Wyatt e la Moon vincono, l’Italia sorride con la classifica a squadre
Ottavo sigillo consecutivo per l’extraterrestre Jonathan Wyatt al Challenge Stellina, l’incontro internazionale per Nazioni disputato questa mattina a Susa, sulle pendici del Roccaiamelone. Là dove oltre sessanta anni orsono si scrivevano alcune delle pagini più importanti della lotta partigiana in Valle di Susa, il neozelandese campione del mondo in carica ha nuovamente vinto e, seppur impegnato solo nella prima parte di gara, fatto anche registrare l’ottimo tempo di 1h 15’48". Più intensa, al solito la lotta per gli altri gradini del podio, con il secondo posto a finire nelle mani di un ottimo Antonio Molinari, l’azzurro di Civezzano dominatore di quattro Challenge prima che Wyatt arrivasse in Europa ad imporre il suo strapotere e capace ancora una volta, con il suo 1h19’45" di scendere sotto l’importante muro dell’1h20′. A chiudere invece terzo in 1h 21’02", è l’americano Simon Gutierrez, seguito dall’australiano Ben Dubois (1h21’25"), autore di una bella rimonta dopo una prima parte di gara difficoltosa. Quinta piazza per il messicano Ricardo Mejia in 1h22’00", e sesta per il ceko Roman Skalsky in 1h 22’38". A decidere invece la lotta per la settima piazza è il fotofinish, con il "debuttante" norvegese John Tved a spuntarla sulla matricola azzurra Mauro Lanfranchi, seppure alla fine accreditati dello stesso tempo di 1h 22’48". Per Lanfranchi, in particolare, una bella prova, suggellata anche dalla vittoria per Nazioni, cui l’Italia giunge anche grazie al decimo posto di Gerd Frick (1h24’07"), a sua volta preceduto di poco sul traguardo dal bronzo europeo Julien Rancon, migliore dei francesi al via. Nella classifica per Nazioni, dietro all’Italia è la volta di USA e Francia, con altre otto Nazioni a seguire.
Parla la lingua dei "kiwi" anche la gara femminile, che saluta il primo successo sul traguardo di Costa Rossa della due volte iridata Melissa Moon. L’ex campionessa del mondo di Arta Terme e di Girdwood, in Alaska, vince nel tempo di 49’34", riuscendo a contenere nel tratto più impegnativo il ritorno della miglior Antonella Confortola del 2006, alla fine seconda, ma a soli 35" dalla vetta. Dietro l’azzurra, ma più staccata, terza piazza per Claire Gordon (Gran Bretagna) in 51’50". Con la neozelandese Anna Frost al quinto posto e l’inglese Cristin Howard al sesto, le altre azzurre Pierangela Baronchelli (4^ in 52’04") e la matricola Cristina Scolari (7^ in 53’55") fissano il primato per Nazioni dell’Italia, davanti alla Gran Bretagna e alla Nuova Zelanda.