischia la paralisi permanente degli arti inferiori a causa di una caduta rimediata lo scorso week end nel ‘Powernet Tour’ in Nuova Zelanda. Crake, caduto insieme ad altri quattro corridori per via di un improvviso colpo di vento, avrebbe battuto con la schiena contro un paletto sul bordo della strada, riportando lesioni alla colonna vertebrale a livello cervicale e toracico per cui e’ stato immediatamente operato. L’operazione è andata a buon fine e Paul ha potuto mangiare usando le proprie mani, e scherzando ha anche chiesto quando potrà tornare ad assaggiare del buon vino italiano. ‘I medici non ci dicono ancora nulla -ha spiegato Steve Blair, presidente della Federciclismo australiana, alla ‘New Zealand Press Association’- ma e’ chiaro che si tratta di qualcosa di serio e che soltanto il tempo ci potrà dire la verità’. Per il momento, Crake e’ consapevole del fatto che non riesce a sentire le proprie gambe’. I genitori di Paul Crake hanno fatto pubblicare un comunicato in cui si legge che ‘nonostante la brutalita’ della situazione, Paul è salvo e noi abbiamo ancora nostro figlio. E’ sempre il Paul che tutti conoscono, amano e ammirano’. Lo scorso 23 di ottobre, lo sfortunato atleta australiano era stato protagonista nella “Taipei 101 Run Up”, la corsa sul grattacielo più alto del mondo, vincendola per il secondo anno consecutivo. Da ricordare che prima di passare al ciclismo nel 2002, Crake oltre a essere stato un atleta della corsa in montagna aveva trionfato per ben 5 volte consecutive nella classica ascesa all’ Empire State Building di New York. Suo anche il record con 86 piani e 1575 scalini saliti in 9’33’.