Due dritte sui percorsi e sugli avversari degli azzurri…
E’ partita nella mattinata di giovedì la squadra azzurra diretta a Bursa, in Turchia, per prendere parte alla 22^ Coppa del Mondo di corsa in montagna. In osservanza alla regola dell’alternanza tra tracciati "only up" e "up and down" voluta dalla WMRA come forma di mediazione tra le due differenti scuole di pensiero gravitanti nel mondo della specialità, sono percorsi di sola salita quelli su cui si misureranno gli atleti in gara nella giornata di domenica sulle montagne di Bursa, città di circa 1.600.000 abitanti, collocata nel nord-ovest della penisola anatolica, a poco più di 100 Km. dal Mar di Marmara. JUNIORES FEMMINILI – Sullo stesso tracciato che domenica sarà iridato si sono disputati quindici giorni orsono i campionati nazionali turchi e dalla lettura dei risultati pare possibile trarre qualche considerazione in più sui percorsi di gara. Le juniores azzurre Gaggi, Mugno e Garibaldi affronteranno 3400 metri di gara con un dislivello (ovviamente in salita) di 395 metri, dovendo fare i conti in primis con le atlete dell’est (specie russe, slovene e polacche) e con le stesse ragazze di casa, già capaci di conquistare l’iride a squadre e qui capitanate da un’Esra Gullu già protagonista anche nel cross e due settimane fa vincitrice del titolo nazionale nel tempo di 23.51. JUNIORES MASCHILI – Ottomilacinquecento saranno invece i metri da percorrere per juniores maschili e seniores femminili, alle prese anche e soprattutto con un dislivello di 895 metri. A guidare la pattuglia degli azzurrini sarà il tricolore in carica Nicolò Roppolo, che potrà avvalersi del valido contributo di altri tre piemontesi, rispondenti ai nomi di Alessandro Martino, Mattia Scrimaglia e Vincenzo Scuro. Il loro obbiettivo sarà quello di avvicinarsi il più possibile al podio individuale, e possibilmente di salirvici a livello di squadra, cercando di contrastare la giovane armata eritrea (a Sauze d’Oulx nel 2004 piazzò tre atleti fra i primi quattro…) e i giovani turchi, tra cui anche Erca Muslu, qui già vincitore del titolo nazionale in 45’25". Ma a livello individuale, carta importante in questa categoria giocherà anche il Messico, con quel Juan Carlos Carera che bronzo fu nel 2004 e argento nel 2005. SENIORES FEMMINILI – In mancanza di una starting list definitiva – assente, a due giorni dalla gara, tanto sul sito ufficiale della manifestazione quanto su quello della WMRA…- il rischio di proporre dei nomi è quello di non tener conto delle possibili defezioni o di nomi importanti che per la prima volta si affaccino al mondo della corsa in montagna. Certa pare, però, in campo femminile l’assenza dell’iridata in carica, quella Kate Mcilroy che spopolò a Wellington nel 2005 e che poi, sull’onda del sedicesimo posto ai Mondiali di cross di Fukuoka, ha trovato gloria anche in pista, come testimonia il suo 9’35" e spiccioli sui 3000 siepi. A guidare la squadra neozelandese sarà così la recente vincitrice del Challenge Stellina, la già due volte iridata Melissa Moon. Nell’incertezza di vedere al via sia l’austriaca Andrea Mayr sia le scozzesi Brindley e Mudge, i favori del pronostico piaiono indirizzarsi ancora una volta sulla ceca Anna Pichrtova, mai però sinora capace di concretizzare con i colori dell’iride una vigilia che spesso anche in passato l’aveva vista come donna da battere. Sulla sua strada non troverà quest’anno la sagoma dell’azzurra Rosita Rota Gelpi che la beffò sul pianoro finale a Sauze d’Oulx 2004, ma una certa attenzione la dovrà comunque porre anche alle italiane in gara quest’anno, guidate dalla tricolore Maria Grazia Roberti e dal bronzo europeo Vittoria Salvini, a loro volta aiutate, nella caccia all’iride di squadra, da Elisa Desco e da Monica Morstofolini. Il riferimento ai campionati nazionali turchi, vinti da Gulsen Asikoglu, pare, nel caso delle seniores donne, meno significativo che nelle categorie juniores, non essendo la vincitrice atleta capace di scalare le graduatorie internazionali. SENIORES MASCHILI – Indicare Jonathan Wyatt come favorito della prova seniores maschile è un po’ come scoprire l’acqua calda. Sui dodici chilometri di una gara caratterizzata da 1275 metri di dislivello, buona parte dei quali collacati nei primi quattro chilometri, i più duri del tracciato, il neozelandese andrà domenica alla caccia del suo sesto titolo iridato, il terzo da cogliere consecutivamente. Gli avversari per lui più ostici sembrano annidarsi, così come già nel 2004, tra le fila dell’Eritrea, in grado di schierare nell’occasione uno dei più grandi interpreti del mezzofondo internazionale contemporaneo, un certo Tadesse, chiamato a sostituire quel Mesfin che secondo fu due anni orsono. E la squadra africana potrebbe dire la sua anche per il titolo a squadre, quello su cui maggiormente punta l’Italia, mai scesa dal trono nelle precedenti ventuno edizioni della rassegna iridata. La punta azzurrra sarà il tricolore Marco Gaiardo, in grado di puntare con decisione al podio individuale, ma punti e piazzamenti importanti saranno richiesti anche a Gabriele Abate, Marco De Gasperi, Emanuele Manzi, Davide Chicco e Diego Filippi. Da tenere d’occhio, anche e soprattutto per la classifica per Nazioni, Phil Costley e Dale Warrander, degni compagni di Wyatt con i colori dei "kiwi". Punta della Francia sarà invece il bronzo 2004 Raimond Fontaine, mentre a guidare l’Inghilterra si candida il giovane Steve Vernon, nell’inverno protagonista anche, specie a livello continentale, nel cross. Dovessimo infine indicare qualche mina vagante da giocare sulla ruota di Bursa, qualcosa magari scommetteremmo sull’australiano Ben Dubois, finito non lontano da Wyatt a Telfes, sul messicano Rainulfo Sanchez, terzo a Innsbruck nel 2002, e sull’idolo di casa, quel Selatthim Selcuk che ad Upice, nel luglio scorso, agguantò un argento europeo insidiando sino sotto al traguardo il nostro Gaiardo. Senza però dimenticare l’equadoregno Silvio Guerra, maratoneta da 2h08′ capace anche di finire secondo in una maratona di Boston alle spalle del coreano Bong Ju Lee. Su percorsi di sola salita – ne sono un esempio i nostri Severino Bernardini e Sergio Chiesa – lo spazio per i maratoneti non è mai mancato. Che sia proprio Guerra il vero anti-Wyatt di questa rassegna iridata?
Programme | |
06/09 WednesdayWMRA Official and Technical delegates arrive
07/09 Thursday (Lunch/Dinner provided)Teams arrive Course Inspection
08/09 Friday (Breakfast/Lunch/Dinner provided)WMRA annual congress 9:00 – 12:00 Course Inspection VIP Gala Dinner in Uludağ
09/09 Saturday (Breakfast/Lunch/Dinner provided)Team managers technical briefing 09:00 – 10:00 Press conference 10:00 – 10:30 Optional Social Programme – Visit Bursa Opening Ceremony 17:00 – 18:00
10/09 Sunday (Breakfast/Lunch/Dinner provided)World Trophy races;
17:00 Award and closing ceremony
19:00 Closing party for all.
11/09 Monday (Breakfast provided)Teams depart |